InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sabotaggio Mapuche, 19 camion incendiati

Nella missiva il CAM afferma che l’azione si inquadra nel giusto processo di lotta per il territorio e l’autonomia del Popolo Nazione. In questo senso si devono intendere le azioni di sabotaggio e gli esercizi di controllo territoriale, come linee sulle quali si sostiene il nostro progetto politico strategico di resistenza e ricostruzione nazionale.

D’altra parte, avvertono che con questa azione di maggiore importanza vogliono segnalare come popolo oppresso che c’è anche la volontà e la capacità dei weichafe-mapuche (guerrieri, ndt) di scontrarsi con decisione contro le espressioni del sistema capitalista e dello stato colonialistaoppressore, nonostante i costi che comporta questa lotta.

Riproduciamo integralmente il comunicato:

L’Organizzazione di Resistenza Territoriale (ORT) Wenteche-Catrileo del Coordinamento delle Comunità Arauco-Malleco in Conflitto (CAM), comunica al nostro Popolo Nazione Mapuche e all’opinione pubblica in generale quanto segue:

Kiñe (uno)Che rivendichiamo l’azione di sabotaggio effettuata all’alba di questa domenica 12 marzo, contro l’impresa Trans-Cavalieri, azione incendiaria che ha distrutto completamente 19 camion, 9 rimorchi e un capannone, sulla strada che unisce Temuco con Lautaro.

Epu (due)Che questa azione è stata realizzata da pu weichafe dell’ORT CAM, composto esclusivamente da mapuche, obbedendo ai lineamenti del nostro progetto politico di liberazione nazionale.

Kula (tre)Che questa azione si inquadra nel giusto processo di lotta per il territorio e l’autonomia del nostro Popolo Nazione. In questo senso si devono intendere le azioni di sabotaggio e gli esercizi di controllo territoriale, come linee sulle quali si sostiene il nostro progetto politico strategico di resistenza e ricostruzione nazionale.

Meli (quattro): Che riaffermiamo, come pu weichafe, il più ferreo impegno di lotta fino alle ultime conseguenze, in difesa del nostro popolo e dei suoi diritti politico-territoriali, facendo fronte ad ogni processo di investimenti capitalisti, che attacchino e si approprino del nostro territorio ancestrale e storico.

Kechu (cinque)Che con questa azione di maggiore importanza vogliamo segnalare al nostro popolo oppresso che c’è la volontà e la capacità di noi weichafe-mapuche di scontrarci con decisione contro le espressioni del sistema capitalista e dello stato colonialista oppressore, nonostante i costi che questa lotta comporta.

Kayu (sei)Che di fronte alle voci degli impresari fascisti e dei loro gruppi di scontro, delle corporazioni, che chiedono al Governo una maggiore militarizzazione e repressione del popolo mapuche, rispondiamo con un comportamento di dignità combattiva, aumentando i nostri livelli di organizzazione e di lotta di resistenza e con il sabotaggio.

Regle (sette)Che risultano vergognose le dichiarazioni di alcuni personaggi di governo, che come lacchè, salgono in difesa degli interessi imprenditoriali, pretendendo di invocare la legge antiterrorismo del dittatore Pinochet o fanno eco agli appelli per stabilire nella regione una dittatura militare, con l’obiettivo di prendersi cura degli usurpatori. Le loro posizioni riaffermano ciò che stiamo sostenendo, “questo governo amministra e legifera solo per i potenti e contro il popolo mapuche”.

Pura (otto)Che ci risultano pietose le dichiarazioni di alcune voci all’interno del movimento mapuche, che senza avere una rappresentanza, sollevano la tesi degli auto attentati, volendo così snaturare la legittima espressione di resistenza del nostro popolo.

Aylla (nove)Che allo stato, lo mettiamo in chiaro, che non crediamo ai suoi appelli al dialogo, che per noi non sono altro che menzogne e nuovi inganni. Che non ci può essere “pace sociale senza giustizia per il popolo mapuche”.

Alla fine, facciamo un appello a tutto il nostro POPOLO-NAZIONE MAPUCHE, ALLE COMUNITÀ IN RESISTENZA, AI WEICHAFE, a non farsi intimorire e a dare continuità ai diversi processi di lotta territoriale e politica.

LA RESISTENZA NON È TERRORISMO

AMULEPE TAIN WEICHAN (LA NOSTRA LOTTA CONTINUA)

MATIAS CATRILEO MONGELEIÑ (È VIVO)

FUORI DAL WALLMAPU LE IMPRESE FORESTALI, IDROELETTRICHE E GLI ALTRI INVESTIMENTI CAPITALISTI!

15 Marzo 2017

Werken Noticias

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Coordinadora Mapuche Arauco Malleco se adjudico acción de sabotaje contra 19 camiones de empresa Cavalieri” pubblicato il 15-03-2017 in Werken Noticiassu [http://werken.cl/coordinadora-mapuche-arauco-malleco-se-adjudico-accion-de-sabotaje-contra-19-camiones-de-empresa-cavalieri/] ultimo accesso 16-03-2017.

 

da Comitato Carlos Fonseca

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Al mio popolo

Lo scorso 25 settembre è deceduta a Cuba Assata Shakur, importante membro delle Pantere Nere prima, della Black Liberation Army poi.

Immagine di copertina per il post
Culture

Sport e dintorni – A proposito di Italia-Israele di calcio e della neutralità dello sport

La retorica dello sport come ambito da mantenersi separato dal resto della realtà presuppone che quanti lo praticano o lo seguono operino una sorta di momentanea sospensione dal mondo a cui pure appartengono, sospensione che riappacifica, durante le gare, le conflittualità e le brutalità quotidiane.

Immagine di copertina per il post
Culture

Palestina, dove si uccide anche la cultura

Come archeologi impegnati nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese, sentiamo l’esigenza e il dovere di esprimerci su quanto accade nella Striscia di Gaza e nel resto della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Culture

Lo schianto di un imperialismo straccione

Una rivoluzione che, se aveva fatto scrivere ad una importate testata giornalistica britannica che: «Il capitalismo è morto in Portogallo», aveva avuto però i suoi effetti più sconvolgenti e duraturi in Africa, nei territori un tempo facenti parte dell’”impero” portoghese: Angola, Mozambico, Guinea Bissau e Capo Verde.

Immagine di copertina per il post
Culture

Respirando Gaza

Respiro i miei pensieri, non sono io, è un verso di Blessing Calciati, l’ho letto ieri sera ed è perciò che stanotte mi sono svegliato respirando male.

Immagine di copertina per il post
Culture

“Questo libro è illegale”

Come i testi clandestini nei sistemi autoritari, questo glossario serve per resistere alla repressione e per non piegarsi a una logica da Stato di polizia che criminalizza il dissenso e assoggetta i diritti alla paura.

Immagine di copertina per il post
Culture

“The Ashes of Moria”: che cosa rimane del campo profughi più grande d’Europa?

A cinque dall’incendio che lo ha distrutto, il documentario porta nel cuore del campo, tra odori, rumori, paure e violenze. Allo stesso tempo offre le coordinate per capire i meccanismi attuali delle brutali politiche europee.

Immagine di copertina per il post
Culture

Diritto all’abitare, diritto alla città

Il tema dell’abitare ha assunto una centralità paragonabile al tema lavoro, nella definizione delle gerarchie sociali e dei destini individuali, dentro le metropoli tardocapitaliste.

Immagine di copertina per il post
Culture

XXXIII Festa di Radio Onda d’Urto. 6-23 agosto 2025: tutto il programma!

La Festa di Radio Onda d’Urto si tiene da mercoledì 6 a sabato 23 agosto 2025 in via Serenissima a Brescia! Quella 2025 è un’edizione – la numero XXXIII – speciale perché coincide con i primi 40 anni (1985-2025) di Radio Onda d’Urto!

Immagine di copertina per il post
Culture

Vita e morte di Raffaele Fiore, quando la classe operaia scese in via Fani

Raffaele Fiore ha incarnato l’antropologia ribelle, l’irriducibile insubordinazione di quella nuova classe operaia

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Alcune riflessioni a caldo su “Blocchiamo tutto”

E’ quasi impossibile fare un bilancio organico di queste giornate incredibili. Il movimento “Blocchiamo tutto” ha rappresentato una vera discontinuità politica e sociale nella storia italiana.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco

Hamas ha risposto al piano del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Feroce repressione sui pensionati davanti al Congresso ha fatto 20 feriti

I manifestanti stavano sul marciapiede quando le forze di sicurezza federali sono passate all’attacco. Denunciano l’uso di un nuovo gas irritante, più potente di quelli precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccando tutto – E’ sciopero generale

Oltre 100 manifestazioni in tutta Italia. Nonostante le intimidazioni del governo le piazze si sono riempite ovunque. Superati ampiamente i numeri del 22 ottobre in molte città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato di solidarietà all3 compagn3 fermate il 22 settembre a Milano: Ettore e Mina liber3 subito!

Ripubblichiamo il comunicato di solidarietà nei confronti di Ettore e Mina, ora agli arresti domiciliari a Milano scritto e pubblicato dal coordinamento cittadino Torino per Gaza