InfoAut
Immagine di copertina per il post

La Mapuche Francisca Linconao smette lo sciopero della fame

La Corte d’Appello di Temuco ha cambiato questo giovedì 5 gennaio le misure cautelari contro la machi Francisca Linconao, imputata nel caso per la morte della coppia Luchsinger Mackay, da prigione preventiva ad arresti domiciliari.

Il tribunale per i ricorsi gerarchici ha riesaminato durante questa giornata il ricorso presentato a favore della machi, che da 14 giorni era in sciopero della fame dopo che per la quarta volta le erano stati revocati gli arresti domiciliari in prigione preventiva.

Nell’ambiente della Linconao c’è preoccupazione per il suo stato di salute, con un peso vicino ai 40 chili, e speravano che la Corte risolvesse sollecitamente la modifica delle misure cautelari affinché questa potesse abbandonare la misura che aveva preso per fare pressione, qualcosa che si è realizzato durante nel pomeriggio di giovedì scorso.

“Da questo momento, la machi Francisca smette lo sciopero della fame”, ha detto la portavoce della machi, Ingrid Conejero, dopo aver conosciuto la deliberazione del tribunale.

Non possiamo festeggiare

“In questo momento valutiamo positivamente la sentenza, ma ciò nonostante ci manteniamo in allerta e non possiamo festeggiare apertamente perché la machi è in condizioni di salute abbastanza complesse”, ha dichiarato Conejeros, che ha messo in evidenza che “ha dovuto appunto passare questo per la sua situazione giudiziaria”.

La rappresentante della donna ha detto che bisogna “anche considerare che lei in questo momento non esce pienamente libera, ma andrà agli arresti domiciliari”.

“Pertanto, lei continua ad essere una persona che è in condizioni di vulnerabilità e l’unica cosa che ora faremo, è in tranquillità possa riprendersi da questo danno che le è stato provocato in nove mesi di ingiusta prigione”, ha terminato la Concejeros.

Così la machi Linconao lascerà l’Ospedale Interculturale di Nueva Imperial e tornerà al suo domicilio per rispettare quanto ordinato dal tribunale.

Si è ad un passo a che venga alla luce la verità

L’avvocata penale Manuela Arroyo, rappresentante di alcuni imputati nella medesima causa della coppia Luchsinger-Mackay, ha sostenuto che la risoluzione è “un importante segnale”.

“È evidente che oggi è stato fatto un passo affinché venga alla luce la verità, per l’assoluzione e, in questo senso, abbiamo lavorato tutti in gruppo e ci sentiamo molto d’accordo di questo passo c’è stato, e che la Corte si sia resa conto, da poco, della realtà della machi e della situazione di salute in cui lei si trova”, ha aggiunto la Arroyo.

Si spera che durante questo giovedì anche i comuneri mapuche che si sono uniti allo sciopero della fame a sostegno della machi Linconao abbandonino la misura di pressione.

notizia pubblicata dall’agenzia Nodal

6 gennaio 2017

Desinformémonos

da: comitatocarlosfonseca.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Bolivia in fiamme: dentro un ecocidio latinoamericano

Bolivia Burning: Inside a Latin American Ecocide è un documentario di 52 minuti di The Gecko Project che porta gli spettatori all’interno di una delle crisi ambientali più sottovalutate al mondo: la rapida distruzione delle foreste in Bolivia.

Immagine di copertina per il post
Culture

Scolpire il tempo, seminare il vento, creare antagonismo

Siamo la natura che si ribella!, ammonisce con efficace sintesi uno striscione no-tav esprimendo un radicale antagonismo nei confronti del mortifero sfruttamento capitalista patito dall’essere umano e dalla natura, di cui è parte.

Immagine di copertina per il post
Culture

Al mio popolo

Lo scorso 25 settembre è deceduta a Cuba Assata Shakur, importante membro delle Pantere Nere prima, della Black Liberation Army poi.

Immagine di copertina per il post
Culture

Sport e dintorni – A proposito di Italia-Israele di calcio e della neutralità dello sport

La retorica dello sport come ambito da mantenersi separato dal resto della realtà presuppone che quanti lo praticano o lo seguono operino una sorta di momentanea sospensione dal mondo a cui pure appartengono, sospensione che riappacifica, durante le gare, le conflittualità e le brutalità quotidiane.

Immagine di copertina per il post
Culture

Palestina, dove si uccide anche la cultura

Come archeologi impegnati nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese, sentiamo l’esigenza e il dovere di esprimerci su quanto accade nella Striscia di Gaza e nel resto della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Culture

Lo schianto di un imperialismo straccione

Una rivoluzione che, se aveva fatto scrivere ad una importate testata giornalistica britannica che: «Il capitalismo è morto in Portogallo», aveva avuto però i suoi effetti più sconvolgenti e duraturi in Africa, nei territori un tempo facenti parte dell’”impero” portoghese: Angola, Mozambico, Guinea Bissau e Capo Verde.

Immagine di copertina per il post
Culture

Respirando Gaza

Respiro i miei pensieri, non sono io, è un verso di Blessing Calciati, l’ho letto ieri sera ed è perciò che stanotte mi sono svegliato respirando male.

Immagine di copertina per il post
Culture

“Questo libro è illegale”

Come i testi clandestini nei sistemi autoritari, questo glossario serve per resistere alla repressione e per non piegarsi a una logica da Stato di polizia che criminalizza il dissenso e assoggetta i diritti alla paura.

Immagine di copertina per il post
Culture

“The Ashes of Moria”: che cosa rimane del campo profughi più grande d’Europa?

A cinque dall’incendio che lo ha distrutto, il documentario porta nel cuore del campo, tra odori, rumori, paure e violenze. Allo stesso tempo offre le coordinate per capire i meccanismi attuali delle brutali politiche europee.

Immagine di copertina per il post
Culture

Diritto all’abitare, diritto alla città

Il tema dell’abitare ha assunto una centralità paragonabile al tema lavoro, nella definizione delle gerarchie sociali e dei destini individuali, dentro le metropoli tardocapitaliste.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra la base del Tuscania al CISAM con il genocidio in corso in Sudan?

In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Milei-Trump hanno vinto e si sono tenuti la colonia

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Monza: martedì 4 novembre corteo “contro la guerra e chi la produce”

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.