InfoAut
Immagine di copertina per il post

Prossimamente nella tua città..

Da piazza Syntagma a piazza Tahir, da piazza del Popolo a Zuccotti Park, il carattere globale della crisi del capitalismo si sostanzia nel rifiuto incondizionato di subire, le conseguenze delle speculazioni delle banche e degli istituti finanziari.
Perchè anche qui vogliono farci pagare la crisi e imporre politiche di sacrifici attraverso governi tecnici e diktat dei vertici Europei.

Perchè anche qui, si fa sentire sempre più forte il peso della disoccupazione, della precarietà, della distruzione dell’università e della devastazione dei territori.

La Grecia chiama! Chiama tutti alla discussione e alla costruzione di un linguaggio comune che ci possa portare un passo più in là nella lotta.

Vogliamo rispondere alla chiamata della Grecia presentando, venerdì nella nostra facoltà, il progetto del Knowledge Liberation Front, che vuole mettere in relazione le realtà che nei propri atenei organizzano il rifiuto alla doppia crisi: la crisi economica globale e quella dell’Università. Consapevoli che questa dicotomia non si sviluppa solo all’interno del nostro paese ma travalica i confini della struttura obsoleta dello Stato Nazione, vogliamo sviluppare relazioni e analisi con gli studenti e le studentesse del resto del mondo.

All’interno dell’Università si può scardinare la logica inclusiva di un sistema costruito per la formazione di lavoratori altamente qualificati a basso costo, attraverso la riappropriazione del welfare studentesco e l’autogestione dei saperi. Questo, può avvenire attraverso la messa in comune dei percorsi che ognuno di noi porta avanti da diversi anni. Quello che ci interessa è costruire un’alternativa insieme e a partire dalle lotte. Quello che ci interessa è andare al di là di ricette precostituite o alternative di governo. Ci interessa costruire a partire dalla rottura con quello che, nelle università, vigeva in precedenza e dal rifiuto di quello che si palesa oggi.

Come dimostra la Val Susa, il rifiuto ad una grande opera è diventato rifiuto ad un sistema decisionale illegittimo e obsoleto, ad un sistema di polizia sempre più violento e repressivo, ad una stampa falsa e meschina e infine ad un sistema politico governato dai profitti. Ma questo grande rifiuto ha dietro di sé la costruzione, nei giorni e nelle ore condivise, di un nuovo modo di stare insieme a cui siamo disabituati. I protagonisti della resistenza nella valle, si sono reinventati nella lotta e sono riusciti a trasmetterlo anche al di là del proprio territorio.

Giorno per giorno, si sono costruite le possibili forme di resistenza alla costruzione del tav. Quello che è chiaro è che oggi non si vuole solo mettere in piedi a tutti i costi il cantiere, ma si vuole distruggere un nuovo modo di essere. Questo ci sembra essere l’elemento più interessante del “nostro Occupy”. Questo vorremmo riportare all’interno del nostro Ateneo. Vorremo concretizzare il rifiuto come pratica costituente verso l’autogestione dei saperi e la riappropriazione del welfare studentesco. Obiettivo che può essere ottenuto, a nostro avviso, solo attraverso la condivisione e la costruzione di modalità di agire che si esplicano nel reale: nelle pratiche di lotta di tutti i giorni.

Per una condivisione e una costruzione transnazionale dei percorsi reali, che vorremmo far crescere nei nostri atenei, invitiamo tutti e tutte all’incontro che avverrà in aula portico occupata venerdì 16 alle ore 16. All’incontro interverranno i compagni e le compagne del Cua di Bologna.

Assemblea Permanente Sociologia

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

atenedibattitoroma

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

Leonardo occupata: costruire una prassi per boicottare la guerra

L’Intifada ha annunciato sin dall’inizio dell’anno accademico l’intenzione di proseguire con l’azione di boicottaggio contro Israele e i suoi alleati.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Inizia l’Intifada degli studenti medi

Inizia l’intifada degli studenti medi, oggi ci siamo presi la città! Si preannunciava una grande giornata di lotta e così è stato.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Contro Stato e dirigent3 tutto e subito all3 student3!

Scendiamo in piazza, il 15 novembre, pochi giorni prima dalla giornata dell3 student3, contro un sistema scolastico devastato da continui tagli ai fondi pubblici, dall’autoritarismo e dalla repressione che tende ad insinuarsi anche nei nostri luoghi del sapere e da una didattica che non pone al centro lo sviluppo del pensiero critico bensì una valutazione numerica.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Polizia a scuola o scuola di polizia?

Di recente il professor Raimo è balzato agli onori della cronaca a causa della pubblica punizione inflittagli dal Ministero dell’Istruzione, tramite l’Ufficio Scolastico Regionale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Mobilitazione contro la riforma del pre-ruolo: voci dal presidio al rettorato di Unito

Venerdì 1 novembre si è tenuto un presidio al rettorato dell’Università di Torino in Via Po, organizzato da studenti e studentesse, docenti e soprattutto precari e precarie della ricerca e dell’accademia, contro la cosiddetta “riforma del pre-ruolo” a firma ministra Bernini

Immagine di copertina per il post
Formazione

Argentina: le lotte studentesche crescono in tutto il paese

Affollate marce con fiaccolate a Buenos Aires e La Plata

Immagine di copertina per il post
Formazione

In Val Susa si accende lo sciopero studentesco

Durante la giornata di ieri un grande numero di studentesse e studenti si è riunito in piazza per scioperare contro l’accorpamento tra il Liceo Norberto Rosa e l’iis Enzo Ferrari e la chiusura della stazione di Susa per i lavori della stazione internazionale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Quale democrazia nella scuola?

L’Assemblea, gruppo informale di un centinaio di docenti di una quarantina di Istituti piemontesi, ha redatto un questionario dal titolo “Quale democrazia nella scuola?” con lo scopo di condurre una ricerca tra il personale scolastico circa il cambiamento dei processi democratici all’interno delle istituzioni scolastiche.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Contro presidi padroni e scuole aziende è arrivato il tempo di organizzarsi e lottare!

L’accesso abusivo sarebbe servito, secondo le indagini, per alterare i voti scolastici a discrezione del volere della preside

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: sequestrata l’aula occupata dall’Intifada studentesca al Politecnico

Dopo 4 mesi di occupazione l’aula occupata “Shereen Abu Akleh” è stata sequestrata.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: in diecimila rompono gli argini per la Palestina

Più di diecimila persone ieri hanno raggiunto la Capitale per manifestare il fermo sostegno alla Palestina e al Libano sotto attacco da parte di Israele nella complicità internazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

5 Ottobre: GPI e UDAP confermano la manifestazione nazionale per la Palestina e il Libano

Manifestazione nazionale per la Palestina e il Libano lanciata da Giovani Palestinesi d’Italia e Unione Democratica Arabo-Palestinese per sabato 5 ottobre 2024 a Roma (ore 14, piazzale Ostiense – metro Piramide).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: migliaia in piazza contro il governo Meloni. Scontri tra collettivi universitari e polizia

Si è svolto ieri a Roma, partito da piazza Vittorio Emanuele II, il corteo “contro il governo Meloni” diretto a Porta Pia a cui si sono aggiunti i collettivi universitari e liceali che si sono dati appuntamento a Piazzale Aldo Moro.  In testa al corteo lo striscione con lo slogan della manifestazione e il sottotitolo […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Dalla Francia all’Italia, la terra si ribella

Domenica 12 maggio una delegazione del movimento francese Soulèvements de la Terre era a Roma per incontrare altri movimenti ecologisti e invitare alle prossime mobilitazioni. Un racconto a più voci di un importante momento di scambio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nel CPR ad Atene per la solidarietà alla Palestina

Il 14 maggio 2024, ventotto (28) persone sono state arrestate nel corso dell’operazione di polizia durante l’occupazione della Facoltà di Giurisprudenza di Atene nel contesto delle proteste internazionali contro lo spargimento di sangue a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada Studentesca: le tende per Gaza stanno diventando un movimento globale

A quasi sette mesi dallo scoppio della guerra a Gaza, in numerose università del mondo sta montando la protesta degli studenti contro la risposta militare di Israele.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Il significato conteso del 25 aprile di fronte al genocidio. Spinte e possibilità.

Le iniziative ufficiali del 24 e 25 aprile di quest’anno sono state la dimostrazione della separatezza che intercorre tra il sinistro antifascismo istituzionale e quello quotidiano di chi non si rifugia in un’identità stantia priva di sostanza e attinenza alla realtà.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sapienza: un racconto della giornata di ieri (17 aprile)

Il 17 aprile in Sapienza è stata una giornata di lotta e smascheramento dei rapporti che l’università coltiva (e non vuole interrompere) con la guerra e Israele.