InfoAut
Immagine di copertina per il post

NoTav. Marta assolta!

Quella sera Marta venne fermata, con altri 8 attivisti Notav (di cui uno minorenne) nel corso di una passeggiata notturna nel Comune di Giaglione.

Quella notte circa 500 manifestanti si avvicinarono al cantiere Tav senza mai entrare nella c.d. zona rossa coperta da limite di viabilità in ragione di reiterati provvedimenti prefettizi.

I manifestanti furono accerchiati e caricati dalle FF.OO.: ci furono scontri e tafferugli a cui seguirono i fermi di nove persone.

Marta ed il minorenne furono denunciati a piede libero, mentre gli altri sette fermati furono tratti in arresto, tutti per rispondere dei reati di minaccia e violenza aggravate nei confronti di operatori delle FF.OO., porto e detenzione di armi da guerra e lesioni aggravate.

Tutti i fermati di quella sera in sede di convalida dell’arresto denunciarono di essere stati violentemente percossi dagli agenti operanti.

Il giorno successivo il Movimento Notav denunciò in una conferenza stampa le gravi violenze di quella notte e, in quella stessa occasione, Marta raccontò di essere stata selvaggiamente picchiata, di aver subito violenza sessuale da parte di agenti della Polizia di Stato e di essere stata pesantemente svillaneggiata ed insultata con epiteti di carattere sessista.

La Procura di Torino aprì quindi tre fascicoli in relazione alla specifica posizione di Marta: uno a suo carico (ed a carico degli altri fermati) ed altri due che la vedono persona offesa. Di questi ultimi due fascicoli, aperti a seguito delle formali querele sporte, uno è a carico dell’Onorevole Stefano Esposito per le gravi diffamazioni che esternò a seguito del fermo e della successiva conferenza stampa, l’altro è stato aperto a carico di ignoti per le violenze ed i trattamenti subiti da Marta in occasione del fermo.

Oggi Marta è stata assolta con una sentenza che cristallizza non solo che non ha commesso i reati per cui è stata denunciata ma che consente inoltre di ritenere, ove ve ne fosse ancora bisogno, che quanto ha denunciato pubblicamente ed in Procura, è attendibile e veritiero.

E’ opportuno precisare che la richiesta di assoluzione, sia pure con formula dubitativa, è stata avanzata anche dalla pubblica accusa che ha dovuto prendere atto che gli agenti che avevano fermato Marta, e che ne avevano inizialmente connotato la condotta in termini che ne determinarono la sottoposizione a procedimento penale, avevano successivamente dichiarato di non poterle attribuire alcuna condotta illecita essendosi limitati a soccorrerla, avendola trovata sola, a terra e già ferita.

Tale repentino cambio di rotta da parte di coloro che hanno fermato Marta ha evidentemente inciso sia sulla richiesta dei Pubblici Ministeri che sulla decisione del G.I.P., ma ha anche consentito alla Procura di richiedere l’archiviazione del procedimento penale che vede Marta persona offesa per le violenze subite quella notte. Tale richiesta sarà ovviamente oggetto di opposizione e di successivo vaglio del G.I.P., ma merita già alcune considerazioni.

Duole, ancora una volta, dover constatare che i procedimenti nei quali gli attivisti Notav rivestono il ruolo di indagati giungono velocemente a giudizio, mentre i procedimenti che vedono gli stessi attivisti rivestire il ruolo di persone offese giacciono fermi in indagini (è il caso, tra gli altri, del procedimento penale che vede indagato l’Onorevole Esposito per la diffamazione documentalmente provata ai danni di Marta) o vengono inesorabilmente avviati all’archiviazione.

La Procura della Repubblica di Torino il 15.12.2014 ha chiesto l’archiviazione del procedimento per le violenze subite da Marta. Il fascicolo, nonostante gli inequivocabili elementi forniti dalla persona offesa atti ad identificare gli autori delle violenze, è rimasto iscritto a carico di ignoti sino a pochi giorni fa, e, quindi, per quasi un anno e mezzo. Il 9.12.2014 il procedimento, dopo ripetute ed estenuanti richieste della difesa di Marta, è stato iscritto a carico di tre soggetti, tutti appartenenti alle FF.OO.. Di tre giorni fa la richiesta di archiviazione.

La Procura di Torino ha quindi perseguito Marta con tenacia pur in difetto di riscontri che ne comprovassero le responsabilità, ignorando, per contro, gli elementi in suo favore sin da subito emersi ed ostacolando ogni tentativo di indagine da parte della sua difesa.

Inoltre Marta, il 30.1.2014, ha ricevuto un ordine di allontanamento dai Comuni di Chiomonte e Giaglione a firma del Questore di Torino proprio sul presupposto della sua partecipazione agli scontri del 19.7.2013 in Val Clarea, così come prontamente segnalata dalla Digos di Torino. Ci si deve allora chiedere perchè il Questore di Torino non ha provveduto ad opportuni accertamenti prima di imporre tali gravosi limiti alla libertà di circolazione, e perchè la stessa Questura, quando per bocca dei suoi stessi agenti, esclude ogni responsabilità di Marta non ha almeno la decenza di revocare quello che è ormai palesemente un’ingiustificata limitazione personale.

L’assoluzione di Marta, intervenuta il giorno dopo l’assoluzione per i reati di stampo terroristico attribuiti a Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, ha il sapore dell’ennesimo fallimento del teorema persecutorio avviato ormai da anni nei confronti dell’intero Movimento Notav da parte della Procura di Torino, la quale però, per bocca dei soliti Pubblici Ministeri, persevera imperterrita, e con un accanimento degno di migliori ragioni, nel tentativo di proteggere quei rappresentanti dello Stato che invece di garantire i diritti e le ragioni di chi si oppone alla devastazione di una terra ed al malaffare, finisce per accreditare il generalizzato discredito delle FF.OO. e per negare giustizia a chi ne subisce gli abusi ed i soprusi.

Marta è stata fermata mentre manifestava liberamente il proprio pensiero, è stata picchiata selvaggiamente con calci, pugni e manganelli, sessualmente abusata ed oltraggiata. Qualcuno pagherà per questo?

da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

martanotavval susa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No al rigassificatore di Ravenna. E occorre organizzarsi per fermare il modello di sviluppo energivoro e devastante

Intervento della «Rete Nazionale Lavoro Sicuro» e dell’«Associazione Esposti Amianto» alla vigilia della manifestazione nazionale da La Bottega del Barbieri RIDURRE L’IMPRONTA CARBONICA.AUMENTARE L’IMPRONTA DI CLASSE Abbiamo a suo tempo presentato osservazioni al “commissario” delegato alla gestione dell’insediamento del rigassificatore di Ravenna: come tutti i soggetti che hanno manifestato la loro opposizione, non abbiamo ricevuto […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Michael Löwy e l’ecosocialismo

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si sta tenendo dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare una raccolta di articoli di Michael Löwy sull’ecosocialismo. Sarà ospite di Altri Mondi per il dibattito di domenica 13 aprile alle 16 dal titolo “Pensare la rivoluzione“. […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Riprendere la terra dalle macchine. Manifesto della cooperativa L’Atelier paysan

Da dieci anni la cooperativa l’Atelier Paysan, con sede nell’Isère, lavora per l’adozione diffusa di un’agroecologia contadina, con l’obiettivo di cambiare il modello agricolo e alimentare.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Territori in lotta. Capitalismo globale e giustizia ambientale nell’era della crisi climatica

Indipendentemente dal nome con cui le si chiamino, le proteste locali in difesa del territorio sono divenute a partire dagli anni Novanta un vero e proprio fenomeno sociale con cui sia policy-makers che studiosi hanno dovuto fare i conti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cade l’accusa per associazione a delinquere: una vittoria per le lotte sociali del Paese!

Riprendiamo il comunicato di associazione a resistere: Oggi il Tribunale di Torino ha pronunciato la sentenza in primo grado per il processo “Sovrano”: tutti e tutte assolti per il capo di associazione a delinquere! Le pene per i reati singoli sono stati ridimensionati. Un passaggio epocale per le lotte di tutto il Paese. Questo non […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Iniziati i lavori per la rotonda a San Didero

Questa mattina sono iniziati i lavori per la costruzione della rotonda di accesso al futuro autoporto di San Didero. Telt, per l’ennesima volta, non si è fatta scappare l’occasione per portare in Valsusa ulteriori disagi, soprattutto alla circolazione sulla statale. Con l’aiuto dei solerti operai e delle onnipresenti forze dell’ordine, la circolazione procede tutt’ora a […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Acqua di montagna: la salute ci guadagna? 

Con questo articolo dal titolo amaro desideriamo dare spazio al sit in organizzato a Bussoleno dal Comitato L’Acqua SiCura di venerdì 24 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio di San Giuliano: conferenza stampa del Movimento No Tav dell’8 gennaio

Ieri mattina, Nicoletta Dosio è stata nuovamente convocata da Telt per concludere la presa di possesso del terreno del presidio di San Giuliano ereditato dopo la scomparsa di Silvano.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione di Soulèvements de la Terre contro il collegamento ferroviario ad alta velocità LGV Sud-Ouest tra Bordeaux e Tolosa

Più di 1.500 persone hanno risposto all’appello dei collettivi LGV NON MERCI (TAV NO GRAZIE) e Soulèvements de la Terre contro il progetto della linea ad alta velocità nel Sud-Ovest.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per le vie di Susa

Sabato pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giù le mani dalla nostra terra! Assemblea e passeggiata verso San Giuliano

Questa sera si è svolta a Susa una partecipata assemblea No Tav, chiamata dal Movimento nelle ore centrali della giornata per iniziare a dare una prima risposta collettiva allo sgombero del presidio di San Giuliano avvenuto nella scorsa notte.