Milano, sgomberata l’ex-Cuem [Diretta]
Aggiornamenti da www.cantiere.org:
Ore 21.30: Aggiornamento di stato Libreria ex-cuem “Dopo i gravissimi episodi di oggi, domani costruiamo un’importante giornata di risposta, invitiamo chi é solidale, incazzato nero, per nulla disposto a mandare giú i fatti di oggi alle 8,30 per la libreria diffusa, alle 10 per ricostruire dove loro distruggono, alle 14 per una grossa assemblea aperta!!! l’excuem ha bisogno di tutti! #standup4excuem #vagodimettiti”
Ore 19.30: gli studenti riescono a ricompattarsi e danno luogo ad un’assemblea per decidere gli appuntamenti pubblici della settimana. Domani ore 9.00 volantinaggio e presidio in università! Dalle ore 14.00 assemblea pubblica e cittadina!
Ore 18.10 La polizia chiude tutti gli ingressi dell’università dividendo il presidio che si era formato nel chiostro. #Vagodimettiti! La tua operazione di polizia si è risolta con tre studenti feriti e uno spazio di cultura e socialità in meno!
Ma L’Excuem non si chiude nè ora nè mai! A sarà dura!
Ore 17.56 La polizia ha accerchiato gli studenti e con un altra pesante carica li ha condotti verso l’ingresso. I compagni cercano ovviamente di resistere per non farsi spingere fuori. L’università è di chi la vive!
Ore 17.49 La polizia ha caricato gli studenti che volevano difendere l’aula occupata dopo lo sgombero della libreria ex cuem di questa mattina. Una carica pesante lungo tutto il chiostro a cui i compagni hanno resistito per fortuna i ragazzi stanno tutti bene
Ore 17.38 La celere chiamata dal rettore sta facendo irruzione nell’aula occupata. I compagni resistono! Appare ovviamente inaccettabile la gestione dell’università in cui i problemi di spazi e libertà di cultura e saperi vengono invece gestiti come problemi di oridine pubblico. Erano anni che non si vedeva entrare la celere in sede universitaria per sgomberare un’auletta occupata…Ma non finisce qui! Ogni spazio che loro distruggono, noi lo ricostruiremo!
Ore 16.41: Aggiornamento di stato dell’Ex-cuem” La nostra risposta allo scempio compiuto in Excuem é stata quella di continuare le nostre attivitá in atrio aulamagna e occupare simbolicamente un’aula utilizzata da Interni e rimasta ora vuota,con scaffali vuoti! L’Amministrazione ha rischiesto l’intervento della questura, c’é il rischio dell’irruzione della celere in Universitá.
Chi si sente vicino al nostro progetto e ha potuto vivere anche solo un po’ di quello che é l’Excuem ci raggiunga x sostegno.”
Ore 16.23 Siamo barricati dentro l’excuem! La cultura non si sgombera
Ore 16.00 le forze del disordine si stanno preparando ad entrare in università! Guai a chi ci tocca! chi può raggiunga la sede di festa del perdono! #standup4excuem
Ore 15.30 il rettore chiama la forza pubblica e l’autorizza ad intervenire.
Ore 15.00 Il corteo interno e il collettivo dell’ex-cuem libreria autogestita occupano un’altra aula utilizzata solo da aziende e privati per i loro “saloni” e iniziative.
Ore 14.30 In centinaia al corteo interno in solidarietà all’ex cuem! Guai a chi ci tocca, quello che loro demoliscono noi ricostruiremo!
Questa mattina l’università statale di Milano ha assistito all’ennesimo attacco da parte della governance universitaria post-Gelmini ad un’esperienza di lotta dentro e contro l’università. La libreria autogestita Ex-Cuem aveva ridato vita ad un luogo da tempo abbandonato, riempiendolo delle parole cardine dell’autogestione, della condivisione, della lotta politica.
La libreria autogestita Ex-Cuem di Milano è stata infatti sgomberata e svuotata con brutalità dal rettore dell’ateneo meneghino, che ha deciso di mettere nuovamente sotto attacco un percorso che a partire dalla ripresa di un aspetto cardine del diritto allo studio, l’accesso ai saperi, si era sempre di più mostrato vitale e voglioso di muovere diversi passi in più, contestando l’intera struttura del sapere universitario e dei suoi processi di governance.
Numerosi incontri, dibattiti, iniziative hanno segnato in questi mesi l’attività dell’Ex-Cuem, che ha risposto allo sgombero rilanciando immediatamente una serie di iniziative in università a partire da oggi, con un’assemblea pubblica in università alle 14 che farà il punto sullo sgombero e sulle prossime tappe di un percorso pronto a ripartire.
Intanto è già iniziato il presidio permanente dell’ingresso della Statale, dove insieme agli occupanti ci sono tutti gli scatoloni di materiale presente nell’ormai ex-sede della libreria autogestita. A testimoniare materialmente la ricchezza di un progetto che tornerà ancora più forte, ne siamo certi, a colpire una gestione aziendalistica e distruttiva dell’università.
Di seguito le parole della stessa Ex-Cuem sui fatti di oggi:
Lunedì 6 Maggio 2013
Esercizi di stile
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Stamattina, arrivati in università, abbiamo trovato una sorpresa che non ci aspettavamo. La libreria è parecchio cambiata. I libri, gli scaffali, il bancone, la cucina, la sala prove non ci sono più.
Il pavimento è stato divelto, i muri abbattuti, le bacheche distrutte.
Il caos che regnava in libreria ha lasciato il posto a un surreale, inumano ordine, come quello che si percepisce dopo un incendio.
Vi ringraziamo di cuore: tra letterati, filosofi e giuristi, abbiamo qualche difficoltà a comprendere le nuove tendenze del design. Bisogna darvene atto: avete ben appreso la lezione di Interni. La tattica per guadagnare spazio è originale e moderna.
Bella prova: forse anche l’anno prossimo potrete svendere gli spazi dell’università senza dover leccare troppi culi.
Quindi, questo è un comunicato di ringraziamento.
Grazie per aver lavato gli ultimi piatti che rimanevano dalla cena di venerdì.
Grazie per aver tolto i tavoli, quel colore arancione faceva a pugni col grigio delle pareti.
Grazie per aver tolto le porte – da tempo si pianificava di rendere più attraversabile lo spazio Cuem.
Grazie per aver abbattuto il muro, il muro non è un concetto che ci piace, anzi già che ci siete la prossima volta abbattete anche quelli esterni, così saremo liberi di scorazzare tutti i giorni per l’università, tra un concerto Hardcore in rettorato e un pic-nic in CUSL, una grigliata in chiostro centrale e una pisciata sulla porta dell’ufficio dell’amministrazione.
L’anno scorso abbiamo deciso che, a fronte di tutto il tempo che abbiamo buttato a inseguire i vostri falsi sogni di gloria (o, per meglio dire, di servitù volontaria), il minimo che potevamo prenderci era la Cuem con tutti gli studenti e le studentesse.
La cuem è casa nostra. Per questo, ce la riprenderemo.
Ora che ci sono lavori in corso in libreria, l’università sarà casa nostra.
Come in “The Terminal”, siamo pronti a trasformare abitandolo il non-luogo che è l’università.
In tempi di crisi, le vacanze sono un lusso che pochi si possono permettere: che ne dice, Rettore, se trasformassimo la Statale in un villaggio vacanze con tanto di piscina gonfiabile e giochi d’animazione?
Sarebbe un’idea che valorizza la già prestigiosissima immagine del nostro ateneo.
Oppure in un free camping.
Potremmo anche installare una SPA nel vostro ufficio.
Le idee non ci mancano, i mezzi neanche!! Con un po’ di fortuna riusciremo a battervi in originalità.
Scusi, abbiamo questa tendenza a rapportarci da pagliacci con i pagliacci. Quindi niente più scherzi.
Ci dispiace, Rettore.
Un anno di incontri, in cui le nostre vite hanno incrociato quelle di tante altre persone che lottano come noi contro il dominio e lo sfruttamento che regolano il nostro mondo, non si può cancellare con due giorni di lavoro e qualche quintale di malta.
Già l’anno scorso, dopo il secondo sgombero, avevamo la sensazione che per voi fosse troppo tardi.
Dovevate estirparci prima, dovevate dividerci, prima di colpire, ma come al solito la vostra burocrazia è cieca e sorda. I rapporti umani e la voglia di costruire insieme non sono un “di più”, un “dettaglio”. Finchè non comprenderete questo, continueremo a vivere e a moltiplicarci come i Gremlin con l’acqua.
Quando avete a che fare con noi, dovrete sempre scontrarvi con l’imprevisto.
Un saluto sincero,
i ragazzi della libreria Ex-Cuem
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