 hanno provocato una crisi di governo che ha costretto il partito dell’estrema destra ad uscire dal Parlamento.
 hanno provocato una crisi di governo che ha costretto il partito dell’estrema destra ad uscire dal Parlamento.  
La maglietta di Ergys.  Tutto è cominciato da una maglietta tirata fuori dal giocatore di  origini albanesi in forza al PAOK, il centrocampista ventenne Ergys Kace. Il quale sul suo profilo di facebook ha pubblicato una fotografia che lo ritraeva con una maglietta dell’UCK,  l’esercito di liberazione kosovaro. Lo stesso club di Salonicco, però, è  intervenuto opportunamente nelle vicenda, richiamando il suo stesso  tesserato ad una maggiore correttezza e disciplina. Ma tutto questo non è  stato giudicato sufficiente da parte degli estremisti di Alba Dorata,  che con un comunicato stampa hanno richiamato il comportamento giudicato  grave del giovane Kace e si sono permessi anche di filosofeggiare sulla  purezza ellenica del PAOK. Club fondato nel 1926 da emigranti che  provenivano da Costantinopoli. Un affronto fin troppo duro per i gusti  del Gate 4, quelli del Cancello 4, il maggior gruppo organizzato  dei bianconeri e tra le tifoserie più temute del Vecchio Continente. “Il  PAOK, in quanto squadra fondata da immigrati e rifugiati, si schiera  contro ogni tipo di razzismo”, hanno scritto senza mezzi termini quelli  del Gate 4, che nel giro di poche ore poi passano ai fatti. E l’11  settembre hanno assaltato la sede di Alba Dorata, in una mega-rissa che  ha provocato oltre 46 arresti e soprattutto si sono registrate botte da  orbi. Gli squadristi di Alba Dorata sono stati costretti a registrare  una dura lezione da parte degli ultras del PAOK. In molti dei militanti  di Alba Dorata ne sono usciti sconfitti e questo scontro ha annotato la  prima flessione e batosta subita dal movimento dall’inizio del 2012 ad  oggi.
Il sacrificio di Pavlos.  Gli odi reciproci, comunque, non si sono placati neanche dopo gli  scontri tra le opposte fazioni e pochi giorni dopo la rissa un militante  di Alba Dorata, 
Jorgos Rapoukias, ha ucciso a coltellate 
Pavlos Fyssas,  noto rapper antifascista di appena 34 anni. Le reazioni nel paese  ellenico sono state vastissime ed impulsive. Gli ultras di sinistra di  varie squadre si sono prodigati in una vera e propria caccia  antifascista. Nelle piazze sono scoppiati disordini di ogni genere- Gli  scontri sono risultati di una certa gravità ed hanno provocato per Alba  Dorata uno scossone deciso ed irreparabile. 
Nikos Dendias, il  Ministro per l’ordine pubblico, non ha fatto sconti. Alba Dorata è stato  costretto alla resa nonostante il 12% nelle preferenze nei sondaggi  politici. L’estrema destra ha approfittato della crisi profonda del  paese per ritornare quasi ai vertici del Parlamento, ma il popolo si è  ribellato, mettendo in crisi il movimento politico che stava creando  enormi problemi alla stabilità sociale del paese. Una protesta ed  opposizione che è partita dagli ultras. Un dettaglio che molti in Grecia  non hanno trascurato. Il sacrificio di Pavlos Fyssas anche se in modo  tragico è servito a qualcosa. E in Grecia si parla di un altro Alexos  Panagulis, che si ribellò alla dittatura dei colonnelli. 
Di Vincenzo Paliotto – L’altro calcio
 
 
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