Contestazione a Renzi: il mio futuro non è un hashtag!
Da mesi, in televisione e sui giornali, assistiamo ad un teatrino ben poco entusiasmante sulle primarie che ci saranno fra due giorni, e da tempo ci sentiamo ripetere che noi giovani dovremmo votare proprio Matteo Renzi, un volto nuovo e fresco, che può ben rappresentare la nostra generazione. Ebbene, caro Renzi, non basta saper usare twitter per essere giovani. Non basta avere trent’anni per poter rappresentare la nostra generazione che ha più volte dimostrato che non si sente e non vuole essere rappresentata, che
sceglie di autordeterminarsi, che riempie le piazze di questo paese, che assedia i palazzi del potere e non cerca una poltrona al loro interno. Non serve avere un volto nuovo se quello che si dice e si pensa è sempre la stessa minestra riscaldata, non c’è bisogno di rottamare le persone, rottamiamo piuttosto il neoliberismo!
Vogliamo smascherare quello che è realmente il PD: un partito che si candida a governare il Paese nei prossimi anni presentandosi come alternativa nel panorama politico odierno, come partito “democratico” ma che in realtà ha sempre appoggiato questo governo tecnico e le sue misure di austerità e che continuerà a sottostare ai diktat della Troika, banche e speculatori. Vogliamo smascherare quello che c’è effettivamente dietro la faccia pulita di Renzi: idee vecchie, marce, tristi che nulla hanno a che fare la vivacità ed i desideri dei giovani.
Vogliamo smascherare quello che c’è effettivamente dietro la faccia pulita di Renzi: idee vecchie, marcie, tristi che nulla hanno a che fare la vivacità ed i desideri dei giovani. Ciò che i giovani vogliono, d’altronde, non è un segreto: le centinaia di scuole e facoltà occupate in tutta italia lo spiegano bene. Vogliamo riprenderci tutto quello di cui abbiamo bisogno, non siamo più disposti ad osservare in silenzio la distruzione del nostro presente e del nostro futuro. Non andremo a votare per le primarie, siamo troppo impegnati a lottare, ma se Renzi è effettivamente interessato ai bisogni dei giovani potrebbe –ad esempio- osservare la piazza del prossimo 24 Novembre, quando saremo di nuovo in piazza, senza paura e con determinazione. In questa giornata non si cercherà però lo scontro con la polizia, caschi e book block verranno portati in piazza solo in maniera simbolica, attraverseremo le strade della città: sarà una grande giornata di comunicazione. Rispediamo al mittente le accuse di chi ci addita come violenti, come il 14n dimostra bene, rivendichiamo il nostro diritto a resistere e a difenderci dalla brutalità delle forze dell’ordine: l’unica violenza qui è quella di chi ci distrugge il futuro.
Il mio futuro non è un ashtag! Vogliamo tutto!
Ci vediamo sabato 24 ore 9.30 @ piramide!
*Scuole e facoltà occupate*
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