InfoAut
Immagine di copertina per il post

Una 44 magnum di plastica per il cowboy Jesse Hughes

Era la sera del 13 Novembre, passate da poco le 21.30, quando un gruppo dell’ISIS apriva il fuoco sui fans che stavano assistendo all’interno del Bataclan al concerto dei Eagles of Death Metal. Jesse in quel momento stava intonando sul palco la canzone: “Kiss the Devil”.

Non appena si è reso conto di quello che stava accadendo, si è catapultato velocemente verso le uscite alle spalle del palco mettendosi in salvo. A terra sono rimasti invece 89 morti e diversi feriti.

Eppure un cowboy convinto come lui, avrebbe potuto fare molto di più. Magari, come le cronache dei sopravvissuti hanno riportato nei giorni successivi alla strage, avrebbe potuto cercare di salvare qualcuno nelle sue immediate vicinanze, come hanno fatto ad esempio alcuni dei suoi fans che hanno persino cercato di disarmare gli attentatori.

In effetti, in un’intervista rilasciata alla Tv francese iTelè, il cantante dei Eagles of Death Metal ha dichiarato che un’idea se l’è fatta su come sarebbero potute andare diversamente le cose se solo ci fossero state più persone armate quella sera. Con qualche premessa il suo punto di vista diventa subito chiaro.

Repubblicano convinto, sostiene apertamente la corsa alla Casa Bianca del candidato Donald Trump, in difesa del libero mercato sulle armi, e anche membro della National Rifle Association, la potente lobby che si batte per la libera circolazione delle armi da fuoco negli Usa.

Rivolgendosi alla giornalista francese che lo intervista le chiede: “Le vostre politiche di controllo delle armi` sono riuscite a salvare anche una sola cazzo di persona al Bataclan? Se c’è qualcuno che può dire di sì, lo vorrei sentire, perché io non lo credo. Credo che l’unica cosa che è servita sono state delle persone coraggiosissime che si sono buttate verso la morte con delle armi in pugno.”

Sembra che Dio abbia creato uomini e donne e che quella notte le pistole le abbiano resi uguali. E mi fa schifo che le cose stiano così. Credo che l’unica cosa in cui ho cambiato idea da allora è che forse finché più nessuno avrà una pistola, tutti dovrebbero averne una. Perché non ho mai visto morire una persona che aveva una pistola, e voglio che tutti possano averne una. Ho visto morire persone che forse avrebbero potuto vivere.”

Pare di assistere alla scena di un film western, dove il cowboy libertariano Jesse Hugth consiglia lo sceriffo di turno con le sue massime. Di questo passo lo troveremo presto sulle scene di Hollywood, magari questa volta a sostenere che: “Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto.” come fece un imperdibile Gian Maria Volonté in “Per un pugno di dollari”.

“Non vado più da nessuna parte in America senza avere un’arma con me” ha spiegato Hughes, “se succede qualcosa voglio essere preparato”.

Peccato che in quell’America dove gira un ben armato Jesse Hugth i morti ammazzati, anche con una pistola in mano, raggiungono le centinaia di migliaia. Se avesse avuto il coraggio anche senza un’arma il “povero” cantante avrebbe potuto fare qualcosa ed è facile sospettare che anche se ne avesse avuta una, difficilmente avrebbe affrontato il pericolo.

Purtroppo l’idiozia di questo soggetto aveva già dato prova di sé, quando invitato da Roger Waters (fondatore dei Pynk Floyd) a non suonare in Israele per protestare contro le violenze e abusi di quello stato nei confronti dei palestinesi, rispose seccamente: “Fuck You!”.

Purtroppo se ne vanno sempre i migliori, quelle 89 vittime del Bataclan.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

13 novembrebatasunaEagles of death metalparigi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

György Lukács, un’eresia ortodossa / 1 — L’attualità dell’inattuale

[Inizia oggi la pubblicazione di un lungo saggio di Emilio Quadrelli che il medesimo avrebbe volentieri visto pubblicato su Carmilla. Un modo per ricordare e valorizzare lo strenuo lavoro di rielaborazione teorica condotta da un militante instancabile, ricercatore appassionato e grande collaboratore e amico della nostra testata – Sandro Moiso] di Emilio Quadrelli, da Carmilla […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Difendiamo Franco Costabile e la sua poetica dallo sciacallaggio politico!

Caroselli, feste, litigate e sciacallaggi. Sono quest’ultime le condizioni in cui la città di Lamezia si è trovata ad “onorare” il centenario della nascita del grande poeta sambiasino Franco Costabile.

Immagine di copertina per il post
Culture

Lo Stato razziale e l’autonomia dei movimenti decoloniali

Riproponiamo questa intervista pubblicata originariamente su Machina in vista dell’incontro di presentazione del libro “Maranza di tutto il mondo unitevi. Per un’alleanza dei barbari nelle periferie” di Houria Bouteldja, tradotto in italiano da DeriveApprodi, che si terrà presso l’Università di Torino.

Immagine di copertina per il post
Culture

La bianca scienza. Spunti per affrontare l’eredità coloniale della scienza

E’ uscito da qualche mese La bianca scienza. Spunti per affrontare l’eredità coloniale della scienza, di Marco Boscolo (Eris Edizioni). Ne proponiamo un estratto da Le Parole e le Cose.

Immagine di copertina per il post
Culture

Hillbilly highway

J.D. Vance, Elegia americana, Garzanti, Milano 2024 (prima edizione italiana 2017). di Sandro Moiso, da Carmilla «Nonna, Dio ci ama?» Lei ha abbassato la testa, mi ha abbracciato e si è messa a piangere. (J.D. Vance – Elegia americana) Qualsiasi cosa si pensi del candidato vicepresidente repubblicano, è cosa certa che il suo testo qui recensito non potrebbe […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Kamo, Lenin e il “partito dell’insurrezione”

Emilio Quadrelli, L’altro bolscevismo. Lenin, l’uomo di Kamo, DeriveApprodi, Bologna 2024

Immagine di copertina per il post
Culture

Prefazione di Premières Secousses, il libro di Soulèvements de la Terre

Abbiamo tradotto la prefazione del libro dei Soulèvements de la Terre dal titolo Premières Secousses, uscito ad aprile per le edizioni La Fabrique.

Immagine di copertina per il post
Culture

Festa di Radio Onda d’Urto – Il programma

Da mercoledì 7 a sabato 24 agosto 2024 in via Serenissima a Brescia 18 serate di concerti, dibattiti, djset, presentazioni di libri, enogastronomia, spazio per bambine-i…

Immagine di copertina per il post
Culture

Marx: scomodo e attuale, anche nella vecchiaia

Marcello Musto, professore di Sociologia presso la York University di Toronto, può essere considerato tra i maggiori, se non il maggiore tra gli stessi, studiosi contemporanei di Karl Marx.

Immagine di copertina per il post
Culture

Immaginari di crisi. Da Mad Max a Furiosa

Per quanto diversi siano i film della saga, ad accomunarli è certamente la messa in scena di un “immaginario di crisi” variato nei diversi episodi in base al cambiare dei tempi, dei motivi, delle modalità e degli sguardi con cui si guarda con inquietudine al presente ed al futuro più prossimo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Nanterre: marcia per Nahel e contro l’impunità della polizia.

Di seguito l’appello del Fronte Unito per l’Immigrazione e i Quartieri Popolari per chiamare alla marcia di sabato 29 giugno a Nanterre per fare giustizia per Nahel Merzouk e tutti i giovani uccisi dalla polizia nei quartieri popolari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Uno sguardo sulle barricate studentesche in Francia

Da quando gli studenti hanno occupato la Columbia University in solidarietà con i palestinesi, le occupazioni e gli accampamenti studenteschi contro il genocidio a Gaza si sono diffusi a macchia d’olio, oltre cento università sono state occupate in tutto il mondo, un vasto movimento che richiama alla memoria le mobilitazioni contro la guerra in Vietnam.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Parigi: marcia contro il razzismo e islamofobia vietata dalla prefettura.

Il 21 aprile è prevista una importante marcia contro il razzismo e l’islamofobia, per la tutela dei giovani che nei quartieri popolari sono sistematicamente obiettivo della violenza e del razzismo della polizia e dello Stato.

Immagine di copertina per il post
Culture

Sulle piste delle canaglie.

Pubblichiamo di seguito la recensione del volume di Atanasio Bugliari Goggia; La Santa Canaglia. Etnografia di militanti politici di banlieue; scritta da Jack Orlando per Carmillaonline.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Parigi: weekend internazionale antifascista in memoria di Clement Meric

Sono passati dieci anni dall’omicidio di Clément Méric, assassinato il 5 giugno del 2013 dai fascisti nel centro di Parigi come militante antifa. Per ricordare quell’evento, sulla falsa riga delle quattro giornate per Dax, dal 1 al 6 giugno si svolgerà una settimana antifascista con un fine settimana internazionalista particolarmente ricco di proposte organizzato dall’Action […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Libertà per Ernest!

Riceviamo la notizia dell’arresto avvenuto ieri in Inghilterra di un compagno di Parigi. Ernest ha preso parte come milioni di persone in Francia al movimento che da mesi sta sconvolgendo il Paese e, per aver partecipato alle manifestazioni dunque, è stato messo in stato di arresto.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

7 gennaio: migliaia di Gilet Gialli a Parigi

In pochi giorni, un appello dei gilet gialli sui social network ha portato migliaia di persone giù nella capitale, con altre manifestazioni in diverse città della Francia. Un’impresa di questi tempi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attentato di Parigi: un video dimostra che la polizia ha mentito sull’arresto dell’aggressore

La polizia ha detto di aver catturato l’aggressore e le autorità si sono congratulate con loro perché lo hanno catturato “rapidamente”. Tuttavia, il filmato mostra che l’aggressore è stato neutralizzato dai negozianti e che la polizia è arrivata sulla scena molto tardi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: attacco contro il centro culturale curdo Ahmet-Kaya, proteste e scontri di piazza

Dopo l’attacco, centinaia di giovani curdi e solidali si sono radunati attorno al Centro culturale dell’X arrondissement, dando vita a durissimi scontri con la polizia tra sanpietrini, lacrimogeni e cariche.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco armato contro un’associazione curda a Parigi. Tre morti e diversi feriti

Poco prima di mezzogiorno a Parigi un uomo ha aperto il fuoco a Parigi contro il centro culturale curdo Ahmet-Kaya, al numero 16 di rue d’Enghien nel quartiere Saint Denis. L’assalitore avrebbe anche sparato su un ristorante curdo e un parrucchiere sulla stessa strada.