Torrazza, il sindaco denuncia 6 cittadini per un volantino sullo smarino del TAV
Il neo comitato NOSMARINO del basso canavese sta già testando cosa vuol dire mettere becco in quelli che sono i poteri forti legati alla realizzazione della linea alta velocità Torino-Lione, infatti alcuni cittadini provenienti da Torrazza Piemonte e Chivasso, sono stati denunciati dal Sindaco di Torrazza, Massimo Rozzino, per “Procurato allarme”.
Il volantino in questione contiene dei quesiti riguardanti la discarica che dovrebbe contenere gli scarti della perforazione delle montagne della Val Susa per la realizzazione del tunnel di base del Tav Torino-Lione che, come tutti sanno, contengono amianto e uranio. Solo a Novembre la notizia sulla stampa della scoperta di un quantitativo ingente di rocce amiantifere allocate nell’area che dovrà essere occupata dal cantiere per la Torino Lione, presso il deposito di una ditta di frantumazioni di Salbertrand, paese dal quale dovrebbero partire i materiali destinati alla cava di Torrazza. Nel volantino c’è anche il lancio di un’assemblea organizzata per il 6 marzo proprio per discutere e approfondire la questione. Oltre al fatto gravissimo che un sindaco denunci i propri cittadini, in cerca di legittime risposte perchè preoccupati per la propria salute, è incredibile il suo improvviso cambio di idea, visto che uno dei punti della campagna elettorale per cui è stato eletto, era l’assoluta contrarietà al deposito. Citiamo testualmente i primi punti del programma di Rozzino: “Opposizione all’utilizzo della cava Cogefa come deposito dello smarino di scavo della progettata galleria Tav Torino Lione. Opposizione ad ulteriori ampliamenti della discarica di rifiuti pericolosi e richiesta di bonifica e chiusura definitiva. Adozione di nuove norme comunali atte a dissuadere nuovi insediamenti potenzialmente dannosi per il territorio, per l’ambiente e la salute dei cittadini.” Il buon politicante dunque, una volta eletto, volta la faccia senza pudore e si fa immediatamente “convincere” da Telt ad andare avanti con la discarica, portando come giustificazione il fatto che queste rocce verranno “ripulite” dall’amianto!!! Difficile credere sia possibile questa operazione, lo hanno già spiegato anche i tecnici e gli ingegneri che fanno parte della commissione sul Tav, istituita dal comune di Torino. Rozzino dunque ha strumentalizzato le legittime paure degli abitanti del basso canavese, già circondati da discariche di materiali altamente nocivi, solo per la poltrona, e quando i cittadini che lo hanno eletto chiedono un confronto e cercano di avere risposte su una questione che riguarda la loro salute vengono denunciati! Come se non bastasse si è recato anche dal parroco del paese, Don Maurizio, chiedendo di revocare l’affitto della sala dell’oratorio che era stata chiesta per poter svolgere l’incontro del 6 marzo. Il prete dunque ha subito ubbidito. In tutti i casi i cittadini e le cittadine che stanno organizzando l’assemblea non si fanno intimorire. L’incontro è confermato e a breve sarà comunicato il luogo in cui si svolgerà.
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