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Notav TerzoValico, Geotec cacciata da Libarna

Martedì e Mercoledì sono stati due giorni importanti per la mobilitazione popolare del Movimento No Tav – Terzo Valico e due giornate in cui far riflettere chiunque sui metodi utilizzati da Cociv e dalle ditte subappaltatrici dei lavori del Tav – Terzo Valico.

Succede infatti che Martedì intorno alle 17 il solito tam tam telefonico dei comitati mette in allerta tutti. Arriva notizia dai contadini No Tav della zona di Libarna al confine fra Serravalle ed Arquata che la GEOTEC ha posato una trivella su un campo difeso questa estate nella battaglia degli espropri e senza nessuna autorizzazione da parte del proprietario.

Quelli che possono raggiungono immeditamente il posto e decidono di bloccare i lavori della trivella che non aveva ancora incominciato nessun carotaggio. Il proprietario del campo cartine alla mano, dimostra a tutti, carabinieri compresi nel frattempo sopraggiunti, che il campo in questione è di sua proprietà e che nessuno è stato autorizzato ad utilizzarlo.

Ironia della sorte, gli stessi Carabinieri si trovano ad accertare che si tratta di una vera e propria invasione di domicilio a cui seguiranno tutte le azioni legali che il proprietario e i No Tav – Terzo Valico riterranno opportune.

Intanto il presidio si ingrossa e chiede a gran voce che la trivella venga rimossa. Impossibile visto che nel mentre è arrivato il buio e la Geotec dice di non disporre dei fari necessari per il lavoro notturno.

In una riunione molto partecipata intorno al fuoco si decide di presidiare la trivella tutta la notte fintanto che al mattino seguente non venga smontata e allontanata da Libarna, cosa che avviene puntualmente la mattina dopo e che si conclude intorno a mezzogiorno.

Questa la cronaca della due giorni di lotta e resistenza alla trivella, a cui aggiungiano alcune brevi considerazioni.

1. Ancora una volta i No Tav – Terzo Valico hanno dimostrato di controllare il territorio palmo a palmo e con la generosità che da sempre li contraddistingue sono riusciti a dare una risposta immediata all’ennesima provocazione del Cociv.

2. Mentre avvengono sondaggi in alcuni terreni messi a disposizione da prorietari sotto lauta ricompensa i signori della Geotec, in linea con l’arroganza che li contraddistingue, hanno provato a superare in avanti il problema degli espropri senza i quali è impensabile l’apertura dei cantieri e le modifiche necessarie alla viabilità.

3. Dovrebbe a questo punto essere chiaro a tutti che i soprusi che questi signori commettono non sono degni di un paese che si vorrebbe democratico e ci piacerebbe ascoltare da parte del Sindaco di Serravalle (osservatore complice di questi soprusi), dagli esponenti del Partito Democratico e dall’onorevole Lovelli parole di solidarietà nei confronti di un cittadino a cui sono stati calpestati i più elementari diritti. Temiamo che non arriveranno mai…

4. Questo modo banditesco di muoversi non fa che aumentare il consenso del movimento, come la manifestazione del 6 Ottobre ha ampiamente dimostrato, e il disprezzo verso la classe politica complice e responsabile di quanto sta avvenendo.

5. Come era stato ampiamente annunciato è il Movimento che decide come mobilitarsi e su quali obbiettivi, non ricorrendo per forza il Cociv ma intervenendo prontamente quando è il caso di farlo.

6. Domenica ci si vede tutti a Voltaggio per una nuova tappa della lotta popolare del Movimento No Tav – Terzo Valico. Noi non abbiamo dubbi che questo movimento vincerà la sua battaglia e caccerà per sempre quelli che vogliono distruggere la nostra terra (politici, imprenditori, banchieri, ecc, ecc…).

 

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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