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Contestato Minniti al Salone del Libro di Torino

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Tre giovani hanno contestato il ministro dell’interno Minniti in occasione della passerella stesagli dal direttore della Stampa Molinari al Salone del Libro di Torino.

Prendendo parola una ragazza è stata raggiunta da agenti della polizia in borghese e allontanata dalla sala. A tutti e tre è stato con la forza impedito di intervenire. Mentre scriviamo i tre si trovano ancora in stato di fermo presso gli uffici della Questura dove sono stati denunciati per manifestazione non preavvisata. Per dissentire dal ministro di ferro sembra bisogna chiedere il permesso (per poi farselo negare). Elemento di punta dell’esecutivo dell’anonimo Gentiloni, Minniti prova a raccontare di un operato da “uomo di sinistra” in cui la “sicurezza” è bene comune. Ma la scalata politica di Minniti, apparecchiata dalla stampa nazionale, è una via lastricata di razzismo istituzionale, fatta di rastrellamenti alla stazione di Milano, di uccisioni di Stato come quella di Niang Maguette a Roma, daspo urbani come nuovo strumento della guerra ai poveri.

 

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