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Un 11 aprile No Tav, un 11 aprile Anonymous!

Non era finita! Intorno alle 15 di oggi pomeriggio Anonymous assesta un nuovo colpo al partito trasversale del Si Tav andando a bloccare i molteplici domini di Trenitalia (trenitalia.com, trenitalia.it, ferroviedellostato.it, lefrecce.it), che al momento risultano ancora irragiungibili, e provocando disagi anche alle biglietterie. Una nuova tappa di #OpItaly volta a sollevare l’attenzione sul miserabile livello degli standard di sicurezza previsti dalla compagnia ferroviaria nazionale sui propri vettori, e sulla persecuzione di chi ne aveva denunciato lo stato, come il sindacalista Dante De Angelis. Nel nuovo comunicato qui sotto, a lui ed ai No Tav – intenti ad impedire le gravi ripercussioni sulla salute pubblica che comporterebbe la perforazione delle montagne di Chiomonte, ricche di uranio – sono rivolte parole di solidarietà:

Anonymous vuole spostare nuovamente l’attenzione mediatica verso la linea ad alta velocità Torino-Lione unendosi per solidarietà e virtuale attivismo ai manifestanti che continuano a combattere contro quest’opera, non soltanto inutile, ma persino dannosa, vogliamo ricordare che a pochi metri dalla Maddalena di Chiomonte vi sono numerose miniere di uranio,
Secondo le stime (non fatte da manifestanti No-TAV ma fatte sia dallo stato Italiano che dall’Agip negli anni ’70, alla ricerca di pechblenda, minerale contenente forti quantitativi d’uranio-238) la Valsusa ha il più grande filone uranifero di tutta Europa.

La perforazione della Maddalena del Chiomonte causerebbe una contaminazione ambientale senza pari, teratogenie diffuse nei nuovi nati e un incremento delle malattie neoplastiche talmente sussistente da allarmare il resto d’Europa.

Nonostante ciò, Trenitalia continua ad accusare i manifestanti No-TAV, tacciandoli alla stregua di terroristi ed assassini, la stessa compagnia (che ormai si occupa solo in forma minore del trasporto della popolazione, ma si preoccupa maggiormente di vendere gli appalti al miglior offerente) però evita di diffondere agli organi di stampa le notizie relative alle “porte killer”, sportelloni che si chiudono automaticamente pochi istanti prima della partenza del treno (a volte secondi) trascinando sui binari i passeggeri rimasti agganciati a questi.
Le stime sono tristi, secondo i sindacalisti, si parla di 21 morti e centinaia di feriti negli ultimi sei anni, ed è una stima per difetto.

Trenitalia quindi dimostra di essere la vera compagnia terrorista, che mira solo alla speculazione e al lucro, basti pensare al fatto sopra riportato (esigui sarebbero i costi per rendere più sicuri i “portelloni killer”).
Dante De Angelis (sindacalista) fu licenziato e riassunto più volte, riassunzioni mediate da legali e tribunali, dopo aver manifestato perplessità sulla sicurezza dei portelloni di eurostar e intercity.

Riteniamo quindi che prima di puntare il dito sui manifestanti NO-TAV,Trenitalia dovrebbe prima tutelare i suoi stessi passeggeri da eventuali malfunzionamenti meccanici o errori umani fatti dal personale spesso (ma non sempre) inesperto.

Con questo dimostriamo inoltre il nostro totale supporto a tutto il movimento NoTav che da ieri combatte contro gli espropri (illegittimi) dei terreni.

Come al solito, questo attacco non è attuo a causare danni ma solo a spostare l’attenzione mediatica su avvenimenti che vengono sfortunatamente ignorati.

We Are Anonymous
We Are A Legion
We Don’t Foget
We Don’t Forgive
Expect us.

’cause we’re still alive.

**************************
Anche dalla rete arriva un contributo di lotta all’11 aprile del movimento No Tav. Nella serata di ieri Anonymous è entrato in azione ed ha messo sotto scacco l’home page di Agostino Ghiglia. Gli hacktivisti hanno preso possesso del sito del parlamentare torinese del PDL, rendendone inaccessibili i  contenuti originali e deviandone il traffico verso una pagina web appositamente creata. Su questa, oltre ad un breve comunicato, campeggiavano il logo della Valle che resiste e sopratutto il video “Operazione Hunter”: un filmato diffuso dal movimento un paio di settimane che mostra i pestaggi messo in atto da forze dell’ordine ed esercito durante i disordini del 3 luglio. Ancora una volta gli hacker nascosti dietro la maschera di Guy Fawkes mostrano il loro pieno supporto alla lotta NoTav unendosi al grido «Dietro quelle barricate, in quei boschi, davanti a quelle recinzioni c’eravamo tutti» e reclamando la libertà per gli arrestati e le arrestate del 26 gennaio. E ancora una volta il loro mirino è puntato non solo contro le lobby politico-imprenditoriali Si Tav (di cui Ghiglia è esponente di primo piano) ma anche contro le forze dell’ordine che da mesi stanno occupando militarmente la Val di Susa, rendendosi protagoniste di episodi di violenza e soprusi nei confronti degli abitanti.

 

Il comunicato di Anonymous

 

 

DIETRO QUELLE BARRICATE, IN QUEI BOSCHI, DAVANTI A QUELLE RECINZIONI C’ERAVAMO TUTTI.
LIBERTA’ PER I NO TAV ARRESTATI IN VALSUSA,LIBER* TUTT*!
FUORI I NOSTRI COMPAGNI.
DENTRO I VOSTRI MACELLAI.
…A SARA’ DURA!

 

 

We are Anonymous
We are Legion
We do not Forgive
We do not Forget
Expect Us.

 

 

Quis custodiet ipsos custodes? You should expect us

 

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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