InfoAut
Immagine di copertina per il post

NoTav Terzo Valico. Dieci giorni di presidi e blocchi: non è che l’inizio

Quelle appena passate sono state giornate molto intense sul fronte della lotta al Terzo Valico.

Dopo che un centinaio di persone sono andate da la Sindaco di Campomorone per contestare le rassicurazioni sulla vicenda, infondate e prive di cognizione di causa, sono seguiti dieci giorni di presidi, assemblee, banchetti informativi e blocchi dei camion contenenti amianto.

A Campomorone e Pontedecimo 2 camion stati bloccati da azioni a sorpresa da parte di alcune decine di No Tav.

Quotidianamente siamo scesi in strada. Ogni volta che si è lanciato un appuntamento pubblico, Co.Civ ha preferito interrompere il passaggio dei camion, evidentemente intimoriti per la sempre maggiore diffusione della questione amianto nei cantieri e delle irregolarità evidenziate.

A Isoverde 2 camion sono rimasti chiusi 10 ore dentro al cantiere per non rischiare di essere bloccati dal presidio che li stava attendendo.

La maggior parte dei camion sono stati fatti passare nel cuore della notte scortati dalla Polizia. “Curiosa” la posizione della Polizia stessa, che se da un lato con un comunicato del SIAP (sindacato di Polizia) chiedeva la chiusura del cantiere a causa della poca trasparenza di Co.Civ e dei rischi per il proprio personale, dall’altro scortava tra le tenebre i camion di amianto verso la discarica.

Sul questa vicenda 2 esposti sulle irregolarità di Co.Civ sono stati depositati: uno redatto da alcuni cittadini di Campomorone, l’altro firmato da tutta la minoranza Consiliare del Consiglio Comunale di Campomorone.

Conclusa questa fase di mobilitazione intorno allo smaltimento del primo materiale amiantifero scavato, siamo convinti che il cuore della questione amianto a Cravasco e in tutti i cantieri del Terzo Valico debba ancora essere affrontato:

lo scavo della galleria attualmente è fermo e per riprendere dovrebbero essere disposte tutte le procedure previste in scavi amiantiferi. Procedure, lunghe, complicate e costose…le carte geologiche evidenziano rischi di incontrare rocce amiantifere in ogni cantiere, quindi tali procedure dovrebbero essere adottate ovunque. Nei 6,2 mld pubblici stimati per il Terzo Valico, non sono stati presi in considerazione i costi per gli scavi in rocce amiantifere.

Il protocollo amianto firmato da Co.Civ con Regione Liguria e Piemonte è assai carente, nulla dice su come comportarsi in caso di presenza di amianto e sui siti di discarica.

Di certo è che senza la mobilitazione generosa dei No Terzo Valico sarebbe passato tutto nel silenzio generale: la maggiore garanzia per la nostra salute e quella dei nostri figli siamo e resteremo noi stessi.

In queste giornate sono state tantissime le testimonianze di supporto, è fondamentale che ognuno di noi capisca quanto sia importante riuscire a trasformare l’appoggio esterno in presenza attiva.

Piu’ saremo presenti e incisivi e piu’ riusciremo a mettere alle strette Co.Civ e i suoi raggiri, piu’ possibilità avremo di far inceppare la macchina di furto e devastazione del Terzo Valico.

Valverde NoTav

da NoTavTerzoValico.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

cocivnotav terzo valicosmarinovalverde

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: gli indigeni dell’Amazzonia si invitano al vertice sul clima

Gli indigeni della tribù Kayapó, sostenuti da centinaia di manifestanti, hanno organizzato un’azione di protesta all’interno della “zona verde” della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Sud unito contro il ponte. Vogliamo casa, lavoro, ambiente e sanità

La mobilitazione contro il ponte sullo Stretto è, oggi, uno spazio politico cruciale per la resistenza e il riscatto del Sud.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

III e IV giorno dell’Incontro Internazionale delle Comunità Danneggiate dalle Dighe, dalla Crisi Climatica e dai Sistemi Energetici

Sotto il sole amazzonico, un gruppo composto da militanti di 45 paesi ha intrapreso questa domenica (9/11) una traversata simbolica attraverso le acque della Baía do Guajará, a Belém (PA).

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mineria responsable? Cuento miserable!

Con una compagna del Frente Nacional Antiminero parliamo di estrattivismo in Ecuador.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Cosa aspettarsi dal vertice mondiale sui cambiamenti climatici

Con il ritiro degli Stati Uniti e la cautela della Cina, la conferenza in Brasile metterà alla prova la capacità del mondo di rispettare l’Accordo di Parigi e gli obiettivi finanziari

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Tutti a sciare, ovvero la fabbrica della neve

Fino ad oggi la neve artificiale per essere prodotta necessitava pur sempre di un elemento imprescindibile, e cioè che facesse freddo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giorni di trivelle in Val Susa

Lunedì scorso è stata avvistata una prima trivella in località Isolabella, a Bussoleno. Immediatamente è partito il monitoraggio sul territorio da parte del popolo valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

31 ottobre – 8 dicembre 2005 / 31 ottobre – 8 dicembre 2025 : avere vent’anni è avere sogni grandi!

Sono passati vent’anni da quei giorni che hanno segnato la storia della nostra valle.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Val di Susa: si è svolto nel fine settimana il campeggio di lotta No Tav organizzato dagli studenti

Posto di fronte al cantiere che dovrebbe ospitare montagne di smarino proveniente dagli scavi del tunnel di base, a Traduerivi è nato il nuovo Presidio No Tav.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Caselette: un’area protetta per lo smarino del TAV

Centinaia di metri di recinzione sono stati smontati a Caselette, attorno alla cava nella quale verrà depositato parte del materiale proveniente dal cantiere di San Didero.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: cosa sta succedendo a Bruzolo e San Didero?

Queste due fotografie, scattate a distanza di pochi mesi, ci raccontano molto bene il progredire delle operazioni di stoccaggio di terre di scavo. Ci troviamo nella cava Eslo Silos, contigua al fortino di San Didero, dove dai progetti si vorrebbe ricollocare l’autoporto di Susa. Ad inizio giugno l’ammasso di materiali nell’area indicata era di modeste […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Didero, bloccati i camion con lo smarino sospetto!

E’ ancora in corso a San Didero il blocco dei camion provenienti  dal cantiere di Salbertrand contenenti smarino (materiale di risulta proveninente  da opere di scavo) che è stato oggetto di numerose inchieste e fonte di grande preoccupazione per gli abitanti della valle, poichè ricco di amianto. Ne avevamo dato notizia a fine 2019 (vedi […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

A Susa lo smarino del Tav, ma nessuno lo vuole dire

Il progetto Tav della Torino Lione è cambiato molte volte, un’infinità di varianti frutto di un’evidente incompetenza, ma soprattutto (fin dal progetto originario a Venaus) grazie alla mobilitazione inossidabile di un movimento che col passare dei decenni continua la sua azione di contrapposizione. Di quest’ultimo progetto, è da poche ore nota un’ultima variante, tale da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torrazza, il sindaco denuncia 6 cittadini per un volantino sullo smarino del TAV

Il neo comitato NOSMARINO del basso canavese sta già testando cosa vuol dire mettere becco in quelli che sono i poteri forti legati alla realizzazione della linea alta velocità Torino-Lione, infatti alcuni cittadini provenienti da Torrazza Piemonte e Chivasso, sono stati denunciati dal Sindaco di Torrazza, Massimo Rozzino, per “Procurato allarme”. Il volantino in questione […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Tav e devastazione ambientale, dalla Val di Susa al Chivassese continua lo scempio

Con una delibera, il 27 dicembre scorso, il consiglio comunale di Torrazza ha accettato di stoccare lo smarino proveniente dalla Valle di Susa sul proprio territorio, contrariamente a quanto sostenuto fino a poco fa dallo stesso sindaco Rozzino, che oggi cambia idea dopo aver costruito parte della sua campagna elettorale sul no alla realizzazione della […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Con l’acqua alla gola

L’ondata di pioggia e neve che ha colpito il Piemonte e la Liguria ha di nuovo tragicamente sollevato il sipario sullo stato delle infrastrutture nel nostro paese e delle dimensioni abnormi che ha ormai preso il dissesto idrogeologico in Italia. Dopo quanto successo settimana scorsa nel resto del Bel Paese, con i casi drammatici e […]