InfoAut
Immagine di copertina per il post

Le incognite delle urne Francesi

I dati sono questi: il candidato socialista Hollande ha vinto il primo turno delle presidenziali con il 28,63% dei consensi, contro il 27,18% di Sarkozy che comunque evita il tracollo. Terza con il 17,9%, la candidata dell’estrema destra (Fronte Nazionale), Marine Le Pen. Seguono il candidato dell’estrema sinistra, Jean Luc Melenchon, con l’11,11%, e il centrista Francois Bayrou con il 9,13%. Proprio quest’ultimo si appresta a fare da ago della bilancia per il ballottaggio visto che la sinistra ha già annunciato che si schiererà a favore di Hollande e che probabilmente anche la candidata dei Verdi, Eva Joly, che ha ottenuto il 2,31%, darà indicazione di appoggiare il socialista.

Al ballottaggio, come abbiamo detto in apertura, difficilmente ci sarà un compattamento totale della destra a sostegno di Sarko, perché le due destre quelle dell’Ex presidente e del Fronte Nazionale hanno culture politiche diverse. La destra di Marine Le Pen ha uno zoccolo di elettorato storico che si richiama all’Ancien Regime, contro il centro destra (di Sarkozy) espressione della borghesia conservatrice fondatrice della Republique. Oltre a questo, i due candidati esprimono posizioni tendenzialmente opposte anche nelle visioni in materia di politica monetaria e finanziaria legata alla UE. Sarkozy a sostegno della visione europeista con un ruolo delle banche vicino a quello voluto dalla Germania della Merkel. Mentre la Le Pen in campagna elettorale prometteva un referendum per l’uscita dall’Euro. Ed anche se ieri la candidata di estrema destra ha cantato la marsigliese, una grande novità, questo è da leggersi nel tentativo di riuscire ad essere sdoganata dal centro destra francese.

Per quanto riguarda le future ripercussioni in Europa di una possibile vittoria di Hollande queste possono essere molte e al momento difficilmente pronosticabile. Certo è, che il peso del Governo Monti “pro-Merkel”, in ambito Europeo verrebbe ridimensionato, e con esso anche le linee di politica estera del centro sinistra italiano, tutte indirizzate al capezzale della rigidità tedesca, porterebbero forti contraddizioni nelle socialdemocrazie europee. Infatti, paradossalmente su questioni come il ruolo delle banche, la visone di Hollande è più vicina a Tremonti che a Bersani.

Non accaso, la vittoria di Hollande ha visto registrare un crollo odierno della borsa parigina. Questo a dimostrazione dell’effettivo ruolo di comando dei mercati e a dimostrazione che lo scontro elettorale si ripercuote anche fra gli investitori finanziari che cercheranno fino all’ultimo di accreditare o meno uno o l’altro candidato per far leva o per evitare la paura del crollo delle Borse. Oggi il Cac 40, l’indice dei titoli guida parigino, perdeva il 2,23% a metà giornata. Male i valori bancari, con Societè Generale (-4,16%) e Bnp Paribas (-4%) tra i peggiori del listino. Mentre lo spread nei confronti dei Bund tedeschi si è avvicinato pericolosamente ai 150 punti base. Da sottolineare: fino a meno di un anno fa il divario tra i rendimenti dei bond dei due Paesi era praticamente pari a zero.

Per cui da evidenziare c’è: la profonda crisi politica, oltre che economica in cui si trova l’UE, con le leadership dei vari paesi che dovrebbero avere idee comuni che sono in profonda contraddizione di visione; le forti spinte nazionaliste in molti paesi e da oggi anche in quelli non più soltanto periferici; una sinistra, anche quella ecologista che aumenta il consenso ma non sfonda. Come direbbe qualcuno “Grande confusione sotto il cielo…”

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

FranciaHollandeSarkozy

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Alcune riflessioni sulla natura e sulla guerra dei contadini tedeschi

Nel 1525 gran parte dell’Europa centrale è stata infiammata da una rivolta sociale: i contadini si sollevarono contro coloro che governavano le loro vite.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il nuovo Papa: perché chiamarsi Leone?

Son stati scritti fiumi di parole sull’esito inatteso del conclave e anche sulla ripresa di un nome desueto da oltre un secolo Leone, dicendo troppe banalità.

Immagine di copertina per il post
Culture

L’Eternauta

Fu durante le feste di Natale del ’77 che mio padre, due miei zii e un loro amico si misero d’accordo per vedersi tutti i sabati di gennaio, dopo cena, per giocare a poker.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il gruppo rap nordirlandese Kneecap è indagato dall’antiterrorismo inglese per il sostegno alla Palestina

In Irlanda del Nord i Kneecap, gruppo rap di Belfast, sono indagati dall’antiterrorismo britannico per il loro sostegno alla Palestina. Tutto è iniziato quando il trio hip-hop nordirlandese si è esibito sul palco del Coachella, festival annuale seguitissimo negli Stati Uniti. “Israel is committing genocide against the Palestinian people… It is being enabled by the […]

Immagine di copertina per il post
Culture

György Lukács, un’eresia ortodossa / 4 – Il partito e la dialettica marxiana

Il terzo paragrafo del breve saggio è dedicato alla questione del partito e alla sua funzione direttiva nel processo rivoluzionario, qui Lukács offre la più chiara e nitida esposizione della teoria leniniana del partito che il movimento comunista abbia mai elaborato. di Emilio Quadrelli, da Carmilla Ma proprio detta esposizione sarà oggetto di non poche […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Tonino Miccichè, crucifissu cumu a Cristu!

Senza il libro di Filippo Falcone, Morte di un militante siciliano (1999) probabilmente si sarebbe persa quasi del tutto la memoria. Con la necessità di ricordare viene orgganizzato il festival “Memoria e Utopia per Tonino Miccichè” a Pietraperzia, il 9, 10 e 11 maggio. di Angelo Maddalena, da La bottega del Barbieri Rocco D’Anna poco […]

Immagine di copertina per il post
Culture

“Carcere ai Ribell3”: Mamme in piazza per la libertà di dissenso

Presentiamo il libro “Carcere ai ribell3”, scritto dalle donne del gruppo Mamme in piazza per la libertà di dissenso. Con una delle “mamme” ripercorriamo alcune storie di compagn* e attivitst* che hanno incontrato il carcere nel loro percorso di lotta; raccontiamo delle pratiche di solidarietà portate avanti dalle “mamme” in sostegno dei/delle figli/e e delle […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Decolonizzare la scienza

Dalle spedizioni dell’Ottocento al divario nella geografia dei centri di ricerca, c’è ancora un problema di colonialismo?

Immagine di copertina per il post
Culture

Dagli inferi di Manchester agli inferi della banlieue

Un estratto da Cronache marsigliesi. Scorci di guerra civile in Francia di Emilio Quadrelli (MachinaLibro, 2025)

Immagine di copertina per il post
Culture

La rivoluzione come una bella avventura / 5: S-Contro, storia di un collettivo antagonista

Sergio Gambino, Luca Perrone, S-Contro, Un collettivo antagonista nella Torino degli anni Ottanta, con i contributi di Salvatore Cumino e Alberto Campo, DeriveApprodi, Bologna 2024 di Sandro Moiso, da Carmilla «Noi sentivamo di avere una collocazione forte! Io nell’84, quando abbiamo cominciato, avevo vent’anni, eravamo giovani, ma ci sentivamo di avere un grande compito e anche […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Riprendere la terra dalle macchine. Manifesto della cooperativa L’Atelier paysan

Da dieci anni la cooperativa l’Atelier Paysan, con sede nell’Isère, lavora per l’adozione diffusa di un’agroecologia contadina, con l’obiettivo di cambiare il modello agricolo e alimentare.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV, Anno Zero: l’inizio della fine della Torino-Lione

L’Anno Zero non esiste. Nel nostro tempo, che segue il calendario gregoriano, si passa direttamente dall’anno 1 a.C. all’anno 1 d.C. Nel fantastico mondo della Torino Lione invece il tempo ha un significato astratto. Ogni anno è l’Anno Zero, in un eterno gioco dell’oca dove si ritorna sempre al punto di partenza. da notav.info Giovedì […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Speculazione sul burro e altre storie del capitalismo globalizzato

Il capitalismo è una follia e la prova è data da un prodotto che tutti i bretoni amano: il burro. Il 28 dicembre, un articolo di Le Parisien ha raccontato di un biscottificio dell’Ile et Vilaine costretto ad acquistare burro dai Paesi Bassi, anche se prodotto a 90 chilometri dalla sua fabbrica… in Normandia! Tradotto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: la Francia (forse) libererà Georges Abdallah, militante comunista incarcerato dal 1987

Originario di Kobayat, nel nord del Libano, militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina prima e tra i fondatori delle Fazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi dopo l’invasione israeliana del Libano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: “oltremare” sempre inquieto

Dalla Martinica alla Nuova Caledonia, i “territori d’oltre mare” sono percorsi da proteste e ribellioni. A cui il governo francese risponde con il copri-fuoco e la repressione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: Barnier come primo ministro, il figlio del RN e del macronismo

Macron voleva concludere il suo mandato governando con l’estrema destra. È con questo obiettivo che ha inaspettatamente lanciato uno scioglimento d’emergenza prima dell’estate.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: migliaia in corteo a difesa delle risorse idriche. Lancio di lacrimogeni da parte della polizia che vieta le manifestazioni

Movimenti e organizzazioni di base sono impegnati da ieri mattina in Francia in una mobilitazione internazionale lanciata da Soulevementes de la Terre e Bassines Non Merci in difesa della terra e delle risorse idriche, contro la costruzione di mega-bacini idrici nell’area di Poitou, nell’ovest del paese. Migliaia di persone in corteo. La polizia, anche a […]