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Palermo: gli operai dei cantieri navali al fianco dei lavoratori della mensa

Da giorno 1 febbraio i lavoratori hanno subito la disattivazione del badge, non potendo più avere accesso ai locali del cantiere. Si sono quindi immediatamente riuniti in presidio, ogni giorno, alle porte dei Cantieri. In un contesto di incertezza sul futuro e disinvestimento cronico di Fincantieri sullo stabilimento palermitano – che negli anni ha visto l’avvicendarsi di numerose e spesso dure mobilitazioni operaie contro l’azienda leaders nella cantieristica navale – da subito si è fatta viva tra le centinaia di lavoratori che attraversano i luoghi della fabbrica, una forte solidarietà, caratteristica distintiva della categoria, che ne fa da sempre un soggetto altamente incisivo e determinante nelle lotte del tessuto operaio e cittadino tutto. La solidarietà di classe espressa dagli oltre 400 operai (praticamente tutti quelli del diretto Fincantieri) ha preso la forma del boicottaggio dei pasti serviti dalla COT Ristorazione Società Cooperativa, provocandone un ingente danneggiamento economico e d’immagine.

Infatti Fincantieri mal sopporta, notoriamente, le proteste dei lavoratori che arrecano irrimediabilmente un danno ad una delle “eccellenze” nostrane. In tutto questo Fincantieri, in una continua corsa al risparmio, ha ceduto la gestione del servizio senza tenere in minima considerazione la perdita repentina del posto di lavoro per 12 unità, si è servita di un espediente giurisprudenziale che permette di agire in deroga alle normali procedure. Se si fosse proceduto secondo il consueto metodo che negli anni ha comunque garantito la continuità lavorativa agli addettti della mensa, i lavoratori sarebbero transitati alla nuova società. Invece l’”affidamento” permette di non dover rendere conto dei destini dei lavoratori, guardando ai propri interessi sulla pelle di 12 di loro.

A questo si aggiunge un netto peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro per le centinaia di operai che si troverebbero a servirsi di un pasto preparato in un’altra zona di Palermo (la filiera produttiva della COT ha sede a Brancaccio!!) e che perde notevolmente di qualità a causa dei differenti metodi produttivi e dei tempi dovuti al trasporto. Per queste ragioni i Centri Sociali di Palermo Exkarcere ed Anomalia esprimono la loro solidarietà, che è la solidarietà di un territorio restio ad accettare condizioni imposte dall’alto e palesemente votate alla retrocessione delle condizioni esistenti, già frutto di conquiste ottenute con la lotta.

Solidarietà che vedrá i militanti affiancare gli operai e i lavoratori licenziati in questi giorni di protesta e presidi. Una lotta dei lavoratori della mensa, con la significativa solidarietà degli operai dei Cantieri, che non sarà dismessa fino a quando i lavoratori non vedranno garantiti i loro posti di lavoro.

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