Bologna. Occupazioni a catena nel mondo della formazione
Qualche ora dopo una nuova occupazione avviene invece in zona universitaria, con Hobo-Laboratorio dei saperi comuni che riprende spazio sempre all’interno del complesso universitario di Filippo Re. Una nuova occupazione che risponde ai precedenti sgomberi decisi dall’amministrazione dell’ateneo e si prefigge di poter continuare nel nuovo spazio i percorso di produzione di sapere critico e di lotta all’università-azienda. Qui il comunicato che rivendica l’occupazione, alla quale è arrivato anche il sostegno immediato giunto dal CUA subito accorso a salutare la nuova occupazione.
Le occupazioni si inseriscono all’interno di un calendario fittissimo, che vedrà il 15 novembre una data nazionale di mobilitazione lanciata dalla rete StudAut (e proprio il Sabin occupato ospiterà l’ultimo momento assembleare e organizzativo in vista del corteo il 13 novembre, alle ore 16) e già tra domani e giovedì nuovi passaggi di lotta in università. Domani alle 13 infatti nuovo episodio di Occupy Mensa, campagna di lotta contro la privatizzazione e l’inaccessibilità del sistema di ristorazione universitario; giovedì invece nuova tappa, sempre nella sala studio 36 (ore 15,30), dell’Assemblea dei Bi/Sogni.
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