InfoAut
Immagine di copertina per il post

Inizia la campagna elettorale, la procura non resta a guardare

Del ruolo politico della magistratura tanto si è scritto, tanto si è detto, insisterci ancora sembrerà ai lettori più assidui di questo sito un’inutile ridondanza. Se ci torniamo è solo per sottolineare come il Movimento 5 Stelle viva su questo terreno una contraddizione in cui non riesce ad orientarsi. Da un parte ha reso aspetti fondativi della propria identità l’idolatria della magistratura, l’incontestabilità delle inchieste sulla corruzione e il sostegno alla figura di Cantone, dall’altra sta sperimentando sulla propria pelle l’efficienza della procura di Roma nel disarticolare ogni ipotesi di governo locale in contraddizione con gli orientamenti del governo nazionale (era già successo del resto con le ultime due giunte capitoline, quella di Alemanno e quella di Marino), con Pignatone a fare il bello e il cattivo tempo.

Nessuna “teoria del complotto”, non crediamo sia necessario costruire chissà quali montature giudiziarie per sollevare scandali contro questa classe politica vista l’opacità del sistema degli appalti, del funzionamento della macchina amministrativa degli enti locali, delle nomine politiche e visto il ricorso palese e rivendicato al voto di scambio. Si tratta di prendere atto in primis del ruolo politico che la magistratura continua a svolgere nel nostro paese, e in secondo luogo del fallimento dei laboratori amministrativi in cui si sono impegnate le due forze politiche più rappresentative: Milano per il Partito Democratico e Roma per il Movimento 5 Stelle.

Sull’aspetto di crisi propriamente politica, c’è da constatare che le giunte Raggi e Sala stanno scivolando su i loro “cavalli di battaglia”. Modello Expo a Milano e trasparenza delle nomine a Roma, in particolare di quelle su cui più forte era stata l’esposizione della sindaca. La vicenda milanese ridicolizza il ruolo di “capitale morale” attributo al capoluogo lombardo da Cantone meno di un anno fa mentre le vicende romane danno la bordata (finale?) alla vuota retorica sull’onestà dei 5 stelle. Con una importante differenza, però. Innanzitutto, la retorica renziana dell’innovazione contiene già gli anti-corpi contro gli accidenti giudiziarie che si potrebbero incontrare lungo il cammino del Progresso, in particolare in una contrapposizione rivendicata ai desueti “lacciuoli” amministrativi che stringono le energie propulsive della creatività imprenditoriale di cui è simbolo la capitale meneghina. Ma soprattutto nella possibilità materiale di proseguire il proprio piano di governo grazie al totale controllo dei gangli intermedi dell’amministrazione indipendentemente dall’ibernazione temporanea di Sala. L’ostentata tranquillità con cui il sindaco di Milano si è auto-sospeso dall’incarico ci dice molto su questo punto. Tali considerazioni non valgono di certo per Viriginia Raggi a Roma, che paga l’inconsistenza, innanzitutto semantica, della narrazione sull’Onestà e si trova ora ad affrontare le radici dell’impossibilità materiale di un governo a cinque stelle della Capitale. La vicenda Marra (ma anche, in diversa misura, Muraro) pongono infatti il Movimento 5 Stelle di fronte ad altre due contraddizioni profonde.

La prima è l’impossibilità di fare tabula rasa della macchina amministrativa che di fatto contribuisce al governo delle città in modo determinante. Era già evidente nelle vicende Atac e Ama, lo spoil system con cui le giunte degli ultimi vent’anni hanno reso le aziende municipali il proprio bacino elettorale non può essere cancellato con un colpo di spugna. I dirigenti amministrativi scelti da Rutelli, Veltroni e Alemanno continuano a esercitare un potere nella macchina burocratica in grado di ipotecare la possibilità di cambiare effettivamente qualcosa, la scelta possibile è stretta tra la nomina di incompetenti (nel senso, per lo meno, di inesperti del funzionamento immancabilmente corrotto della macchina amministrativa) e la nomina di “compromessi” con i poteri forti cittadini. Su questa contraddizione entrano in crisi le parole d’ordine di onestà e trasparenza.

La seconda è legata a questa possibilità di cambiamento al centro della comunicazione grillina: giornali, governo, poteri romani hanno un’idea chiarissima di quale sia il cambiamento necessario per la capitale, lo hanno anche fatto diventare legge con il Salva Roma, privatizzare tutto iniziando da Atac e Ama. La giunta Raggi fino ad oggi si è opposta strenuamente a questa ipotesi ma già nelle prossime ore, con il bilancio da approvare in Aula Giulio Cesare, sarà nuovamente evidente che nel rispetto delle regole vigenti e mettendo d’accordo i poteri forti cittadini non c’è possibilità di tutelare gli interessi dei “cittadini”.

Il bivio è chiaro: essere la giunta del no alle olimpiadi e alle privatizzazioni o quella che tutela gli interessi dei costruttori sulla questione stadio, degli sgomberi e delle cariche ai senza casa sotto l’albero di natale a piazza Venezia.

La politica nazionale accelera, la magistratura incalza, il tempo stringe.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

In uscita il manuale di magia No Tav!

È uscito il Manuale di magia No TAV!, firmato da Mariano Tomatis e Spokkio per Eris Edizioni (2025): al tempo stesso una guida illustrata, un piccolo libro di incanti e un fumetto resistente.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Culture

Leggere la Cina è capire il mondo

Non è semplice, in un periodo di attacco agli atenei e al pensiero non mainstream, trovare studi sulla Cina sottratti al paradigma “noi e loro”.

Immagine di copertina per il post
Culture

«Banditi» per necessità ovvero la Resistenza così come fu

«Una nuova retorica patriottarda o pseudo-liberale non venga ad esaltare la formazione dei purissimi eroi: siamo quel che siamo: […] gli uomini sono uomini»

Immagine di copertina per il post
Culture

Combattere per poter combattere. Storia del pugilato femminile

Nel mondo sportivo attuale la differenza tra ambito maschile e ambito femminile è ancora accentuata sotto molti punti di vista.

Immagine di copertina per il post
Culture

Blackout Fest 2025!

Dal 13 al 15 Giugno a Manituana (Torino)
Torna la festa dell’unica radio libera dell’etere torinese, qui il programma da Radio Blackout.

Immagine di copertina per il post
Culture

L’Eternauta: neve letale su Javier Milei

C’era molta attesa per l’uscita della serie Netflix tratta da L’Eternauta, il capolavoro del fumetto di fantascienza scritto da Héctor Oesterheld, disegnato da Francisco Solano López, e pubblicato sul periodico argentino Hora Cero Suplemento Semanal dal 1957 al 1959, poi ristampato nel 1961 su testata omonima.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alcune riflessioni sulla natura e sulla guerra dei contadini tedeschi

Nel 1525 gran parte dell’Europa centrale è stata infiammata da una rivolta sociale: i contadini si sollevarono contro coloro che governavano le loro vite.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il nuovo Papa: perché chiamarsi Leone?

Son stati scritti fiumi di parole sull’esito inatteso del conclave e anche sulla ripresa di un nome desueto da oltre un secolo Leone, dicendo troppe banalità.

Immagine di copertina per il post
Culture

L’Eternauta

Fu durante le feste di Natale del ’77 che mio padre, due miei zii e un loro amico si misero d’accordo per vedersi tutti i sabati di gennaio, dopo cena, per giocare a poker.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Report del campeggio studentesco No Tav

Pubblichiamo di seguito il report scritto dagli studenti e dalle studentesse che lo scorso fine settimana hanno dato vita al campeggio al Presidio di Traduerivi e a quello dei Mulini.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Compaiono scritte per denunciare le falsità dei manifesti dell’amministrazione: la riqualificazione del Comune targata Politecnico non è verde!

Pubblichiamo il comunicato stampa congiunto a firma Comitato Salviamo il Meisino, Comitato Salviamo gli Alberi di Corso Belgio, EsseNon e Ecologia Politica Torino in merito a un’iniziativa per denunciare la narrazione falsa del Comune di Torino rispetto alla riqualificazione “verde” della città.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Val di Susa: si è svolto nel fine settimana il campeggio di lotta No Tav organizzato dagli studenti

Posto di fronte al cantiere che dovrebbe ospitare montagne di smarino proveniente dagli scavi del tunnel di base, a Traduerivi è nato il nuovo Presidio No Tav.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Piano strategico per le aree interne: la fine dei paesi calabresi

Nel nuovo piano strategico per le aree interne il governo Meloni ha appena sancito il coma irreversibile di molti borghi periferici.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: approfondimento sulla situazione politica in Bangladesh a un anno dalla rivolta del luglio 2024. Intervista a Romane Cauqui

L’estate scorsa, nel luglio 2024, il Paese è stato attraversato da un’ondata di proteste e mobilitazioni di massa contro il governo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La viltà sionista e i suoi oppositori

Di tutti i comportamenti che degradano l’uomo la vigliaccheria è il più infimo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Robert Ferro – Dove va l’Europa? Crisi e riarmo nel cuore dell’Unione

Dal welfare al warfare, dall’automotive al carroarmato, dall’«Inno alla gioia» di Beethoven alla «Marcia imperiale» di Dart Fener. Nel cambio di tema che fa da sfondo all’Europa, l’imperialismo colpisce ancora. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso l’assemblea nazionale “Guerra alla guerra” di domenica 27 luglio a Venaus

Ripubblichiamo due contributi radiofonici che hanno il pregio di illustrare le caratteristiche che si propone di avere l’assemblea nazionale “Guerra alla guerra” di domenica 27 luglio alle ore 12.30 a Venaus, durante il Festival Alta Felicità.