E’ probabilmente una trappola, tanto che nel giro di poco tempo  si scatena una sparatoria tremenda con centinaia di agenti e militari.
  Gli Oglala Lakota si difendono, rispondono al fuoco e alla fine sul  terreno restano tre corpi: due agenti dell’FBI e un indigeno. Tutta la  comunità riesce a scappare e a nascondersi, si scatena una caccia  all’uomo di dimensioni impressionanti. Per l’indiano americano morto non  fu aperta alcuna indagine, mentre per i due agenti vennero imputate tre  persone. I primi due arrestati vengono processati ed assolti sulla base  della legittima difesa, rimane il terzo accusato, Leonard Peltier,  il  quale nel frattempo è scappato in Canada. Su di lui si riversa tutta la  rabbia dell’FBI, è il capo espiatorio. Viene arrestato in Canada il 6  Febbraio 1976 e dopo pochi mesi estradato sulla base di false  testimonianze, tanto che successivamente il governo canadese protesterà  per i modi in cui si ottenne l’estradizione. Ma oramai Leonard Peltier è  nelle mani dei coloro che vogliono letteralmente vendicare i due agenti  morti. Questa volta il processo viene organizzato diversamente: si  svolge nella città di Fargo, storicamente anti-indiana, la giuria è  formata da soli bianchi e il giudice è noto per il suo razzismo. Il  processo prende ben altra piega e Peltier viene condannato a due  ergastoli consecutivi. Durante il processo non si tiene conto delle  prove a suo favore, ma solo di testimonianze manipolate, vaghe e  contraddittorie. Dopo cinque anni, accurati esami balistici riuscono a  provare che i proiettili che uccisero i due agenti non appartenevano  all’arma di Leonard, e alcuni dei testimoni che lo avevano accusato  ritirano le loro dichiarazioni, confessando di essere stati minacciati  dall’FBI. A Leonard è stata negata la possibilità di avere una revisione  del processo, nonostante le prove che dimostrano la sua innocenza. Non  gli è stato nemmeno permesso di presenziare ai funerali di suo padre, di  sua madre, dei suoi zii. Per almeno due volte si è cercato di ucciderlo  in carcere, mentre le sue condizioni di salute sono difficili. Operato  ad una mascella solo grazie alle pressioni popolari, quasi cieco da un  occhio, malato di diabete e di prostata, ma Leonard Peltier resiste e  non rinnega nulla della sua lotta. A settembre Leonard compirà 70 anni.
Mentre tu stai leggendo Peltier è ancora in prigione. Fino a quando?
Leonard Peltier è in carcere perché lottava per i diritti del suo popolo e la sua storia è un esempio delle tante ingiustizie che avvengono in ogni parte del mondo e che vengono taciute perché “scomode”. Peltier in Italia è praticamente sconosciuto, la sua storia non riempie le pagine dei giornali. Eppure è una storia che merita attenzione, perché ci parla dell’apartheid oggi, che non si esprime più nelle forme feroci che si sono vissute in Sudafrica, ma che continua ad esistere anche nei paesi cosiddetti civili. L’apartheid non è soltanto brutale e gratuita violenza verso c451hi ha la pelle di diverso colore. Oggi è diventato qualcosa di più morbido e subdolo ma, proprio per questo, è estremamente pericoloso.
In passato ci sono state numerose campagne nazionali e  internazionali per la sua liberazione. Si sono espressi Nelson Mandela,  Desmod Tutu, il Dalai Lama, madre Teresa di Calcutta, Rigoberta Menchù,  Michail Gorbaciov, ma anche musicisti come Sting, Paul Mc Cartey,  Madonna. Quando Bill Clinton stava per firmare la sua liberazione, vi fu  una manifestazione di 500 agenti dell’FBI. Clinton non firmò. Ora è la  volta di Obama, una sua firma è la sola soluzione, diversamente Leonard  Peltier potrà uscire solo oltre i 90 anni.
  Per questo il 26 Marzo a Bruxelles si manifesterà in occasione  della visita di Obama, e lo stesso faremo ill giorno dopo, il 27 Marzo a  Roma, per chiunque volesse avere maggiori informazioni, può  scrivere a  bigoni.gastone@gmail.com
Dice Leonard Peltier: “la mia colpa è essere indiano, e la tua?”
Andrea De Lotto
A Barcellona si manifesta ogni settimana davanti al consolato Usa: www.cslpbarcelona.wordpress.com
Firma le petizioni, e se puoi fai girare:
 http://www.leonardpeltier.info/petition
 https://secure.avaaz.org/en/petition/Freedom_for_Leonard_Peltier_Grant_Clemency_Now/
Per saperne di più:
http://www.youtube.com/watch?v=mBrb0ae3rEI#t=463
http://www.youtube.com/watch?v=2eECw5p3J8M
Fonte: www.reset-italia.net




















