Migliaia di studenti dei collettivi di Milano e provincia in piazza per il primo corteo dell’anno!
La mattinata è cominciata di fronte alle scuole, dove i collettivi sisono organizzati per i picchetti, da tutte le zone della città gli spezzoni si sono riversati in piazza Cairoli.
Verso le 9,30 si è mosso il serpentone, dietro lo striscione che recitava “ANCHE IL 99% VUOLE IL FIGLIO DOTTORE!”, rispondendo alle ultime dichiarazioni del Ministro Fornero, che dopo aver assicurato a sua figlia un’istruzione d’elite raccomanda a tutti noi di non preoccuparci per la laurea e il nostro futuro, basta accontentarsi dei tecnici e dei professionali.
Abbiamo rimodernizzato un vecchio slogan perché ci stanno riportando indietro di trent’anni, quando studiare era un lusso per pochi “SAPERI X TUTTI, PRIVILEGI X NESSUNO!” diceva un altro striscione.
Adesso infatti le scuole cadono a pezzi e l’accessibilità è tutt’altro che scontata: tra i 300 e i 400 euro di spesa per i libri (+12% in due anni!): per questo oggi abbiamo sanzionato la sede della SIAE e e quella dell’AIE (Agenzia Italiana Editori), vogliamo saperi gratuiti e quindi anche libri di testo gratis.
Se il ministro profumo parla di “rivoluzione digitale” intedendo che tutti i libri devono contenere un cd causando un aumento di circa 100 euro in più a testa per la spesa di inizio anno, noi rispondiamo che la nostra rivoluzione digitale consiste in libri online scaricabarili gratuitamente. “fuck copyright, cyberesistance: noi diffondiamo, loro rinchiudono”.
Abbiamo colpito anche la sede principale della banca Intesa San Paolo costringendoli a chiudere interrompendo il loro lavoro: è un delle principali banche avvantaggiate dalle politiche del governo dei banchieri che da 200 miliardi alle banche per lo scudo anticrisi, quando solo un quindicesimo di questi basterebbe a sistemare oltre mille scuole, “save school not banks”, ed è anche la banca in cui ha tutti i suoi interessi il ministro Profumo…ne abbiamo approfittato per mandare il nostro messaggio “no ddl Profumo, no ddl Aprea, fuori banche e aziende dalle scuole!”.
Oggi non siamo scesi in piazza solo a Milano, ma anche a Bergamo, Bologna, Brescia, Cosenza, Firenze, Lamezia Terme, Modena, Livorno, Napoli, Palermo, Pisa, Ravenna, Roma, Torino, Massa, Lecce, Piacenza, Cremona, Cava dei Tirreni, Catanzaro e molte altre. Esprimiamo totale solidarietà e complicità agli studenti che come a Torino e Roma sono stati caricati e fermati. Questa è la risposta di chi ha paura che la situazione gli sfugga di mano e teme di perdere i propri privilegi.
Oggi è stato solo un inizio, da domani torniamo ad organizzarci scuola per scuola, guardando alla data globale di movimento studentesco del 18 ottobre “Global education strike”, promosso dagli studenti del Chile e del Quebec, e diffusosi a macchia d’olio in tutto il mondo! Siamo parte di un movimento globale che si batte per soldi a struzione e diritti per tutti, contro i privilegi dell’1%.
Coordinamento dei Collettivi Studenteschi di Milano e provincia
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