Scuola: piattaforme di apprendimento e maestri dotati di intelligenza artificiale
Da settembre 2024, il David Game College sperimenterà un programma di studio alternativo per studenti GCSE[1], il primo del suo genere nel Regno Unito. Le materie saranno impartite interamente utilizzando una piattaforma di apprendimento adattivo basata sull’intelligenza artificiale (IA). Ciò significa che gli studenti iscritti ai corsi non avranno insegnanti in ‘carne ed ossa’ e potranno fluidamente gestire i tempi e le modalità di apprendimento.
Il David Game College è un istituto privato inglese, fondato nel 1974, situato nella City di Londra. “Finito il piano di studio GCSE e A Level gli studenti sono invitati a scegliere un’università a loro scelta spesso tra quelle più prestigiose all’interno del ‘Russell Group’”,[2] si afferma nella presentazione del programma.
“L’insegnamento è calibrato sulle specifiche della commissione d’esame ed i compiti vengono assegnati agli studenti migliorando la loro tecnica d’esame attraverso test cronometrati regolari”. Sembrerebbe in realtà un approccio burocratico e “robotizzato” alla didattica.
Il programma Sabrewing prende il nome da una particolare razza di colibrì eccezionalmente agile, resiliente e versatile. “Eccellono anche nell’orientarsi nei loro ambienti in modo indipendente e tendono a volare da soli anche quando migrano su grandi distanze, anziché viaggiare in stormo”. Non manca nel piano degli studi, evidentemente, una sana dose di individualismo borghese e neoliberista: soli, indipendenti, autonomi.
Il corso sperimentale si rivolge a venti studenti di età compresa tra 15 e 17 anni che possono frequentare l’università ogni giorno impegnandosi nello studio utilizzando le piattaforme di apprendimento adattivo basate sull’intelligenza artificiale che personalizzano il loro percorso formativo. È prevista comunque per la classe la consulenza di tre coach umani dedicati all’apprendimento, favorendo un percorso di studio mirato e attento alle eventuali lacune da ‘riempire’ e accelerando il processo di apprendimento.
Il sistema di Intelligenza Artificiale corredato alla piattaforma è in grado di valutare regolarmente gli studenti in base al livello di conoscenza di ogni materia, generando automaticamente una personalizzazione dei percorsi di apprendimento a seconda delle lacune di conoscenza individuali verificate. Inoltre l’IA può fungere anche da tutor virtuale, rispondendo alle domande e spiegando i concetti secondo le singole necessità. Così, in ogni momento del giorno e della notte gli studenti sono completamente ed individualmente supportati da un intelligentissimo professore seppur artificiale.
Secondo il David Game College l’apprendimento adattivo basato sull’intelligenza artificiale consente a ogni studente di accelerare il proprio apprendimento (efficacia), studiando sempre esattamente il materiale giusto per soddisfare le loro esigenze (economicità), riducendo il numero totale di ore di cui ogni studente ha bisogno per completare il programma per ogni materia (efficienza): in sostanza la didattica è modellata secondo la triade valoriale del capitalismo.
Inoltre si esplicita quasi una superiorità delle capacità analitiche del maestro virtuale rispetto a quello umano: una sensibilità digitale superiore a quella umana:
“Sebbene l’insegnamento convenzionale possa essere molto efficace per molti studenti, spesso trascura i blocchi cognitivi specifici di uno studente e le incomprensioni concettuali, dovuti sia alla mancanza di accesso a dati oggettivi, sia alla capacità limitata di analizzarli e interpretarli in modo efficace”.
Il programma Sabrewing basato sull’intelligenza artificiale è anche economico, costa “solo” 27.000 sterline ad anno accademico equivalenti a circa 32.000 euro.
La notizia pubblicizzata sul sito ufficiale del David Game College[3] e ripresa da Orizzonte Scuola[4] fa trasparire il futuro utilizzo dell’intelligenza artificiale non solo per sostituire lavori usuranti o ripetitivi. Vaste aree di lavoro creativo e cognitivo saranno sempre più coperte dall’intelligenza artificiale facendo residuare sempre meno spazi ad esclusivo appannaggio della vecchia umanità. Con l’utilizzo di queste tecnologie, infatti, una scuola privata può abbassare i costi massimizzando i profitti. Una volta programmata la piattaforma non devi sostenere altri investimenti: stipendi dei professori, dei tutor, ferie, malattie, orari di servizio, fine settimana etc…
Risulta esplicito, nel caso in questione, anche il taglio valoriale borghese dato alla didattica che certamente non può essere giudicato o variato dallo ‘spirito critico’ del maestro virtuale. In questo senso, almeno, il ‘vecchio professore’ schifosamente umano delle scuole superiori e dell’università mantiene ancora oggi la possibilità, per chi desiderasse esercitarla, di una sua autonomia didattica; può criticare o cambiare i programmi e le metodologie, i tempi, i luoghi e i mezzi. Anche lo studente può scegliere di seguire i corsi di quel professore così alternativo a detta dei più o di quella facoltà con un taglio innovativo. Ancora oggi in molti possono dire: “sono stato discepolo di…” mentre in un prossimo futuro distopico si sarà tutti figli di chi ha programmato l’unica e maggioritaria piattaforma di apprendimento basata sull’intelligenza artificiale.
Sui social c’è chi ironizza sul progetto: “Piuttosto che una scuola senza insegnanti proporrei un Governo senza ministri, viste le boiate che stanno facendo”.
Una piattaforma governativa adattiva basata sull’intelligenza artificiale?
Un commento un po’ estremista e sicuramente fuori luogo vista la qualità, ad esempio, del nostro Ministro alla cultura Sangiuliano, del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Salvini o dell’inossidabile Santanché. Puntando su personalità del genere, i ministri umani rimarranno per lungo tempo sicuramente inarrivabili dalle intelligenze artificiali.
A noi non rimane che un’ultima domanda: finirà davvero così?
Malanova vostra!
NOTE:
[1] E’ l’esame che si sostiene a 16 anni in Inghilterra
[2] Il Russell Group è una rete di ventiquattro università britanniche che ricevono in totale oltre due terzi dei finanziamenti alla ricerca nel Regno Unito. L’ammissione in una delle università del Russell Group è molto selettiva: il rapporto tra posti disponibili e richieste di ammissione è in media 1 a 8, e in alcuni corsi anche 1 a 20.
[3] https://www.davidgamecollege.com/courses/courses-overview/item/102/gcse-ai-adaptive-learning-programme
[4] https://www.orizzontescuola.it/in-classe-senza-docenti-ma-con-i-robot-a-londra-lesperimento-che-fa-discutere-la-disumanizzazione-e-in-corso-bellissimo-sapra-coinvolgere-piu-di-molti-prof-che-insegnano-per-ripiego/
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