InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sono sempre i migliori ad andarsene

Nel 2001, Giovanni Luperi, era vicedirettore dell’Ugicos, ora capo del dipartimento analisi dell’Aisi, ex Sisde. Era stato accusato di falso aggravato, arresto arbitrario e calunnia. I primi due reati sono andati in prescrizione. Per il secondo è stato condannato in secondo grado e 4 anni. Stesse accuse, stessi reati, stesse condanne e stesse prescizioni per Francesco Gratteri. Nel 2001 era Direttore Servizio Centrale Operativo (Sco), ora è a capo della direzione centrale anticrimine (Dca). Gilberto Caldarozzi, vicedirettore centrale dello Sco, ora direttore. Accusato di falso aggravato (3 anni e 8 mesi) e arresto arbitrario. Quest’ultimo prescritto. Poi ci sono le condanne alla Mobile tra cui Spartaco Mortola, allora capo della Digos genovese ed oggi a capo della Polfer di Torino con il grado di Questore; ed infine il VII nucleo di Roma dove spicca Vincenzo Canterini, allora comandante del VII Nucleo speciale Mobile.

Ieri arrivano le scuse di Manganelli che dopo aver premiato gli stessi per cui si scusa in questi anni, oggi fa la parte che deve recitare, prendendo le distanze dai “migliori”.
Ma c’è una cosa in tutta questa vicenda che va sottolineata: ma se questi sono considerati super poliziotti in lotta contro il crimine com’è che organizzano una macelleria come quella della Diaz e poi negli anni mentono, coprendosi a vicenda e coprendo mandanti ed esecutori di un atto così vile?
L’unico che sebbene responsabile se la cantò fu l’allora questore di Genova Colucci che dopo aver rotto quel patto tra commilitoni, perché minacciato nella sua carriere, venne fatto fuori ed oggi probabilmente controlla i documenti ai giardinetti.
La Diaz è la vendetta delle forze dell’ordine per le giornate genovesi del 2001, dove dopo aver ucciso Carlo non gli è bastato. E’ la vendetta dei dirigenti e dei singoli agenti che con questa azione si sono rivelati per quello che sono sotto quelle medaglie di latta.

Lasciamo stare le responsabilità politiche della Diaz e usciamo un po’ dal complottismo: lo Stato tutto quel giorno voleva dare una dimostrazione esemplare al movimento e il come è stato deciso da chi dirigeva le varie divise. A mettere in piedi un’infamia tale sono stati i singoli agenti, in gruppo, coperti e incalzati da buona parte dei loro colleghi ,non raccontiamoci balle, girano magliette tra la polizia con su scritta A Genova io c’ero!. Ma non perché la polizia è fascista o democratica: la polizia è questo, altrimenti non si spiegano le morti di Cucchi e di Aldovrandi, non si spiegano i pestaggi nelle caserme che di tanto in tanto escono alla luce, così come gli stupri e non si spiegherebbe perché gli stessi che arrestano Provenzano con i guanti bianchi, sono entrati alla Diaz con i tirapugni.
Da Genova la polizia si è rifatta il trucco con fiction e tante altre cose, ma non siamo in un film e la realtà dice questo. I movimenti sono i veri nemici per chi serve lo stato, e contro di essi si rivelano gli uomini, che forti di una divisa, sono quello che vogliono essere e che sono.

Non saranno le sentenze a dire la verità, ma sapere che Spartaco è disoccupato rallegra parecchio, del resto sono sempre i migliori ad andarsene…

+’ Militant

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Emilio Quadrelli, un comunista eretico contro la guerra

Non vi può essere alcun dubbio che tutto il percorso intellettuale e politico di Emilio Quadrelli, scomparso nel 2024, si situi interamente nella scia dell’eresia.

Immagine di copertina per il post
Culture

Le guerre del Nord e il futuro degli equilibri geopolitici ed economici mondiali

A ben guardare, però, lo scontro apertosi ormai da anni, per il controllo delle rotte artiche e delle materie prime custodite dal mare di ghiaccio che corrisponde al nome di Artico ricorda per più di un motivo la saga della corsa all’oro del Grande Nord che l’autore americano narrò oppure utilizzò come sfondo in molti dei suoi romanzi e racconti.

Immagine di copertina per il post
Culture

Imparare a lottare: la mia storia tra operaismo e femminismo

Torna disponibile in una nuova edizione ampliata, nella collana Femminismi di ombre corte,  L’arcano della riproduzione di Leopoldina Fortunati, uno dei testi di riferimento nella teoria femminista marxista italiana — e non solo.

Immagine di copertina per il post
Culture

Un’Anabasi post-sovietica. Storia del Gruppo Wagner

Gli uomini in mimetica camminano soli o a coppie dentro fitti banchi di nebbia, a malapena si intravedono i campi desolati attorno alla lingua di cemento.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il primo vertice antiterrorismo internazionale – Roma 1898

Un evento spesso trascurato dalla storiografia italiana, anche da quella che si è occupata del movimento operaio e delle sue lotte, ma che obbliga a riflettere su una serie di nodi ancora tutti da sciogliere

Immagine di copertina per il post
Culture

Frankenstein, quel mostro nato dalle ombre oscure della guerra

Al mostro viene negato un nome e una individualità, esattamente come al proletariato

Immagine di copertina per il post
Culture

“No Comment”: i Kneecap tornano a colpire con Banksy

Dalla Belfast ribelle al cuore dell’establishment londinese, i Kneecap tornano a colpire.

Immagine di copertina per il post
Culture

Israele sull’orlo dell’abisso

Ilan Pappé, La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina, Fazi Editore, Roma 2025, pp. 287

Immagine di copertina per il post
Culture

Se la Cina ha vinto

Se l’obiettivo di un titolo apodittico come “La Cina ha vinto” è convincere il lettore della validità della propria tesi, Alessandro Aresu vi riesce pienamente.

Immagine di copertina per il post
Culture

Mala tempora currunt

Don’t let this shakes go on,It’s time we have a break from itIt’s time we had some leaveWe’ve been livin’ in the flames,We’ve been eatin’ out our brainsOh, please, don’t let these shakes go on(Veteran of the Psychic Wars, 1981 –Testo: Michael Moorcock. Musica: Blue Oyster Cult) di Sandro Moiso, da Carmilla Che per l’Occidente […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Viva Askatasuna! Torino e la deindustrializzazione

Una volta chiamavano Torino la città dell’automobile.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Aska è di chi arriva. Chiedi del 47

In questo momento più del solito, ma non è un fenomeno specifico di questi giorni, sembra esserci una gara a mettere etichette su Aska e sulle persone che fanno parte di quella proposta organizzativa.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sanzioni per lo sciopero generale del 3 ottobre: il governo Meloni prova a vendicarsi

La Commissione di Garanzia sulla legge 146 ha emesso la sua prima sentenza contro gli scioperi dello scorso autunno, facendo partire una prima pesante raffica di sanzioni contro l’agitazione che è stata proclamata senza rispettare i termini di preavviso a causa dell’attacco che stava subendo la Flotilla.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Allevatori ed agricoltori di nuovo in protesta in Belgio e Francia.

Di seguito ripotiamo due articoli che analizzano le proteste degli agricoltori che in questi giorni sono tornate ad attraversare la Francia ed il Belgio.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: “difendere l’Askatasuna per non far spegenere la scintilla di ribellione che Torino ha dentro”

“La grandissima manifestazione di risposta allo sgombero è stata la reazione di Torino che si è riversata nelle strade per difendere quella sua radice ribelle che non si vuole che venga cancellata.”

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La violenza che non fa notizia

La violenza dello Stato: sgomberi, gas CS, idranti ad altezza persona e una narrazione mediatica che assolve chi colpisce e criminalizza chi resiste.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ha vinto Kast e il Cile si aggiunge all’ondata di ultradestra

È il primo pinochetista a giungere a La Moneda in democrazia.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

È solo imperdonabile ignoranza?

Ecco che afferra l’immagine, la tira, la strappa, se ne impadronisce e con violenza la butta via, in modo che chi è fuori veda che si cancella tutto.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino città partigiana: Que viva Askatasuna! 

Ripubblichiamo il comunicato uscito dal centro sociale Askatasuna in merito alla giornata di lotta di ieri. Alleghiamo anche un video racconto della giornata.