Milano: migliaia di studenti in piazza, “cacciare il rais è possibile!”
Sveglia! Cacciare i Rais è possibile! Oggi siamo scesi in piazza in migliaia di studenti dalle scuole superiori di Milano, in una giornata che è al centro di tre date di mobilitazione comuni a livello europeo e non solo. Questa mattina partendo da piazza Cairoli in decine di scuole (tra cui Boccioni, Carlo Porta, Cardano, Gentileschi, Parini, Itsos, Molinari, San Donato, Melegnano, Manzoni, Tito Livio, Besta…) ci siamo diretti con decisione verso la sede centrale della Fininvest, la principale finanziaria di Berlusconi.- “Berlusconi in esilio, confischiamo le sue ricchezze e restituiamole a scuola e welfare” è quello che pretendiamo: ci raccontano che mancano i soldi e che dobbiamo tirare la cinghia, mentre le cassaforti della famiglia del Cavaliere ingrassano inesorabilmente. Nel ’94 161,9 milioni di euro, oggi 1.194 milioni di euro. Un patrimonio complessivo di 6 miliardi e 500 milioni di euro, con cui potremmo garantirci: 1.300 nuovi asili nido, 13.000 scuole messe in sicurezza e oltre 220.000 assunzioni di docenti precari..
Sotto alla Fininvest molte ragazze hanno esposto dei cartelli che revitavano “Hanno lasciato la scuola in mutande…B.avoso non ti eccitare!” e “Non ci vengo ad Arcore, voglio andare a scuola!”.
Sveglia! Cacciare i Rais è possibile! lo abbiamo scritto sullo striscione che apriva il corteo e lo abbiamo cantato negli slogan di oggi: Berlusconi si circonda di donne di qualsiasi età come fosse il suo harem, ha le casseforti piene di ricchezze rubate alla popolazione, accentra tutto il potere nelle sue mani, straguadagna con profitti “leciti” e illeciti. Insomma, è a tutti gli effetti come uno di quei Rais che in Nord Africa hanno cacciato o cercano di cacciare.
Se sentiamo la parola Rais pensiamo a un Gheddafi, così come a un Berlusconi. Non è un caso che le armi del dittatore libico siano di matrice italiana, che da sempre e tuttora i due siano soci in svariate aziende, banche e imprese, come per esempio la Enel e la banca Unicredit più volte sanzionate lungo il percorso con locandine, uova e vernice.
Ogni volta che abbiamo colpito una sede Unicredit, una banca o una società che ruba i nostri soldi e il nostro futuro per arricchirsi e speculare vi abbiamo affisso una gigantografia di Berlusconi-joker, per indicarlo e smascherarlo come il principale responsabile di ogni ruberia a nostro danno da parte della casta.
Uno striscione appeso sul camion ricordava Carlo Giuliani, il ragazzo ammazzato durante il g8 di Genova dalle forze dell’ordine. Dopo che ieri la corte europea di Strasburgo ha assolto l’Italia dalla responsabilità abbiamo risposto “due proiettili, lo stato è colpevole, noi non dimentichiamo, noi non assolviamo, Carlo vive!”.
Oggi siamo ad un mese esatto dalla prossima grossa data di mobilitazione e lotta: il 25 Aprile. Il 25 Aprile è l’anniversario della liberazione partigiana dalla dittatura nazi-fascista; quest’anno vogliamo che sia una nuova liberazione, al grido di “que se vayan todos”, dai Berluscones e dalla casta. In questo mese organizzeremo assemblee e iniziative in tutte le scuole e in tutti i collettivi.
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