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Susa, Notav contestano Zanonato

La notizia , sebbene accuratamente tenuta segreta perfino agli amministratori di Susa, è presto trapelata tra gli appartenenti al Movimento NO TAV che, attraverso un rapido passaparola, si sono dati appuntamento di fronte all’Hotel Napoleon per esprimere tutto il loro dissenso, sia alla grande opera che a questa sorta di riunioni segrete che non hanno nessun altro significato che quello di  pura e semplice propaganda.

Per inciso, l’arrivo del ministro e di altri personaggi quali Saitta, Cota e Virano, facevano di Susa una Città totalmente bloccata, con l’installazione di fatto di una “zona rossa” che impediva anche ai residenti di accedere alle proprie abitazioni e impediva  addirittura per un certo numero di minuti ad un’ambulanza e ad un furgone che trasportava  medicinali urgenti  di poter passare per raggiungere persone in difficoltà.

Presto i manifestanti presenti hanno però iniziato una trattativa con le forze dell’ordine affinché venisse accolta la loro richiesta di poter parlare con il ministro Zanonato. L’obiettivo era soprattutto quello di poter far entrare nella sala un rappresentante di Etinomia , associazione di più di 300 imprenditori valsusini che da tempo si battono e lavorano per rilanciare l’economia della Valle su basi etiche e non attraverso la devastazione che porterebbe il TAV.

Dopo una lunga attesa, solo due persone sono state ammesse nel “fortino” del Napoleon. Doriana Tassotti, esponente del locale Comitato NO TAV, e Riccardo Goghero, imprenditore iscritto ad Etinomia.

Nella sala, alla presenza di un numero elevato di agenti in borghese e di una ventina di imprenditori locali favorevoli al TAV, Doriana Tassotti è intervenuta spiegando le ragioni della manifestazione che si stava svolgendo in strada. Il dissenso dei cittadini era rivolto principalmente al fatto  vergognoso che  vede un ministro della Repubblica  incontrare in modo segreto e totalmente militarizzato una piccolissima porzione di imprenditori del territorio ed ignorare invece le ragioni di quegli imprenditori , ben più numerosi, che da tempo si incontrano, discutono, ragionano e lavorano su alternative possibili al TAV. Riccardo Goghero di Etinomia ha spiegato con chiarezza al ministro e agli altri amministratori, politici e imprenditori presenti che un altro tipo di economia è possibile , sottolineando che si è appena conclusa una tre giorni denominata Stati Generali del Lavoro, durante la quale imprenditori , esperti di economia e di finanza, docenti universitari hanno discusso e prodotto proposte concrete per la Valle. Riccardo Goghero si è detto disposto ad incontrare politici e imprenditori Sì TAV per dicuterte,  su dati concreti e non su slogan, le alternative alla grande opera che devasterebbe il territorio e non porterebbe a nessun tipo di sviluppo economico. Doriana Tassotti ha concluso criticando aspramente la scelta da parte di un ministro della Repubblica di incontrare gli imprenditori in un luogo privato e di proprietà di uno dei presenti, ignorando di fatto le sedi itituzionali che in ogni comune della valle abbondano.

Durante l’intervento di Doriana Tassotti e di Riccardo Goghero, i politici presenti hanno spesso fatto cenni di dissenso e le espressioni di sufficienza e di fastidio si sono ampiamenteb sprecate. Ma alcuni imprenditori presenti hanno ascoltato con attenzione.

All’uscita , l’assalto dei giornalisti che , furibondi , erano stati tenuti rigorosamente all’esterno della sala. Tanto per aumentare la “democraticità” dell’evento.

Davanti a decine di taccuini, Doriana Tassotti e Riccardo Goghero hanno ribadito quanto affermato all’interno , sottolineando che tra gli imprenditori che il ministro stava incontrando molti erano falliti e altri sono stati indagati e anche condannati per truffe varie.

Doriana Tassotti rispediva poi fermamente al mittente l’insinuazione di una giornalista circa gli “attentati” subiti da alcuni macchinari di imprese legate alla realizzazione del tunnel geognostico de La Maddalena. Con tutto il dispiegamento di forze che comporta la militarizzazione del territorio , è perlomeno strano che certi fatti avvengano , i colpevoli non si trovino e vengano poi incolpati i NO TAV. Grande lavorio sui taccuini a cui, probabilmente , non corrisponderà purtroppo  una cronaca fedele di quanto detto.

Fine dell’incontro. Forze dell’ordine di nuovo nervose. I personaggi importanti che oggi hanno reso Susa ancora di più una città invivibile , se ne vanno sulle loro auto blu. Gli imprenditori Sì TAV escono tra le vie blindate e deserte. In un’atmosfera squallida e mortifera a cui vorrebbero condannare tutto il territorio.

Si chiude un’altra giornata di lotta.

 

da notav.info

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