InfoAut
Immagine di copertina per il post

Tre giorni di campeggio e lotta per ripartire più forti

La partita è ai supplementari, ma non è affatto chiusa, tantomeno persa. Queste le sensazioni e gli stati d’animo che attraversano coloro che hanno seguito le vicende e le battaglie del movimento no muos. Dal 30 Marzo -giorno della partecipatissima manifestazione nazionale- a oggi, tante le vittorie e le sconfitte per un movimento che dovrà valorizzare questi mesi d’esperienza come cassetta degli attrezzi per momenti più importanti e decisivi, gli ultimi probabilmente; perché l’impianto non aspetta che di essere completato con il montaggio delle parabole.

Momento questo, che sicuramente i tagli delle reti, le invasioni della base con arrampicata ad alto rischio sulle antenne, non ultimi i continui blocchi dei camion di lavoratori e militari verso la base che fino a qualche settimana fa la polizia ha represso con estrema brutalità, hanno enormemente contribuito a ritardare. Di mezzo c’è un nuovo governo che naviga a vista, sfiduciato dal 40% degli italiani che per le amministrative ha preferito godersi la domenica; mentre politici e media vorrebbero rifilarci la pillola dell’uscita dell’Italia dalla “zona rischio deficit” dei paesi Ue per addolcire malessere e rabbia sociale, nonché la sempre crescente sfiducia nella rappresentanza. Un governo che per quel che ci riguarda direttamente non lascia dubbi circa le sue intenzioni: con la nomina della radicale, e assoluta sostenitrice delle politiche U.S.A., Bonino a ministro degli esteri, mentre già dall’8 maggio il neo-ministro degli interni Alfano ha voluto saggiare sui No Muos la violenza della polizia contro la loro determinazione ai blocchi. Cioè, il governo è in un pantano si, ma presto accelererà per provare a chiudere definitivamente la faccenda.

Bisogna ripartire! E ripartire dalla lotta. Da quest’esigenza nasce la convocazione da parte degli attivisti del Presidio permanente no muos di una tre giorni di campeggio con dibattiti, assemblee, iniziative di lotta, cortei, appuntamenti culturali, in contrada Ulmo, Niscemi. Un fine settimana, tra il 31 Maggio e il 2 Giugno, per fare il punto sullo stato del movimento, sui suoi avanzamenti e/o passi indietro, su come organizzarsi e riorganizzarsi per le battaglie a venire, su come fissare nuovi obiettivi per un movimento popolare in costruzione, all’altezza della difficoltà della sfida. Ora più che mai serve infatti rafforzare i rapporti e immaginare un’unità e continuità d’azione e d’intenti tra le varie soggettività e segmenti che compongono il movimento, dai militanti del presidio, al comitato di mamme, ai cittadini tutti. Ripartire da Niscemi e dalla partecipazione popolare, questo l’immediato obiettivo. La consapevolezza che a poter opporsi a progetti e interessi militari statunitensi (soprattutto dopo l’invio di 500 marines a Sigonella a metà Maggio) possa essere solo la volontà popolare è già da tempo stata assunta, probabilmente da quando mesi di dura lotta e di pressione verso il governo regionale, furono cancellati dall’atto di forza del 20 Aprile scorso, quando lo stato italiano ricorse al tar contro la revoca delle autorizzazioni deliberata da Crocetta. Consapevolezza dell’imprescindibilità della volontà e determinazione collettiva che vuole concretizzatasi in queste giornate, a partire da Venerdì:

dalle ore 08:00 è stato indetto uno sciopero generale della città di Niscemi, a cui tutti i cittadini sono chiamati ad aderire;

alle ore 09:00 un corteo si snoderà per le vie del paese, chiamando a raccolta quella partecipazione di massa non più rinviabile nella fase attuale;

nel pomeriggio dibattiti, a seguire serata musicale e concerti.

I promotori del campeggio hanno voluto quindi caratterizzare questi tre giorni come momento d’incontro e di discussione tra quanti tra collettivi e realtà organizzate da tutta la Sicilia e oltre hanno sostenuto la lotta no muos, ma anche come appuntamento da cui ripartire con momenti e azioni di lotta che mettano alla prova e a verifica elementi essenziali perché il movimento possa puntare alla vittoria, la ricomposizione e la condivisione e massificazione dello stesso.

Un primo assaggio del campeggio internazionale previsto per l’estate, visto che alta sembrà sarà l’affluenza dei siciliani; ma anche un test di quelle che sono le potenzialità di un movimento popolare che non si arrende continuando a resistere con tenacia, ma che nell’immediato futuro dovrà organizzarsi contro diktat statunitensi e istituzioni italiane in difesa del proprio territorio.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

beni comunino muosterritorio

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Venezia: sgomberato con violenza il “matrimonio di protesta” di Extinction Rebellion. 43 persone trascinate in Questura

Riceviamo e pubblichiamo… L’azione di Extinction Rebellion di questa mattina in piazza San Marco è stata sgomberata con violenza dalle forze dell’ordine dopo soli 20 minuti dal suo inizio. Sebbene tutti i presenti fossero già stati identificati e la manifestazione non ponesse alcun pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, 43 persone in totale – […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

1.5° è ormai superato: quanto diventerà calda la Terra?

Potrebbe essere “tecnicamente possibile” mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi… ma ciò non accadrà.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chi importa in Europa il gas di Israele?

Le guerre di Israele si nutrono anche di gas: quello estratto dai giacimenti offshore di Tamar, Leviathan, Karish e Tanin (questi ultimi contesi con il Libano), e in previsione anche di quello sottratto ai palestinesi nei mari di fronte a Gaza. di Collettivo Gastivists, da ECOR Network Come è noto, nell’autunno 2023 il Ministero dell’Energia […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Resistenza contro il saccheggio a Oaxaca

Il 7 giugno 2025, sotto il sole di Playa Salchi, un uomo cammina con il figlio verso il suo terreno. Di fronte alla prima staccionata, un bossolo di fucile brilla come un avvertimento silenzioso.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“In Val Susa la repressione non ci ha vinto”, intervista a Nicoletta Dosio

Nicoletta Dosio la storica attivista del movimento No Tav sta terminando un anno di detenzione domiciliare per la sua lotta contro la linea ad alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Bertolla Vendesi – Una camminata nel declino inarrestabile dell’ultimo borgo rurale di Torino

Continuiamo la raccolta dei contributi redatti da Un altro piano per Torino, di cui avevamo già pubblicato un articolo sulla camminata dal parco della Pellerina all’ex area Thyssen. Diffondiamo questi contenuti perché uno degli elementi fondamentali per costruire una solida lotta a difesa dei territori significa conoscerli!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Contro il vostro progresso la nostra rabbia!

Pubblichiamo di seguito l’appello degli studentə dei collettivi autonomi romani per la mobilitazione che si terrà a Roma venerdì 11 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Importante mobilitazione contro la base MUOS della US Navy

Ripubblichiamo di seguito il comunicato apparso su Notav.info in merito alla mobilitazione No Muos degli scorsi giorni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso il 21 ottobre in Sicilia: “costruiamo insieme l’opposizione alla guerra”

Domenica 10 settembre si terrà a Catania, presso la Palestra L.u.p.o. , l’assemblea generale verso il 21 ottobre in Sicilia, data di mobilitazione contro la militarizzazione dei territori.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Muos: tre giorni di lotta contro la guerra in contrada Ulmo

Anche quest’anno in movimento no muos ha attraversato i territori della sughereta di Niscemi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Campeggio NO MUOS dal 4 al 6 agosto a Niscemi

Il campeggio NoMuos si svolgerà dal 4 al 6 agosto in Contra Ulmo, al terreno NoMuos.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Quale proposta? Costruiamo e organizziamo alleanze.

Vogliamo generare relazioni di confronto, analisi e azione che vertano su questioni urgenti legate alla vita, questioni sociali ed ecologiche nella loro dimensione materiale, politica e culturale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Blitz a Porte di Catania contro l’evento “Mira al tuo futuro”: non saremo carne da macello!

Da anni ci impegniamo nella lotta contro la guerra e contro la militarizzazione della nostra isola, diventata ormai una grossa portaerei per gli interessi bellici di Italia, Usa e Nato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La guerra un “servizio pubblico”? Attivisti NoMuos a processo

Si tratta dell’ennesimo processo in cui il tentativo è quello di criminalizzare un movimento antimilitarista, antimperialista e internazionalista che da anni si oppone alla nocività di una delle più grandi basi militari statunitensi, la base M. U. O. S. (Mobile User Objective Sistem).

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Trivellare per sprofondare

Il 18 novembre scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’aiuti quater, il decreto con cui il Governo Meloni ha provveduto ad aggravare il sostanziale “via libera” alle trivelle già inaugurato in marzo da Draghi e Cingolani.