InfoAut
Immagine di copertina per il post

Brutali violazioni in Michigan dopo lo sciopero dei detenuti

I prigionieri riferiscono che la struttura è stata in blocco dal mattino del 10 settembre fino al 22 settembre, impedendo in questo modo le comunicazioni esterne con propri sostenitori.


Il 9 settembre la maggior parte dei detenuti, compreso il personale della cucina, non si è presentato al lavoro aderendo allo sciopero nazionale.

La mattina seguente, tra i 400 e i 500 detenuti ha marciato pacificamente nel cortile. Alle guardie che si avvicinavano venivano comunicate le proprie rimostranze, tra cui: salari bassi, pochi posti a sedere nella sala visite violando la politica MDOC (The Michigan Department of Corrections), alti tassi telefonici, scarsa qualità e quantità di cibo fornito dall’impresa privata Trinity Service Group. E ancora: il modo in cui il carcere viene gestito, le condizioni in cui vivono i detenuti (celle da quattro persone utilizzate in otto), l’inesistenza di un programma di recupero, la mancanza di spazio nella biblioteca e il mancato trasferimento in altre strutture.

I detenuti hanno anche chiesto la garanzia che non ci fossero ritorsioni su di loro per via della loro protesta pacifica. Richiesta scartata dal vice direttore che una volta lasciato il carcere, e aver aspettato che i prigionieri sciogliessero il corteo, ha dato ordine di intervenire con l’utilizzo di armi da fuoco (pistole e fucili), gas lacrimogeni e scudi. Inoltre gli agenti armati hanno anche afferrato i detenuti accusati di essere i promotori dell’iniziativa, ammanettando loro le braccia dietro la schiena con delle fascette in plastica e gettandoli a terra nel cortile. Questi ultimi sono stati tenuti in quella condizione per più di cinque ore sotto la pioggia, impedendogli inoltre l’utilizzo dei servizi igienici.

La violenta aggressione della squadra antisommossa ha scatenato il panico fra i detenuti, che hanno temuto per la loro vita. Alcuni hanno riferito di essere stati colpiti direttamente dai gas lacrimogeni. Altri hanno tentato di sbarrare le porte di alcune sezioni.

Secondo quanto riferito, gli incendi sono stati innescati in diverse unità; è stato rotto almeno un vetro di una finestra, lavandini e telecamere di sorveglianza sono stati danneggiati dopo l’intervento delle forze dell’ordine.

I mass media si sono concentrati solamente sui danni al carcere, tralasciando la dura violenza fatta ai detenuti in violazione dei loro diritti umani. Evelyn Williams, un familiare di un detenuto, ha dichiarato: “E’ una struttura particolarmente razzista, dove i prigionieri vengono intimiditi e molestati giornalmente. Le persone vengono trattate come animali, senza alcun rispetto e giustizia. Non possono permettersi di acquistare nemmeno il sapone con i loro stipendi.”

Circa 150 prigionieri sono stati accusati di essere i mandanti dell’iniziativa, i quali sono stati trasferiti in altre strutture; un numero imprecisato degli stessi sono stati puniti con l’isolamento perché accusati di incitazione alla rivolta. Alcune guardie hanno inoltre distrutto le proprietà dei detenuti violando la politica MDOC.

 

taduzione a cura della redazione di Infoaut

testo originale: https://itsgoingdown.org/prisoners-tear-gassed-zip-tied-left-rain-retaliation/

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

E’ uno sporco lavoro / 2: assassinare i brigatisti non è reato

Andrea Casazza, Gli imprendibili. Storia della colonna simbolo delle Brigate Rosse (nuova edizione), DeriveApprodi, Bologna 2025. di Sandro Moiso, da Carmilla Più volte su Carmillaonline chi qui scrive ha avuto occasione di annotare come siano ormai numerosissime le storie e le testimonianze riguardanti l’esperienza della lotta armata condotta in Italia da formazioni di sinistra di vario genere. […]

Immagine di copertina per il post
Culture

In uscita il manuale di magia No Tav!

È uscito il Manuale di magia No TAV!, firmato da Mariano Tomatis e Spokkio per Eris Edizioni (2025): al tempo stesso una guida illustrata, un piccolo libro di incanti e un fumetto resistente.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Culture

Leggere la Cina è capire il mondo

Non è semplice, in un periodo di attacco agli atenei e al pensiero non mainstream, trovare studi sulla Cina sottratti al paradigma “noi e loro”.

Immagine di copertina per il post
Culture

«Banditi» per necessità ovvero la Resistenza così come fu

«Una nuova retorica patriottarda o pseudo-liberale non venga ad esaltare la formazione dei purissimi eroi: siamo quel che siamo: […] gli uomini sono uomini»

Immagine di copertina per il post
Culture

Combattere per poter combattere. Storia del pugilato femminile

Nel mondo sportivo attuale la differenza tra ambito maschile e ambito femminile è ancora accentuata sotto molti punti di vista.

Immagine di copertina per il post
Culture

Blackout Fest 2025!

Dal 13 al 15 Giugno a Manituana (Torino)
Torna la festa dell’unica radio libera dell’etere torinese, qui il programma da Radio Blackout.

Immagine di copertina per il post
Culture

L’Eternauta: neve letale su Javier Milei

C’era molta attesa per l’uscita della serie Netflix tratta da L’Eternauta, il capolavoro del fumetto di fantascienza scritto da Héctor Oesterheld, disegnato da Francisco Solano López, e pubblicato sul periodico argentino Hora Cero Suplemento Semanal dal 1957 al 1959, poi ristampato nel 1961 su testata omonima.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alcune riflessioni sulla natura e sulla guerra dei contadini tedeschi

Nel 1525 gran parte dell’Europa centrale è stata infiammata da una rivolta sociale: i contadini si sollevarono contro coloro che governavano le loro vite.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il nuovo Papa: perché chiamarsi Leone?

Son stati scritti fiumi di parole sull’esito inatteso del conclave e anche sulla ripresa di un nome desueto da oltre un secolo Leone, dicendo troppe banalità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La marcia No Tav invade i cantieri

Volevamo una grande manifestazione No Tav, e come sempre la realtà ha superato ogni aspettativa!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Per salvare Gaza e noi stessi, è ora di razionalizzare la speranza

Ormai le volte in cui abbiamo pensato “speriamo” dopo le dichiarazioni di qualche governo o di qualche grande istituzione sono centinaia. di Alessandro Ferretti Abbiamo sperato in una svolta con i pronunciamenti della corte dell’Aja e dell’ICC, con le voci di dissidi Biden-Netanyahu e Trump-Netanyahu, con gli stati che hanno riconosciuto la Palestina, con il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lavoro: otto giorni di sospensione all’aeroportuale di Montichiari che si è opposto al traffico d’armi

Otto giorni di sospensione dal lavoro per Luigi Borrelli, dipendente dell’Aereoporto di Montichiari, nel quale è anche delegato sindacale USB e responsabile sicurezza, per aver segnalato il trasporto di armi che avviene all’interno dello scalo civile bresciano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La rabbia collettiva non ha bisogno di regie – Parte due

Dopo il fallimento del processo per associazione per delinquere, la Questura prova di nuovo a delegittimare le lotte torinesi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pavia: contro riarmo, guerra e genocidio

Come è andata la prima assemblea della rete dei movimenti pavesi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuovo accordo tra la Francia e Kanaky: indipendenza o truffa coloniale?

Qualche giorno fa è stato siglato un nuovo accordo tra i partiti indipendentisti kanak e lo Stato coloniale francese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Knesset vota sull’imposizione della sovranità israeliana sulla Cisgiordania

Mercoledì, la Knesset ha votato una dichiarazione a sostegno dell’imposizione della “sovranità” israeliana sulla Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Contro la privatizzazione e l’economia di guerra: l’occupazione della piscina Argelati a Milano

Sabato 19 luglio gli abitanti dello storico quartiere popolare del Ticinese, organizzati nell’assemblea di Lotta per la Sanatoria, hanno riaperto uno dei numerosi impianti sportivi chiusi presenti nella metropoli milanese: la Piscina Argelati, inagibile dal 2022. La piscina ha rappresentato da sempre per il quartiere un luogo di socialità e un bene comune; per questo, […]