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Ostia, prima stagione della palestra popolare Lidense

La passione per lo sport, la voglia di fare una politica di strada concreta e pragmatica, il contesto di crisi che rende lo sport un lusso e il desiderio di autogestione e autodeterminazione, hanno portato noi, un gruppo di giovani tra i sedici e i trent’anni, a passare una calda estate a lavorare in vista dell’apertura della nostra palestra, la palestra del quartiere, arrivata nell’ottobre del 2012.

Una palestra autogestita e popolare che non è sinonimo di scarsa qualità, perché, se la gestione della palestra è completamente in mano ad un’assemblea “orizzontale” e senza capi, i corsi sono tenuti da istruttori e maestri esperti nel loro campo che hanno creduto fermamente in questo progetto rivoluzionario per Ostia. Questa professionalità, affiancata a prezzi popolari dei corsi e la visione di uno sport accessibile a persone di ogni sesso, razza e doti fisiche hanno portato la palestra ad avere solo nel primo anno più di cento iscritti. Un risultato importante e inimmaginabile in quei giorni di sudore dell’estate 2012.

Ma la Palestra Popolare Lidense non è solo sport. La politica della nostra palestra è di apertura verso tutti, apertura però condizionata al rispetto di alcuni principi fondamentali ed imprescindibili: rispetto prima di tutto verso gli altri atleti, che siano più o meno preparati, che abbiano un diverso colore della pelle o che professino una diversa religione; perché alla Lidense deprechiamo e combattiamo ogni genere di razzismo e discriminazione. Rispetto nei confronti degli istruttori e dei maestri; perché sono uomini e donne che hanno deciso di mettersi in gioco in prima persona per questo progetto e perché hanno scelto di dedicarsi a chi vuole apprendere. Rispetto infine verso la palestra stessa; perché è lo spazio di tutti gli atleti di tutto il quartiere di Ostia Nuova.

Palestra Popolare Lidense significa anche spirito di solidarietà e di miglioramento verso una periferia abbandonata e bistrattata. Un miglioramento che può arrivare solamente attraverso l’arma dell’autogestione, intesa non come mezzo per sopperire all’abbandono delle istituzioni che Ostia (e Ostia Nuova nello specifico) vive da anni, ma come dimostrazione pratica della possibilità di realizzare splendide esperienze senza di esse.

A Ostia mancava una palestra accessibile economicamente e socialmente a tutti. Mancava uno spazio dove sono i ragazzi stessi a prendere l’iniziativa. Abbiamo deciso di non aspettare e prenderci quello che ci è dovuto.

Palestra Popolare Lidense

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