InfoAut
Immagine di copertina per il post

Magistrati politicizzati: accade in Francia

||||

Antonin Bernanos, giovane attivista vittima di una feroce repressione giudiziaria e di polizia, è stato studente di sociologia nel 2016.

Aveva subito un processo politico nell’ambito delle indagini riguardanti un auto della polizia bruciata al molo di Valmy durante la mobilitazione per il diritto del lavoro, un processo politico contro una nuova generazione di militanti, era stato condannato a 5 anni di prigione. Durante il suo primo soggiorno a Fleury-Mérogis, in un’intervista ha denunciato le drammatiche condizioni di detenzione. Il suo nome era diventato il simbolo di un giovane manifestante, vittima di una feroce repressione poliziesca e giudiziaria.

Ma le molestie giudiziarie e della polizia di cui è stato vittima sono continuate negli ultimi mesi, da quando è stato nuovamente posto in custodia cautelare il 15 aprile 2019, a seguito di uno scontro tra militanti antifascisti e piccoli gruppi di estrema destra (Génération Identitaire, Zouaves Paris, Milice Paris….). Uno scontro di strada che fa seguito all’attacco particolarmente violento alla processione dell’NPA del 26 gennaio scorso da parte di membri degli Zuavi durante la mobilitazione delle giubbe gialle.

A seguito dello scontro, diversi attivisti antifascisti erano stati incriminati e il giudice della libertà e della detenzione, Charles Prats, ha mantenuto la detenzione di Antonin Bernanos nella prigione di Fresnes, nonostante una procedura di appello e un fascicolo giudiziario vuoto,mentre come sempre più spesso accade i membri dei gruppi di estrema destra coinvolti negli scontri non sono stati affatto disturbati.

Antonin Bernanos è stato quindi in custodia cautelare per più di tre mesi, solo per le sue attività militanti e le sue idee, senza cessare di rivendicare la sua innocenza, è stato addirittura messo in isolamento il 9 maggio e i suoi parenti non sono stati in grado di visitarlo per molte settimane. Tuttavia, le recenti rivelazioni dell’Obs sembrano gettare nuova luce su questa decisione.

In questo caso, il magistrato Charles Prats che svolge un ruolo molto speciale, ha la funzione di giudice delle libertà e della detenzione, ha quindi il potere di convalidare o meno le richieste di liberazione dei prigionieri, delle persone prive di documenti messe in detenzione o ricoverate in ospedale sotto costrizione, è quindi lui il principale responsabile della detenzione di Antonin, dal momento che ha rifiutato il suo rilascio, motivando il rigetto con ragioni piuttosto esuberanti e insolite rispetto al linguaggio giuridico tradizionale.

L’uso di alcuni termini da parte del magistrato indicano una forma di impegno politico”, dice l’avvocato di Antonin, citato da L’Obs.

Infatti, Charles Prats è un habitué dei media, abituato ai salotti televisivi e ai giornali dell’estrema destra (come Boulevard Voltaire e TV Liberté)riconosciuto dai suoi colleghi come uomo di parte. La giustizia non è mai stata imparziale basta guardare il numero di militanti antifascisti condannati negli ultimi mesi e la scarsa considerazione a livello giuridico dei militanti neofascisti e nazisti.

Per giustificare il suo mantenimento in carcere, Prats ha dichiarato:

“Solo la detenzione preventiva può impedire ad Antonin Bernanos di ripetere atti di violenza di gruppo e rapina aggravata, lo stesso vile modus operandi “antifa” che sembra ancora essere utilizzato in questo caso, l’assalto selvaggio di una vittima isolata da una banda di violenti di estrema sinistra.”

Il giudice in questione ha inoltre respinto i documenti forniti dai professori universitari (ENS, EHESS, Paris Diderot) per sostenere Antonin Bernanos e la sua richiesta di rilascio.

Professori che Prats considerava “molto subordinati”.
Un vero e proprio discorso per l’accusa, che testimonia la vera ragione della persecuzione giudiziaria di Antonin Bernanos, così come molti giubbotti gialli incarcerati.

Un attacco repressivo a chi rappresenta una generazione di giovani attivisti, che lottano contro la violenza della polizia e dell’estrema destra e più in generale attivi contro gli attacchi antisociali dei governanti Francesi.

Un giovane che si oppone ad un sistema che non ha altro da offrire che repressione e precarietà.
Da parte sua, l’avvocato di Antonin ha denunciato “una forma di molestia morale dello Stato”. “Il susseguirsi di misure straordinarie nel trattamento giudiziario del suo caso lo rende un sospetto eccezionale”, ha detto. Lungi dall’intimidirci, questa giustizia di classe al servizio del governo e degli affari che sta uscendo allo scoperto rafforzerà la nostra determinazione a combattere a pieno questi tentativi di mettere a tacere le nostre lotte e la nostra rabbia.

Ancora una volta l’essere antifascisti comporta reato, pregiudizio e odio, dal passato abbiamo forse appreso poco visto il rialzare la testa di partiti e movimenti ispirati al partito fascista e nazista che in Europa hanno portato guerra povertà diseguaglianze e divisioni etniche.

Da antifascisti ci auguriamo che Antonin torni al più presto libero e possa riabbracciare oltre alla sua famiglia anche tutti e tutte i/le compagn* che lo attendono.

Libertà per tutt* le/gli antifa!!!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

Francia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Dario Paccino: dall’imbroglio ecologico.. alla crisi climatica

Recensione di Louis Perez, pubblicato su La Bottega Del Barbieri

«Oggi diciamo che “l’ecologia senza lotta di classe è giardinaggio” ma se questo è possibile lo si deve anche al lavoro di chi – come Dario Paccino – e come il gruppo che diede vita alla rivista Rosso Vivo aveva già letto presente e futuro».

Immagine di copertina per il post
Culture

Sostieni Radio Blackout 105.250 fm – Torino

Ultimi giorni della campagna di autofinanziamento per Radio Blackout: sosteniamo le esperienze di controinformazione, sosteniamo l’informazione libera.

Immagine di copertina per il post
Culture

Aldo dice 8×5. L’innovazione non porta nuovi diritti

“Rage against the machine? Automazione, lavoro, resistenze”, il numero 65 di «Zapruder» è in distribuzione da qualche giorno.

Immagine di copertina per il post
Culture

Abolire il turismo

Indipendentemente da dove arriveremo, non è possibile che sia più facile immaginare la fine del capitalismo che la fine del turismo. Il presente testo è la traduzione di un articolo di Miguel Gómez Garrido, Javier Correa Román e María Llinare Galustian (Escuela de las Periferias, La Villana de Vallekas) su El Salto il 21/11/2024 Spain […]

Immagine di copertina per il post
Culture

György Lukács, un’eresia ortodossa / 2 — Affinità elettive

Se decliniamo, infatti, il tema della alienazione dentro l’ambito coloniale avremo la netta sensazione di come le argomentazioni lukácsiane abbiano ben poco di datato, e ancor meno di erudito, ma colgano esattamente la questione essenziale di un’epoca. di Emilio Quadrelli, da Carmilla Qui la prima parte Ciò apre qualcosa di più che un semplice ponte tra Lukács e […]

Immagine di copertina per il post
Culture

György Lukács, un’eresia ortodossa / 1 — L’attualità dell’inattuale

[Inizia oggi la pubblicazione di un lungo saggio di Emilio Quadrelli che il medesimo avrebbe volentieri visto pubblicato su Carmilla. Un modo per ricordare e valorizzare lo strenuo lavoro di rielaborazione teorica condotta da un militante instancabile, ricercatore appassionato e grande collaboratore e amico della nostra testata – Sandro Moiso] di Emilio Quadrelli, da Carmilla […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Difendiamo Franco Costabile e la sua poetica dallo sciacallaggio politico!

Caroselli, feste, litigate e sciacallaggi. Sono quest’ultime le condizioni in cui la città di Lamezia si è trovata ad “onorare” il centenario della nascita del grande poeta sambiasino Franco Costabile.

Immagine di copertina per il post
Culture

Lo Stato razziale e l’autonomia dei movimenti decoloniali

Riproponiamo questa intervista pubblicata originariamente su Machina in vista dell’incontro di presentazione del libro “Maranza di tutto il mondo unitevi. Per un’alleanza dei barbari nelle periferie” di Houria Bouteldja, tradotto in italiano da DeriveApprodi, che si terrà presso l’Università di Torino.

Immagine di copertina per il post
Culture

La bianca scienza. Spunti per affrontare l’eredità coloniale della scienza

E’ uscito da qualche mese La bianca scienza. Spunti per affrontare l’eredità coloniale della scienza, di Marco Boscolo (Eris Edizioni). Ne proponiamo un estratto da Le Parole e le Cose.

Immagine di copertina per il post
Culture

Hillbilly highway

J.D. Vance, Elegia americana, Garzanti, Milano 2024 (prima edizione italiana 2017). di Sandro Moiso, da Carmilla «Nonna, Dio ci ama?» Lei ha abbassato la testa, mi ha abbracciato e si è messa a piangere. (J.D. Vance – Elegia americana) Qualsiasi cosa si pensi del candidato vicepresidente repubblicano, è cosa certa che il suo testo qui recensito non potrebbe […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: la Francia (forse) libererà Georges Abdallah, militante comunista incarcerato dal 1987

Originario di Kobayat, nel nord del Libano, militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina prima e tra i fondatori delle Fazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi dopo l’invasione israeliana del Libano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: “oltremare” sempre inquieto

Dalla Martinica alla Nuova Caledonia, i “territori d’oltre mare” sono percorsi da proteste e ribellioni. A cui il governo francese risponde con il copri-fuoco e la repressione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: Barnier come primo ministro, il figlio del RN e del macronismo

Macron voleva concludere il suo mandato governando con l’estrema destra. È con questo obiettivo che ha inaspettatamente lanciato uno scioglimento d’emergenza prima dell’estate.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: migliaia in corteo a difesa delle risorse idriche. Lancio di lacrimogeni da parte della polizia che vieta le manifestazioni

Movimenti e organizzazioni di base sono impegnati da ieri mattina in Francia in una mobilitazione internazionale lanciata da Soulevementes de la Terre e Bassines Non Merci in difesa della terra e delle risorse idriche, contro la costruzione di mega-bacini idrici nell’area di Poitou, nell’ovest del paese. Migliaia di persone in corteo. La polizia, anche a […]

Immagine di copertina per il post
Traduzioni

Un suspiro de alivio, nada más

Más que la victoria a medias de la izquierda en Francia, lo que realmente podemos celebrar es la derrota de la Agrupación Nacional de Le Pen. Una derrota clara, una buena noticia a corto plazo pero que, después de haber suspirado de alivio, nos obliga a hacernos unas cuantas preguntas

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Un sospiro di sollievo, nient’altro

Più che la vittoria dimezzata, per quanto in parte sorprendente, della sinistra in Francia ciò che c’è possiamo festeggiare è la sconfitta del Rassemblement National. Una sconfitta chiara, ed una buona notizia nel breve termine, ma che, dopo aver tirato un sospiro di sollievo, ci costringe a porci diverse domande.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Tav segna il campo anche nella Francia in campagna elettorale.

Nel contesto di crisi di governo in Francia, dopo le dimissioni di Macron e lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale che ha portato a chiamare nuove elezioni, il tema del tav si pone ancora una volta come campo di battaglia.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Le guerre per l’acqua: attualità in Francia, prossimo futuro in Italia?

Lunga intervista realizzata dal progetto Confluenza a un attivista della regione del Poitou dove, in Francia, da quasi dieci anni va avanti un’importante lotta per la difesa del territorio contro il progetto dei mega bacini idrici.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Mantenere il sangue freddo, rimanere strategici, definire gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, acquisire forza, puntare al 2027.

Abbiamo tradotto questo contributo di Houria Bouteldja apparso su QG Décolonial per continuare ad approfondire quanto sta accadendo in Francia in merito alla costituzione di un nuovo Fronte Popolare per le prossime elezioni.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Per un sollevamento antifascista.

Abbiamo tradotto il documento redatto dal movimento Soulèvement de la Terre a proposito della fase storica che si sta vivendo in Francia, verso le prossime elezioni.