Sedici condanne per gli studenti dell’Onda
Proteste che sfociarono nella grande giornata di lotta del 14 dicembre 2010, giorno in cui venne data la fiducia al governo Berlusconi salvandosi grazie ai voti Razzi e Scilipoti, dove in piazza del Popolo a Roma la rabbia di tantissimi giovani, oltre 50mila persone, prese forma ed esplose con tutta la sua potenzialità conflittuale contro le istituzioni e i suoi rappresentanti politici. Per quella giornata furono 50 le persone che subirono provvedimenti giudiziari.
Oggi con le sedici sentenze pronunciate dal tribunale di Roma si vuole continuare a criminalizzare un movimento che dal 2009 aveva raccolta una grossa partecipazione e un ampio consenso fra la gente. Precarietà e sfruttamento, oggi come ieri, rimangono i pilastri portanti di una ristrutturazione e un disciplinamento sociale dentro la crisi economica. Le sentenze punitive dei giudici romani ancora oggi, a più di cinque anni di distanza, confermano il carattere punitivo per chi partecipò con rabbia e determinazione a quella giornate.
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