InfoAut
Immagine di copertina per il post

Val di Susa o Val di Gavio?

La Sitaf entra nella Torino-Lione.

Di Mario Cavargna*, da notav.info

Val di Susa o Val di Sitaf? Ce lo chiedevamo nel 1990 di fronte alle straripanti iniziative della autostrada del Frejus. Paradossalmente torniamo a chiedercelo oggi di fronte al quadro che sembra formarsi per la Torino Lione. O forse dovremo chiamarla Val Gavio?

Il primo ingresso della SITAF nella storia recente della Torino Lione era stato con la vicenda del nuovo autoporto; perché quello attuale non è della SITAF ma della CONSUSA, però è la SITAF che lo ha ricevuto gratis da TELT. Per fare questo regalo, TELT ha fatto una cosa che in qualsiasi altro contesto sarebbe stata perseguita: ha definito illegittimamente l’autoporto con il termine di “interferenza” come si fa per le linee elettriche, i canali e le “parti di reti” che il costruttore di un’opera pubblica, trattandosi di cose poco rilevanti, ha diritto di spostare a proprie spese per liberare il terreno, e così ha letteralmente regalato 49 milioni di euro alla società del Frejus che poi, non paga di questo favore, ha cancellato la gara di appalto europea che era obbligata a fare ed ha affidato i lavori a se stessa!! Cosa non impossibile ma che si potrebbe fare solo in casi eccezionali, che non sono questi. Ed è della SITAF anche l’appalto del nuovo svincolo del cantiere di Chiomonte che significativamente, ha entrambi gli accessi rivolti verso Susa e non verso Salbertrand come dovrebbe essere, cosa che qualche sospetto lo crea.

Ma la SITAF è per due terzi di proprietà della holding del gruppo Gavio che controlla anche la ITINERA che ha preso l’appalto miliardario dello scavo del tunnel di base del versante italiano. Su come ha fatto a prenderlo, a Chiomonte corrono voci di un ribasso d’asta di 150 milioni, che avrebbe messo fuori gioco tutti gli altri concorrenti ed in particolare la Webuilt ex Salini Impregilo che stava già lavorando nella galleria della Maddalena: un colosso con 11.000 dipendenti in Italia e 70.000 nel mondo. E’ vero questo scontro di titani e l’abissale ribasso d’asta? E’ una informazione cruciale: i sindaci dovrebbero chiederla e la Regione dovrebbe dargliela perché i ribassi d’asta che spiazzano tutti gli avversari sono sempre sospetti: è troppo facile andare in perdita sopratutto in un lavoro come questo in cui i possibili ritrovamenti di uranio, amianto e venute d’acqua si sommano l’uno con l’altro, e lo sconsiglierebbero nel modo più assoluto. Per di più la galleria geognostica della Maddalena ha dato un risultato pessimo: da almeno un anno e mezzo la parte più profonda, quella che ripercorre il tracciato del futuro tunnel di base, è impraticabile e vi si può accedere solo con i robot. Il motivo non è stato mai chiarito perché i dati raccolti dal robot non sono stati diffusi. Un ribasso del genere vorrebbe dire che il gruppo Gavio che controlla SITAF ed ITINERA ha qualche asso segreto nella manica, che potrebbe essere la possibilità di cancellare il cantiere di Salbertrand ed iniziare direttamente da Susa, o viceversa, ma anche la certezza di poter trovare comprensione politica quando dovesse chiedere molti più soldi per aver trovato degli imprevisti, magari forzando la decisione lasciando fermi i cantieri per qualche anno. Si prospetta un quadro in cui un potentissimo e chiaccherato gruppo di costruzioni autostradali si appresta a diventare il dominus dei lavori in Val di Susa, di fatto mettendo in subordine il ruolo di TELT. In questo caso anche i sindaci che hanno contrattato con TELT, troveranno duro a contrastare danni e varianti chieste da un gruppo così potente e così spregiudicato nel gestire i subappalti. Tutti giocheranno al risparmio per ridurre i costi e creare utili a proprio favore ed alla val di Susa non resterà che subire i danni di questo al territorio ed alla salute dei suoi abitanti.

* Pro Natura Piemonte

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

Gruppo Gaviono tavSAN DIDEROTELTval di susa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le montagne non ricrescono. Fermiamo l’estrattivismo in apuane e ovunque.

l destino delle Alpi Apuane sembrerebbe segnato, condannato dalle politiche estrattiviste a diventare nient’altro che un distretto minerario. Per farsi un’idea, basti pensare che negli ultimi venti anni si è estratto più che nei duemila anni precedenti. ma non si tratta una faccenda locale, non solo. si tratta di una delle questioni cruciali del nostro tempo. Il 16 e il 17 dicembre 2023 si terranno due giornate di iniziative (un convegno, un corteo, una serie di workshop e tavoli tematici), promosse da diversi gruppi, comitati, associazioni, locali e nazionali. in questo articolo il collettivo athamanta – tra i promotori dell’iniziativa – racconta come siamo arrivatə sin qui e cosa sta succedendo nelle Alpi Apuane.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Didero, 9 dicembre. “Mega-opere, mega-eventi: no grazie!”

Al Polivalente di San Didero sabato 9 dicembre alle ore 14.30, nella cornice di appuntamenti previsti per le mobilitazioni dell’8 dicembre notav, si terrà un dibattito dal titolo “Mega-opere, mega-eventi: no grazie! Difendiamo la montagna, l’acqua e la vita dall’estrattivismo ecocida”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP28: il presidente Al-Jaber negazionista sull’impatto del fossile sul riscaldamento globale. Proseguono i negoziati

Proseguono i negoziati di Cop28, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, iniziata il 30 novembre all’Expo City a Dubai. La Cop è presieduta da Sultan Al-Jaber, direttore generale di Adnoc, l’agenzia petrolifera degli Emirati Arabi Uniti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ancora una grande giornata di lotta del popolo No Ponte

Si erano illusi di trovare un territorio pacificato. Si erano illusi che sarebbero bastate poche balle per convincere gli abitanti dello Stretto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Dubai è una farsa”: Scienziati in Rivolta organizzano una alter COP a Bordeaux

Il collettivo Scientists in Rebellion sta organizzando una COP alternativa a Bordeaux per denunciare il fallimento della governance climatica globale e inventare nuovi immaginari.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Costruendo un ponte verso il caos climatico

La 28a Conferenza delle Parti (COP28) delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) è iniziata ieri a Dubai, non proprio sotto i migliori auspici.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

END FOSSIL – Occupy!

Sono settimane di occupazioni per il clima nelle università italiane che hanno aderito alla campagna di End Fossil, rete internazionale per la mobilitazione di studenti e studentesse che, in Italia, hanno occupato l’Università di Pisa e la Sapienza di Roma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Appesi al tetto dell’Oval: Extinction Rebellion contesta la fiera dell’aerospazio e della difesa.

Cinque attivisti di Extinction Rebellion e Fridays for Future si sono appesi questa mattina dal tetto dell’Oval, reggendo un gigantesco striscione “Qui si finanzia guerra e crisi climatica”, mentre decine di metri più in basso si svolgeva una delle più grandi fiere mondiali del settore aerospaziale e degli armamenti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Guerra e clima: Extinction Rebellion ostacola l’accesso all’Aerospace and Defence Meeting

Vestite da astronaute, tre attiviste di Extinction Rebellion si sono appese alla passerella olimpica di Lingotto, per ostacolare l’accesso all’Aerospace and Defence Meeting, la conferenza mondiale su aerospazio e industria bellica. Srotolate due grandi bandiere della pace e uno striscione con scritto: “Guerra sulla Terra, Affari sulla Luna”. Alla cerimonia di apertura presente anche il Ministro dell’Economia Giorgetti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Processo per associazione a delinquere contro il Movimento No Tav rinviato a settembre 2024.

Scriviamo per condividere alcuni aggiornamenti e valutazioni rispetto al processo per associazione a delinquere che vede alla sbarra il Movimento No Tav, i centri sociali Askatasuna e Murazzi, lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Com’era verde la mia valle

21nov23 In Clarea, calpestati e persi per sempre pezzi di storia!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Marcia popolare No Tav: venerdì 8 dicembre Susa-Venaus.

Da sempre l’8 dicembre per il Movimento No Tav è un momento di ricordo della grande giornata di lotta e resistenza del 2005 ma è soprattutto uno sguardo che dal passato volge al futuro per continuare la battaglia contro il progetto del treno ad alta velocità Torino Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Verso un dicembre in lotta per la difesa delle nostre montagne!

Oggi pomeriggio alle 18 in aula Breack – Campus Luigi Einaudi di Torino ci sarà la presentazione dell’8 dicembre in Val Susa e del 16-17 dicembre nelle Alpi Apuane!

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Nuovo attacco nei confronti del movimento No Tav messi sotto sequestro i presidi di San Didero e dei Mulini, devastazione della montagna in corso in Clarea!

Questa mattina la digos di Torino si è presentata nelle case di decine di attivisti e attiviste del movimento No Tav per notificare gli atti che riguardano il sequestro preliminare dei presidi di San Didero e dei Mulini, oltre che di alcuni terreni circostanti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

L’emergenza perenne dei baschi verdi in Val di Susa

Si va a chiudere così un altro anno difficile per i paladini difensori del grande spreco dal nome TAV nuova linea Torino Lione. Scopriamo, se ancora ce ne fosse bisogno, che i soldatini a difesa delle recinzioni in val di susa sono stanchi e stufi.