InfoAut
Immagine di copertina per il post

Quando la protesta violò il tempio della giustizia

A qualcuno potrà sembrare strano il comportamento della stampa, ma niente di più normale sotto il cielo d’Italia. I mezzi di “distrazione di massa” sanno come e cosa scrivere. Ma soprattutto sanno come non scrivere e soprattutto cosa non scrivere. Sanno benissimo come distrarre l’informazione vera verso notizie di cappella (leggasi: del cazzo).

Venerdì 28 febbraio Torino è stata teatro di una fatto a cui la città, sorniona sotto la mole, mai aveva assistito. E non potendovi assistere, data la logistica del luogo ove si è svolto il fatto, ne avrebbe potuto e dovuto avere notizia, solo se appunto avessimo una stampa degna di tale nome.

Sto parlando dell’aula bunker delle Vallette. Aula costruita nei tempi che furono per svolgervi processi di ben altre levature. Aula che appunto riporta, nell’immaginario collettivo, a “processi speciali”.

Dopo aver rimosso, con molto impegno di tempo e olio di gomito, ragnatele e polvere questo “sinistro luogo dell’immaginario” viene riaperto per ospitare un normalissimo (si fa per dire) processo a 53 imputati No Tav, colpevoli nientemeno che di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e facezie simili.

Nella mente perversa dei procuratori, trasmessagli dal loro ammaestratore Caselli in procinto di andarsene (non dal mondo, ma solo dalla magistratura) vi era il chiaro obiettivo di ammansire così i riottosi e mai sedati No Tav.

A questo dobbiamo aggiungere che si voleva sviluppare un processo “speciale” pur facendolo passare per normale. E in questo, hainoi, ci stanno riuscendo; potendo anche contare su un giudice che tale non è, almeno nell’accezione del termine di arbitro superpartes.

Ma ….mai mente perversa riuscì a produrre l’inverso del proprio proponimento. E fu così che anche nell’aula bunker delle Vallette arrivò la Resistenza.

Ho scomodato le cronache storiche, le memorie di molti processi ma non ho trovato niente che potesse avvicinarsi a quanto è accaduto venerdì 28 febbraio in quel bunker di cemento.

Una MANIFESTAZIONE all’interno del tempio/simbolo della giustizia!

Proprio così: i No Tav, indomiti e sempre resistenti, imputati e solidali uniti oltre la barriera vitrea, hanno dato vita e corpo ad una vera e propria manifestazione.

Dopo la lettura di un comunicato contro cui nulla hanno potuto i procuratori, i No Tav, che tutto si considerano ma mai imputati di alcunché, si sono uniti ai solidali e per un buon 15 minuti hanno tenuto il bunker inondandolo di slogan, della nostra rabbia, della nostra solidarietà per Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò. LA VALSUSA PAURA NON NE HA! GIU’ LE MANI DALLA VALSUSA!
I carabinieri nulla hanno potuto se non assistere in mesto silenzio.

Siamo usciti gridando: ORA E SEMPRE RESISTENZA. Come promessa di quello che sarà questo e tutti i processi contro il Movimento No Tav. Come grido di battaglia di ciò che è e sarà il Movimento No Tav.
Siamo usciti perché, come avevamo scritto (e letto):   “ce ne andiamo in Val Clarea, luogo simbolo della nostra resistenza alla devastazione della Val Susa”.

In val Clarea. Raggiunta in 500 No Tav dietro lo striscione per la Libertà dei quattro assurdamente e perversamente accusati di “terrorismo”; lo stesso che aveva aperto il corteo torinese di sabato 22. In val Clarea con un limite che ci si era imposto: il ponticino, non oltre. Impegno inutile di un 300 puffi blu con corredo di digos a rimorchio. Ma questa è la demokrazia, sorry!

Tutto tranquillo! Ma certo che no! Non poteva e non doveva.
Ed allora una carica. Quale carica? Non più di 20/30 secondi di tensione, quattro manganellate (che non possono mancare mai! raccomandava il Caselli) che certo hanno fatto male, ma nulla più.

Ferma la macchina da presa. Stop!

Una manifestazione dentro il tempio della giustizia, l’aula bunker. Un attimo di attrito, ma meglio sarebbe dire di eccitazione di tre puffi blu un pò troppo carichi di sostanze. Come dire aver scalato l’Everest e dopo una riposante salita sul Musinè.
Ma  tanto è bastato ai disinformatori di professione per non parlare di quanto accaduto in quel delle Vallette.

Ma a me preme affermare e intendo ribadirlo e urlarlo: MAI SI PORTO’ LA PROTESTA DENTRO TEMPIO DELLA GIUSTIZIA!
E quel che mai fu, divenne realtà in un piovigginoso 28 febbraio dell’anno 21 della Lotta No Tav.
E i signori (!) della Procura, e i loro camerieri detti giudici sono ben avvisati: non vi è luogo, non vi è costrizione, non vi è arroganza, non vi sono catene che possano fermare i No Tav.
Resisteremo un minuto di più.

Antonio Ginetti       
3 marzo 2014

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

maxi processonotavval susa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No al rigassificatore di Ravenna. E occorre organizzarsi per fermare il modello di sviluppo energivoro e devastante

Intervento della «Rete Nazionale Lavoro Sicuro» e dell’«Associazione Esposti Amianto» alla vigilia della manifestazione nazionale da La Bottega del Barbieri RIDURRE L’IMPRONTA CARBONICA.AUMENTARE L’IMPRONTA DI CLASSE Abbiamo a suo tempo presentato osservazioni al “commissario” delegato alla gestione dell’insediamento del rigassificatore di Ravenna: come tutti i soggetti che hanno manifestato la loro opposizione, non abbiamo ricevuto […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Michael Löwy e l’ecosocialismo

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si sta tenendo dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare una raccolta di articoli di Michael Löwy sull’ecosocialismo. Sarà ospite di Altri Mondi per il dibattito di domenica 13 aprile alle 16 dal titolo “Pensare la rivoluzione“. […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Riprendere la terra dalle macchine. Manifesto della cooperativa L’Atelier paysan

Da dieci anni la cooperativa l’Atelier Paysan, con sede nell’Isère, lavora per l’adozione diffusa di un’agroecologia contadina, con l’obiettivo di cambiare il modello agricolo e alimentare.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Territori in lotta. Capitalismo globale e giustizia ambientale nell’era della crisi climatica

Indipendentemente dal nome con cui le si chiamino, le proteste locali in difesa del territorio sono divenute a partire dagli anni Novanta un vero e proprio fenomeno sociale con cui sia policy-makers che studiosi hanno dovuto fare i conti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cade l’accusa per associazione a delinquere: una vittoria per le lotte sociali del Paese!

Riprendiamo il comunicato di associazione a resistere: Oggi il Tribunale di Torino ha pronunciato la sentenza in primo grado per il processo “Sovrano”: tutti e tutte assolti per il capo di associazione a delinquere! Le pene per i reati singoli sono stati ridimensionati. Un passaggio epocale per le lotte di tutto il Paese. Questo non […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Iniziati i lavori per la rotonda a San Didero

Questa mattina sono iniziati i lavori per la costruzione della rotonda di accesso al futuro autoporto di San Didero. Telt, per l’ennesima volta, non si è fatta scappare l’occasione per portare in Valsusa ulteriori disagi, soprattutto alla circolazione sulla statale. Con l’aiuto dei solerti operai e delle onnipresenti forze dell’ordine, la circolazione procede tutt’ora a […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Acqua di montagna: la salute ci guadagna? 

Con questo articolo dal titolo amaro desideriamo dare spazio al sit in organizzato a Bussoleno dal Comitato L’Acqua SiCura di venerdì 24 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio di San Giuliano: conferenza stampa del Movimento No Tav dell’8 gennaio

Ieri mattina, Nicoletta Dosio è stata nuovamente convocata da Telt per concludere la presa di possesso del terreno del presidio di San Giuliano ereditato dopo la scomparsa di Silvano.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione di Soulèvements de la Terre contro il collegamento ferroviario ad alta velocità LGV Sud-Ouest tra Bordeaux e Tolosa

Più di 1.500 persone hanno risposto all’appello dei collettivi LGV NON MERCI (TAV NO GRAZIE) e Soulèvements de la Terre contro il progetto della linea ad alta velocità nel Sud-Ovest.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per le vie di Susa

Sabato pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giù le mani dalla nostra terra! Assemblea e passeggiata verso San Giuliano

Questa sera si è svolta a Susa una partecipata assemblea No Tav, chiamata dal Movimento nelle ore centrali della giornata per iniziare a dare una prima risposta collettiva allo sgombero del presidio di San Giuliano avvenuto nella scorsa notte.