InfoAut
Immagine di copertina per il post

La Zad è sgomberabile, parola di Hollande

Il governo francese ha sentenziato che questa zona è “un territorio perso dalla repubblica”. I suoi occupanti l’hanno ribattezzato: la Zad (zone à défendre), la zona da difendere.

di Valsusa Report

E’ sgomberabile!!, tra settanta insediamenti abitativi, cascine, laboratori, campi coltivati, boschi e stalle, ha risuonato il canto di quarantamila bastoni che hanno marciato insieme per ritrovarsi in un grandissimo terreno, e piantare nella terra il simbolo di un giuramento per tornare a riprenderli in caso di sgombero o di inizio lavori. Il bastone come dice Marcel, un paysans coltivatore della Zad, “il bastone ha 5 funzioni, cinque funzioni che accompagnano e aiutano la vita del contadino, una di questa è quella di batterlo” e dal palco e dal prato migliaia di bastoni iniziano a battere per terra nel simbolo di rivolta. La risposta alla manifestazione del sabato 8 ottobre è arrivata qualche giorno dopo dall’Eliseo, si sgombera!!

Aereoporto Nantes Atlantique

Da oltre 50 anni, agricoltori e abitanti della Zad hanno resistito alla costruzione di un nuovo aeroporto per la città di Nantes, un progetto fornito alla ImpresaVinciche vede oltre all’aeroporto una autostrada per facilitare lo spostamento dei prodotti aerei già costruiti a Nantes vicino all’aeroporto Nantes Atlantique esistente. L’aeroporto Nantes Atlantique è il nono aeroporto francese per traffico passeggeri, ed è anche un importante scalo merci per lo smistamento di parti di aereo della compagnia Airbus, è uno degli aeroporti che consente al gigante dei cieli il ‘Beluga’ di trasportare grandi parti di aeromobili di Airbus tra i siti produttivi della società in Europa. La consegna delle sezioni aeromobili della famiglia A320 tra i siti Airbus avviene giornalmente tramite i cargo e aerei di collegamento con a bordo i dipendenti della ditta. I capannoni a Nantes, Saint Nazaire sono vicini all’aeroporto e se si facesse il nuovo aeroporto con la nuova giunzione autostradale  la distanza diverrebbe di 50 chilometri, una follia inaccettabile anche per i sindacati dell’Airbus che nel 2012 scrissero sul progetto

Si legge:“La pista è un bene industriale, operativo ed economico –afferma Xavier Dahéron, delegato al CFE-CGC –ufficialmente, un gruppo di lavoro, formato nel 2010 e presieduto dalla comunità urbana, continua ad analizzare due scenari alternativi: la logistica di trasporto su chiatta sulla Loira e / o dalla strada per il Saint-Nazaire. Ma il costo / beneficio per loro è chiaramente sfavorevole alle esigenze del costruttore. Niente di nuovo in realtà: uno studio commissionato dal Consiglio Generale aveva già raccomandato nel 2001 di preservare la pista esistente per lo stesso motivo. Il progetto 50 anni fa era partito per sostenere la visione a super velocità del jet Concorde poi tramontata con l’incidente del 25 luglio 2000, una tragedia in cui morirono 113 persone e che sfiorò la catastrofe vista la vicinanza dell’impatto all’albergo Hotelissimo Les Relais Bleus. Era considerato il velivolo più sicuro al mondo.

Oggi la motivazione è la necessità commerciale della ditta Airbus e la tranquillità sonora nell’evitare i sorvoli della città di Nantes. Nella dichiarazione dei ministri francesi però non si ravvisa più l’estrema urgenza della costruzione di un futuristico aeroporto, ma bensì la necessaria sottrazione di 2000 ettari coltivati da indipendenti ora stabiliti nella Zad, “un territorio sottratto alla Francia” urla l’estrema destra in corsa per le presidenziali. Durante gli ultimi quattro anni, per ordine del Prefetto di Nantes, nella Zad  non potevano entrare le forze dell’ordine, motivazione nata per fermare i violenti scontri dell’inverno 2012 durante “Opération César”  che doveva sgomberare l’area. La conseguenza è stata la naturale autorganizzazione della zona, una sorta di comunità che gestisce anche i conflitti interni con dei gruppi di aiuto e mutuo-aiuto.

carte2 pays

In questi 4 anni nella Zad “c’è stato uno straordinario laboratorio di nuovi modi di vita, radicati nella collaborazione tra tutti coloro che rendono possibile la diversità di questo movimento. È stata addirittura redatta una lista in 6 punti per pensare radicalmente all’organizzazione e al lavoro della terra una volta il progetto sia ritirato, basata sulla creazione di communs (la terra e le infrastrutture in uso collettivo), sulla nozione di uso invece che quella di proprietà e sulla rivendicazione che chi ha lottato per la terra possa deciderne il futuro”. Si legge nel comunicato d’informazione dell’imminente sgombero.

Persone che vogliono vivere così!!, oggi attendono lo sgombero delle fertili terre, foreste e paludi bretoni difese da millenni.

da: tgvallesusa.it

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

E’ uno sporco lavoro / 2: assassinare i brigatisti non è reato

Andrea Casazza, Gli imprendibili. Storia della colonna simbolo delle Brigate Rosse (nuova edizione), DeriveApprodi, Bologna 2025. di Sandro Moiso, da Carmilla Più volte su Carmillaonline chi qui scrive ha avuto occasione di annotare come siano ormai numerosissime le storie e le testimonianze riguardanti l’esperienza della lotta armata condotta in Italia da formazioni di sinistra di vario genere. […]

Immagine di copertina per il post
Culture

In uscita il manuale di magia No Tav!

È uscito il Manuale di magia No TAV!, firmato da Mariano Tomatis e Spokkio per Eris Edizioni (2025): al tempo stesso una guida illustrata, un piccolo libro di incanti e un fumetto resistente.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Culture

Leggere la Cina è capire il mondo

Non è semplice, in un periodo di attacco agli atenei e al pensiero non mainstream, trovare studi sulla Cina sottratti al paradigma “noi e loro”.

Immagine di copertina per il post
Culture

«Banditi» per necessità ovvero la Resistenza così come fu

«Una nuova retorica patriottarda o pseudo-liberale non venga ad esaltare la formazione dei purissimi eroi: siamo quel che siamo: […] gli uomini sono uomini»

Immagine di copertina per il post
Culture

Combattere per poter combattere. Storia del pugilato femminile

Nel mondo sportivo attuale la differenza tra ambito maschile e ambito femminile è ancora accentuata sotto molti punti di vista.

Immagine di copertina per il post
Culture

Blackout Fest 2025!

Dal 13 al 15 Giugno a Manituana (Torino)
Torna la festa dell’unica radio libera dell’etere torinese, qui il programma da Radio Blackout.

Immagine di copertina per il post
Culture

L’Eternauta: neve letale su Javier Milei

C’era molta attesa per l’uscita della serie Netflix tratta da L’Eternauta, il capolavoro del fumetto di fantascienza scritto da Héctor Oesterheld, disegnato da Francisco Solano López, e pubblicato sul periodico argentino Hora Cero Suplemento Semanal dal 1957 al 1959, poi ristampato nel 1961 su testata omonima.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alcune riflessioni sulla natura e sulla guerra dei contadini tedeschi

Nel 1525 gran parte dell’Europa centrale è stata infiammata da una rivolta sociale: i contadini si sollevarono contro coloro che governavano le loro vite.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il nuovo Papa: perché chiamarsi Leone?

Son stati scritti fiumi di parole sull’esito inatteso del conclave e anche sulla ripresa di un nome desueto da oltre un secolo Leone, dicendo troppe banalità.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Per salvare Gaza e noi stessi, è ora di razionalizzare la speranza

Ormai le volte in cui abbiamo pensato “speriamo” dopo le dichiarazioni di qualche governo o di qualche grande istituzione sono centinaia. di Alessandro Ferretti Abbiamo sperato in una svolta con i pronunciamenti della corte dell’Aja e dell’ICC, con le voci di dissidi Biden-Netanyahu e Trump-Netanyahu, con gli stati che hanno riconosciuto la Palestina, con il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lavoro: otto giorni di sospensione all’aeroportuale di Montichiari che si è opposto al traffico d’armi

Otto giorni di sospensione dal lavoro per Luigi Borrelli, dipendente dell’Aereoporto di Montichiari, nel quale è anche delegato sindacale USB e responsabile sicurezza, per aver segnalato il trasporto di armi che avviene all’interno dello scalo civile bresciano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La rabbia collettiva non ha bisogno di regie – Parte due

Dopo il fallimento del processo per associazione per delinquere, la Questura prova di nuovo a delegittimare le lotte torinesi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pavia: contro riarmo, guerra e genocidio

Come è andata la prima assemblea della rete dei movimenti pavesi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuovo accordo tra la Francia e Kanaky: indipendenza o truffa coloniale?

Qualche giorno fa è stato siglato un nuovo accordo tra i partiti indipendentisti kanak e lo Stato coloniale francese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Knesset vota sull’imposizione della sovranità israeliana sulla Cisgiordania

Mercoledì, la Knesset ha votato una dichiarazione a sostegno dell’imposizione della “sovranità” israeliana sulla Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Contro la privatizzazione e l’economia di guerra: l’occupazione della piscina Argelati a Milano

Sabato 19 luglio gli abitanti dello storico quartiere popolare del Ticinese, organizzati nell’assemblea di Lotta per la Sanatoria, hanno riaperto uno dei numerosi impianti sportivi chiusi presenti nella metropoli milanese: la Piscina Argelati, inagibile dal 2022. La piscina ha rappresentato da sempre per il quartiere un luogo di socialità e un bene comune; per questo, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

SABATO 26/07 – ORE 12 – PRESIDIO NO TAV DI VENAUS – MARCIA AI CANTIERI DELLA DEVASTAZIONE

Sabato 26 luglio ore 12 –  Presidio No Tav di Venaus MARCIA NO TAV AI CANTIERI DELLA DEVASTAZIONE In Val di Susa è in corso un’aggressione sistematica al territorio, sotto il segno del Tav e delle grandi opere inutili. A Chiomonte, San Didero, Salbertrand e ora anche a Susa, i cantieri si moltiplicano e si […]