InfoAut
Immagine di copertina per il post

La Corsa Rosa macchiata di sangue: il Giro rallenta a Catania

||||

Prima tappa in Italia per la centounesima edizione della seconda corsa ciclistica più importante al mondo. Siamo alla quarta frazione, la prima dopo le tre in Israele. Il governo di Netanyahu si è comprato la corsa dal gruppo RCS-Gazzetta nel maldestro tentativo di ripulire l’immagine di uno Stato che vive sulla segregazione razziale e sul genocidio del popolo palestinese. Ma non dappertutto si è disponibili a voltare lo sguardo…

A Catania questa mattina, in via Etnea, a poche centinaia di metri dal villaggio di partenza e nei pressi del chilometro zero, un numeroso presidio di solidali nei confronti della causa palestinese si è radunato nei pressi del tracciato della corsa. Ormai il ciclismo è un carrozzone mediatico, un grande spettacolo che offre visibilità riconciliando nello sport. Ma lo sport c’entra ben poco. RCS, il gruppo Gazzetta dello Sport che organizza la corsa, ha venduto a Israele la partenza della competizione di fatto offrendo copertura mediatica a un’operazione politica di legittimazione dello Stato di apartheid israliano nei confronti dei palestinesi. Troppo silenzio per crimini troppo grandi.

WhatsApp Image 2018 05 08 at 12.36.19

Nelle ultime sei settimane sono stati oltre cinquanta i palestinesi “abbattuti” al confine di Gaza. Con la sfacciataggine dell’aguzzino le autorità israeliane affermano che “difendersi” significa sparare su uomini e donne che si avvicinano a un confine disarmati e bandiere alla mano. Un tiro al bersaglio su chi non rinuncia a esistere e resistere nella prigione di Gaza. Il vero problema per Netanyahu è che esistono i palestinesi. Così si porta il Giro in Israele, facendo finta di niente…

La corsa passa per Gerusalemme “Capital of Israel” e gli israeliani ricambiano nominando “Giusto tra le nazioni” il nostro Gino Bartali per aver messo in salvo centinaia di ebrei durante la seconda guerra mondiale, mentre faceva il corriere in bici per l’esercito italiano. Una storia che non si capisce se sia vera o meno ma che non in ogni caso Bartali, anche solo per la riservatezza che contraddistingueva il campione, non ha mai tirato fuori. Tre giorni di corsa nei territori occupati con le inquadrature attente a non riprendere il bordo strada perché sul campo lungo si scorgono gli insediamenti dei coloni che hanno strappato con le armi le terre ai palestinesi. Tre giornate di corsa noiose finiscono a Eilat, pieno deserto. Una parentesi arida di ciclismo e colma di ingiustizia.

WhatsApp Image 2018 05 08 at 12.36.191 copia

Oggi il Giro a Catania ha ritrovato il contatto con la realtà. Le proteste nei confronti di RCS hanno costretto la corsa a rallentare di circa un’ora. Volano spintoni e manganellate. Alla fine via Etnea è libera e il carrozzone rosa passa. Ma il cerimoniale è rotto. Non si può più essere indifferenti. Anche Alessandra de Stefano al Processo alla tappa deve tagliare i tempi e sacrifica un po’ della sua solita retorica ridondante per spiegare che “un gruppo di attivisti impegnati a denunciare il passaggio della corsa nei territori palestinesi occupati ha ritardato la corsa”. Non è il solo episodio, bandiere palestinesi e striscioni accompagnano la corsa nell’entroterra siciliano fino a Caltagirone, sede di arrivo della tappa odierna. Il Giro quest’anno si confronterà lungo il suo tracciato con la delusione e la rabbia di tanti che non accettano l’operazione di RCS.

Mentre la corsa attraversa Palazzolo Acreide un inserto sulla storia del giornalista Giuseppe Fava spezza la diretta Rai: «Io mi batterò sempre per cercare la verità, in ogni luogo ove ci sia confronto fra violenza e dolore umano. E capire il perché». La diretta RAI raggiunge il colmo dell’ipocrisia. L’antimafia civile viene servita in tv normalizzata. Lo spettacolo andrà avanti ma un’altra voce in cerca di verità si affaccia sulle strade del Giro. 

1525801915853 protestealgir

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

cataniaGiro d'italia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Kamo, Lenin e il “partito dell’insurrezione”

Emilio Quadrelli, L’altro bolscevismo. Lenin, l’uomo di Kamo, DeriveApprodi, Bologna 2024

Immagine di copertina per il post
Culture

Prefazione di Premières Secousses, il libro di Soulèvements de la Terre

Abbiamo tradotto la prefazione del libro dei Soulèvements de la Terre dal titolo Premières Secousses, uscito ad aprile per le edizioni La Fabrique.

Immagine di copertina per il post
Culture

Festa di Radio Onda d’Urto – Il programma

Da mercoledì 7 a sabato 24 agosto 2024 in via Serenissima a Brescia 18 serate di concerti, dibattiti, djset, presentazioni di libri, enogastronomia, spazio per bambine-i…

Immagine di copertina per il post
Culture

Marx: scomodo e attuale, anche nella vecchiaia

Marcello Musto, professore di Sociologia presso la York University di Toronto, può essere considerato tra i maggiori, se non il maggiore tra gli stessi, studiosi contemporanei di Karl Marx.

Immagine di copertina per il post
Culture

Immaginari di crisi. Da Mad Max a Furiosa

Per quanto diversi siano i film della saga, ad accomunarli è certamente la messa in scena di un “immaginario di crisi” variato nei diversi episodi in base al cambiare dei tempi, dei motivi, delle modalità e degli sguardi con cui si guarda con inquietudine al presente ed al futuro più prossimo.

Immagine di copertina per il post
Culture

Le monde est à nous

Rap e seconde generazioni: dare voce ai senza voce

Immagine di copertina per il post
Culture

Occupazione temporanea del MAXXI: dal mondo dell’arte pro Palestina

Occupazione temporanea del MAXXI – mobilitazioni dal mondo dell’arte
in sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Culture

Addio a Giovanna Marini: custode della musica popolare

E’ morta a 87 anni Giovanna Marini, cantautrice e ricercatrice della tradizione orale. Ha percorso tutta Italia raccogliendo una massa sterminata di canti popolari in lingua italiana e nei vari dialetti e lingue regionali.

Immagine di copertina per il post
Culture

50 anni dalla strage di Piazza della Loggia – Maggio 2024 su Radio Onda d’Urto

Radio Onda d’Urto dedica la programmazione dell’intero mese di maggio (dal 6 al 31 maggio 2024) al 50esimo anniversario della Strage fascista, di Stato e della Nato di Piazza della Loggia, avvenuta il 28 maggio 1974 a Brescia.

Immagine di copertina per il post
Culture

Quando il polemos si fa prassi

Majakovsky aveva paura che «una corona» avrebbe potuto «nascondere la sua fronte così umana e geniale e così vera» e «che processioni e mausolei» avrebbero offuscato la «semplicità di Lenin».

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare il genocidio a Gaza: in Italia sciopero per la Palestina. Cariche a Pisa, Firenze e Catania

Fermare il genocidio a Gaza: questo l’obiettivo dello sciopero generale per la Palestina di ieri, indetto in tutta Italia e per tutte le categorie di lavoro dai sindacati di base, raccogliendo l’appello dei Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgomberi a catena dal Sud al Nord Italia

Tra ieri e oggi diversi spazi occupati, attraversati da differenti progetti e realtà sociali e aggregative, sono stati colpiti da un duro attacco repressivo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il consultorio autogestito Mi cuerpo es mio e lo studentato 95100 non si toccano!

Riportiamo il comunicato del Consultorio Mi cuerpo es mio e dello Studentato 95100 di Catania sgomberati inaspettatamente questa mattina alle prime luci dell’alba. In serata è stata organizzata un’assemblea pubblica alla Palestra Lupo per discutere dello sgombero e organizzare la risposta cittadina e per domani mattina una conferenza stampa per raccontare l’accaduto.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Catania: sgombero poliziesco per lo Studentato 95100 e il Consultorio Autogestito “Mi Cuerpo es Mio”

A Catania sgombero poliziesco ai danni dello Studentato 95100, nato nel 2018 per dare risposte al bisogno di un tetto sulla testa da parte di studenti universitari e precari della città etnea.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Catania. Emergenza acqua e luce durante l’ondata di calore e la beffa dell’amministrazione

L’ondata di calore che sta interessando la Sicilia esplicita ancora una volta la totale indifferenza delle istituzioni riguardo le necessità e le priorità del territorio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Blitz a Porte di Catania contro l’evento “Mira al tuo futuro”: non saremo carne da macello!

Da anni ci impegniamo nella lotta contro la guerra e contro la militarizzazione della nostra isola, diventata ormai una grossa portaerei per gli interessi bellici di Italia, Usa e Nato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: bandiere e striscioni palestinesi alla partenza dei Giro d’Italia

Il Centro Culturale Handala Ali e attivistə Napoletanə appartenenti a centri sociali, associazioni, sindacati di base hanno preso parte ad un presidio di contestazione organizzato per boicottare la delegazione ciclistica israeliana presente al #Giro di Italia, la Israel Premier Tech.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello palestinese: Giro d’Italia e Tour de France, non pedalate per l’apartheid israeliana

I palestinesi ci chiedono di protestare, mentre le principali gare ciclistiche fanno di tutto per premiare l’apartheid di Israele con inviti speciali alla squadra sponsorizzata dal governo israeliano. 

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Rompere i confini. Lo sbarco dei migranti nel porto di Catania

“Lo Stato sta impedendo lo sbarco dei passeggeri di una nave Ong, bisogna andare a portare solidarietà”. È questo il messaggio arrivato la sera di sabato 5 novembre sul telefono di molti e molte di noi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Cronaca dal porto di Catania: sabato prevista grande mobilitazione

In questi giorni al Porto di Catania sta andando in onda una nuova puntata della guerra alle Ong che prestano soccorso e assistenza nel Mar Mediterraneo alle imbarcazioni di profughi provenienti da Libia e Tunisia.