InfoAut
Immagine di copertina per il post

Modena: Crolla intonaco su studenti. Scuola in rivolta.

La notizia è arrivata solo a manifestazioni concluse e ha cominciato a fare il tam tam della rete. Questo ha portato alla giornata di oggi con l’intera scuola che si è sollevata: studenti, professori, preside e genitori  hanno interroto del lezioni dopo la prima ora e si sono riversati all’esterno della scuola.

Facciamo un passo indietro. L’istituto Sigonio come abbiamo già scritto è uno di quei istituti interessati al sisma della primavera del 2012 che ha colpito la bassa modenese ma anche la città di Modena. Lo stabile è stato reso inagibile e l’isitituo è stato spostato in altra sede. Da notare come un terremoto che ha diciamo sfiorato la città di Modena, ha portato all’inagibilità dello stesso e di altri istituti scolastici. A fronte di tutto ciò come detto la giunta modenese ha deciso di spostare il Sigonio all’interno delle ex scuole marconi, anch’esse rivelatesi non molto idonee ad ospitare lezioni, fatto sollevato già lo scorso anno da molti studenti e docenti, denuncia che ha poi portato la giunta a promettere lavori di ristrutturazione.

Arrivati all’inizio del nuovo anno scolastico, ci si è resi subito conto che i lavori svolti erano insufficienti e che non andavano a risolvere i diversi problemi dello stabile. Il neonato C.ollettivo I.nterno S.igonio ha messo in piedi diverse iniziative per denunciare al cosa e a queste denuncie la giunta ha continuato a rispondere che l’edificio era a posto e poteva svolgere la sua funzione.

L’accaduto di Venerdì ha dimostrato il contrario, ma sopratutto ha messo in evidenza l’incapacità di questa politica di dare risposte agli studenti e alla gente della città di Modena.

Queste le parole della giunta dopo il crollo dell’intonaco: “nessun problema strutturale né di infiltrazioni”.  “distacco di una porzione di intonaco del diametro di circa 20 centimetri dal soffitto di un’aula, in prossimità di una trave di cemento”.

Molti hanno criticato del manifestazioni degli studenti all’intenro del #15N di lotta, la stessa polizia modenese era molto nervosa durante tutto il corteo, ma gli accadimenti del Sigonio hanno dimostrato come le lotte studentesche portino nelle piazze nelle vie nella città rivendicazioni reali concrete.

Rivendicazioni che solo con la lotta possono trovare risposte.

Ritornando alla giornata di oggi, una volta usciti dall’istituto si è svolta un assemblea ricca d’interventi e proposte su come rilanciare la lotta per istituti sicuri, perchè il problema non è solo confinato al sigono ma è un problema di tutti gli istituti di modena e provincia. Terminanta l’assemblea tutti gli studenti sono rimasti fuori e continuato la protesta.

Siamo certi che la giornata di oggi sarà solo l’inizio di un duro scontro verso una politica sempre più lontata dei reali bisogni della gente.

 

Leggi comunicato del C.A.S. di Modena:

 

Dopo i mesi passati a denunciare il pessimo stato delle strutture scolastiche modenesi ci troviamo oggi a ricevere l’ennesima dimostrazione del fatto che gli studenti ancora una volta ci hanno visto lungo.

La giunta comunale ha usato una scuola come il Sigonio solamente per mera propaganda politica, ha sostenuto di aver provveduto alla messa in sicurezza degli stabili e alla loro ristrutturazione mentre gli studenti continuavano a ripetere che erano tutte prese in giro.

Il neonato CIS (Collettivo Interno Sigonio) ha organizzato diverse iniziative per portare il problema agli occhi della città fino a partecipare al corteo indetto dal CAS per il 15 Febbraio rivedendosi nelle posizioni del collettivo.

Questo a sottolineare come l’utilizzo delle vie pacifiche ed istituzionali si riveli oggi sempre più inutile e come per farsi sentire sia necessario prendere in mano la situazione senza più delegare, senza più sperare in un intervento di queste forze politiche completamente corrotte ed interessate solo a racimolare il maggior numero possibile di voti.

Come CAS annunciamo che ci muoveremo certamente per portare con forza tutte queste contraddizioni agli occhi di tutti e che continueremo ancora più convinti sulla nostra strada chiedendo scuole sicure e non più fatiscenti.

 

Leggi Nota N.etwork A.ntagonista M.odenese:

 

Quello accaduto oggi al Sigonio è un fatto veramente incredibile. E’ la dimostrazione del fallimento di un modello di governo della città che sta per essere abbattuto dalle lotte che ogni giorno nascono su questo territorio e dall’incompetenza della giunta modenese e del partito che la sostiene.

Il sigonio è stato oggetto di promesse da parte del sindaco e della giunta modenese. hanno parlato di ristrutturazione dello stabile che ospita l’istituto scolastico: Balle!

Sosteniamo la lotta del neonato collettivo interno Sigonio che da alcune settimane denuncia le pessime condizioni dello stabile.

La vicenda del sigonio è la dimostrazione di come le lotte degli studenti siano importanti e reali e non come pensa qualcheduno solo un gioco o un modo per non studiare.

La giunta modenese dovrà spiegare a tutta la città quello che è successo oggi.

Le promesse non bastano più. Servono fatti concreti!

Unico modo che conosciamo noi è smettere di delegare e lottare!

 

 

@Infoaut_Modena

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

Modenascuolastudenti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

L’intelligenza artificiale a scuola ovvero del pappagallo stocastico

In sintesi: è insostenibile dal punto di vista ambientale, replica discriminazioni e stereotipi della società, standardizza scrittura e pensiero.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Senza dargli pace

In un mondo che scende sempre più in guerra, il problema che si pone è come rompere la pace che l’ha prodotta. da Kamo Modena «Senza dargli pace». È l’indicazione di metodo che ci consegna la lunga tradizione di lotta degli oppressi nel difficile movimento a farsi classe, tra sviluppo di autonomia e costruzione di […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università – Comunicato Conclusivo

Si è conclusa pochi giorni fa l’assemblea nazionale studentesca “Guerra alla guerra nelle università”, tenutasi il 13 e il 14 settembre nell’Università di Pisa, al Polo Piagge occupato.

Immagine di copertina per il post
Formazione

La banalità del male accademico: difendere un’ora di lezione e ignorare un genocidio

Di seguito pubblichiamo il comunicato uscito da Studentx per la Palestina Pisa e ripreso anche da Giovani Palestinesi e Rete Ricerca e Università per la Palestina in merito alle iniziative svolte in Università a Pisa in solidarietà alla Palestina e per dare seguito allo slogan “blocchiamo tutto”.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea geografa per la Palestina: quanto successo in parallelo al Congresso Geografico Italiano 2025 di Torino

Dal 3 al 5 settembre 2025, presso il Campus Einaudi e il Castello del Valentino di Torino, si è svolto il 34° Congresso Geografico Italiano. 

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea sulle scuole: organizziamoci per liberare le scuole dalla guerra

Partecipa anche tu all’assemblea sulle scuole che si terrà il 6 settembre a Venaus, per organizzare forme di lotta concrete che dalle scuole siano in grado di inceppare la macchina bellica.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Campeggio studentesco a Venaus dal 2 al 7 settembre: uniamoci contro chi ci vuole in guerra

Lanciamo un grande e allargato momento di confronto e lotta nei territori liberati di Venaus dal 2 al 7 settembre!

Immagine di copertina per il post
Formazione

Boicottaggio respinto, verità distorta: UniPi sceglie la guerra e la chiama pace

Un contributo del Collettivo Universitario Autonomo – Pisa in merito alla votazione del senato accademico dello scorso venerdì 11 luglio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Brescia: perquisizioni di polizia a studenti e studentesse per lo sciopero generale “Blocchiamo tutto” del 22 settembre

All’alba di domenica 28 settembre 2025 agenti della Digos della Questura di Brescia si sono presentati a casa di alcuni giovani studenti e studentesse, delle scuole superiori e universitari, per effettuare perquisizioni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

E’ iniziato il campeggio studentesco al presidio di Venaus

Prende avvio il campeggio studentesco No Tav nello storico presidio di Venaus. Questa mattina si è tenuta l’assemblea contro la guerra, il riarmo e contro il genocidio in Palestina, occasione per discutere a partire dalle scuole itinerari di attivazione contro la guerra e per mobilitarsi sui territori in vista del corteo nazionale dell’8 novembre a Roma, lanciato questo luglio durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il laboratorio della guerra. Tracce per un’inchiesta sull’università dentro la «fabbrica della guerra» di Modena

Riprendiamo questo interessante lavoro d’inchiesta pubblicato originariamente da Kamo Modena sul rapporto tra università e guerra.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: Stefano, Jacopino e Pietro finalmente liberi! Aggravamento delle misure per Sara.

Le misure cautelari per i giovani arrestati a seguito della manifestazione in solidarietà a Ramy Elgaml di gennaio scorso a Torino erano scattate dopo pochi mesi e avevano visto quattro arresti domiciliari e quattro obblighi di firma.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Maturità: Valditara vergogna!

Il ministro Valditara non ha perso neanche un’ora per risparmiarsi una sua solita uscita contro chi prova a esprimere il dissenso dentro la scuola.