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Presidio al Senato Accademico, continua la mobilitazione del Lucernario

Quando dall’interno del senato è stata avanzata la proposta di far intervenire gli studenti del Lucernario riuniti fuori in presidio, il rettore Frati ha risposto con un suo controdossier (dato che dopo lo sgombero come studenti ne avevamo stilato uno sui progetti legati agli stabili del Lucernario), che riportava le “illegalità” di cui gli studenti nei nove mesi di occupazione si sono resi protagonisti. Foto che ritraggono dazebao con scritto “Rete Pirata”, che sarebbe semplicemente la rete internet che abbiamo attivato (che funziona molto meglio di quella della Sapienza) con un servizio di condivisione di materiali didattici contro il caro-libri, vendita di alcolici (mentre l’università li fa vendere durante mega eventi privati come la festa di lancio della nuova Toyota), e immagini di feste tra l’altro non organizzate dagli studenti del Lucernario.

Quando alcuni senatori accademici e uno dei rappresentanti degli studenti hanno ribadito la necessità di ascoltare gli studenti riunitisi in presidio sul problema dello sgombero e della mancanza di spazi il rettore ha infine risposto che era stato aggredito fisicamente da alcuni studenti del Lucernario e che senza una lettera di scuse non si sarebbe tenuto nessun tavolo.

Premettendo che non è mai avvenuta nessuna aggressione, ci sembra assurdo (e non è una novità) che il rettore della più grande università d’Europa neghi un confronto politico con gli studenti affidandolo alla polizia e ai propri manganelli, utilizzando come scusa fatti personali di natura spesso fantasiosa.

Sugli stabili del Lucernario LaSapienza ha dei progetti in continua evoluzione (in questo momento uffici per un nuovo studentato e un’aula studio), di cui ci preoccupa sicuramente la reale capacità di portarli a termine dopo i cantieri infiniti di Scienze Politiche, quello del Centro Teatro d’Ateneo accanto al Lucernario, fino alle aule “provvisorie” costruite sopra il pratone. L’università non ha ancora approvato un reale progetto per questi spazi, destinati per alcuni mesi anche alla Scuola Superiore di Studi Avanzati, una scuola per 16 meritevoli per il quali tutti i servizi sono gratuti e a cui viene promesso un futuro d’eccellenza, mentre per gli altri studenti diventa sempre più difficile pagarsi le tasse e l’alloggio, come immaginarsi un futuro post-universitario diverso da disoccupazione e lavoretti precari qausi sempre lontani dagli studi portati avanti. Nonostante questo l’università ha voluto eseguire l’operazione di sgombero senza cercare la minima interlocuzione con gli studenti e le studentesse che vivono tutti i giorni il Lucernario, anche solo come aula per studiare data la grave mancanza di luoghi del genere gestiti dall’istituzione universitaria.

Siamo in attesa di una risposta politica dall’università che tarda ad arrivare… nel frattempo vi invitiamo ai prossimi appuntamenti di mobilitazione:

-LUNEDI’ 7 LUGLIO ORE 18 – ASSEMBLEA APERTA DEL LUCERNARIO PER PORTARE AVANTI LA CAMPAGANA “PORTE APERTE ALLA SAPIENZA”

– MERCOLEDI 9 LUGLIO DALLE 17 –RICOSTRUIAMO L’AULA STUDIO ALL’APERTO DEL LUCERNARIO a seguire APERITIVO E DJSET HIP/HOP

GUAI A CHI CI TOCCA!

SAPIENZA CLANDESTINA

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