Il prezzo di due assassini
Da due giorni veniamo ripetutamentee bombardati dalla gioia sguaiata di innumerevoli cronisti di regime che ci vorrebbero complici gaudenti dei festeggiamenti per il “ritorno in patria” dei due marò. I più eccitati blaterano addirittura di “passaggio importante che cementa la comunità nazionale” (un coglione di cui non ricordiamo il nome, ieri in tv)… dopo averla dissanguata per un anno con le cure da cavallo di mr Monti.
Mentre le scuole cadono a pezzi e l’attacco ai proletari non conosce sosta, lo stato italiano spende più di 800.000 euro per permettere a due assassini di passare le vacanze di Natale a casa… a spese nostre. Questi maiali, che hanno deliberatamente ucciso due inermi pescatori pretendendo di farci credere che li avevano scambiati per “assalitori”.
Vogliamo poi parlare dell’eroismo dei due? Sembrerebbero più un incrocio tra Fabrizio Corona e il ‘fascismo chic’ di tanti portaborse della destra parlamentare: diplomatici figli di papà che per hobby cantano rock ‘repubblichino’ a Tokyo, ex Frontisti della Gioventù che cercano di accaparrarsi tutto quello che gli capita sotto tiro quando occupano una qualsiasi poltrona con portafoglio, ‘tronisti’ e lacché del Lele Mora di turno… Tanto per ribadire di che pasta sono fatti, non una parola di dispiacere o di cordoglio per le due vittime del loro grilletto facile! E certo, loro sono sottouomini, basta vederli come son vestiti, c’hanno mica gli occhiali da sole a goccia e i vestiti firmati come noi marò d’Italia!
Specularmente, non sono neanche stati l’emblema di quell’Italia maschia e fascistoide che in loro si riconosce. Forse un marine statunitense (che disprezziamo dal più profondo di noi stessi) avrebbe almeno assunto la responsabilità e affremato la razionalità della dura regola della guerra. Questi no, stanno a prendere il sole in posa per dei foto-reporter che vorrebbero farci trepidare per loro. No, noi oggi non facciamo festa per questi due esemplari del peggio che ha saputo produrre questa nazione e questa società.
Maelzel
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