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Torino: Edisu e Regione mandano per strada centinaia di studenti

 

Di seguito l’appello alla mobilitazione lanciato dagli studenti e le studentesse di Torino:

 

In Piemonte le politiche sul diritto allo studio non smettono mai di stupire. Dopo il definanziamento che in questi anni ha portato le borse di studio a diventare un numero irrisorio, dopo i tagli operati a livello nazionale per le borse di studio (tagli che superano il 90% dei fondi previsti), e dopo la svendita da parte dell’Edisu del suo patrimonio immobiliare, centinaia di borsisti questo nuovo anno si vedranno escludere dalle graduatorie per i posti letto in residenza, con l’avvallo di una faziosa politica di meritocrazia che non rende nemmeno pubbliche le modalità di selezione a cui fa riferimento. Studenti fuori sede e non, dunque perderanno un tetto sopra la testa, e, parallelamente, molti altri la possibilità di studiare.

 

Le residenze vengono così svuotate a forza, e il fine è uno solo: tenere sempre più stanze libere, mentre la richiesta è in costante ascesa, per destinarle solo a chi è disposto a pagarle; speculano sulle nostre vite e sul nostro futuro arrivando a chiedere 10 euro al giorno per un letto che dovrebbe essere nostro a costo zero. Oggi più che mai la gestione del diritto allo studio in Piemonte rappresenta un’emergenza per gli studenti e le studentesse, ma anche per la cittadinanza intera. Centinaia di studenti si sono visti cambiare i parametri di accesso ai posti in residenza nel corso dell’anno di studio trovandosi negli ultimi appelli a inseguire una media ben superiore a quella precedente e per i più impossibile da raggiungere per poter continuare a studiare nella nostra città. Alcuni, venuti a conoscenza di questa situazione, non sono tornati a Torino dalle vacanze e non hanno ripreso possesso della stanza, altri, come noi hanno scelto di tornare sperando di trovare una soluzione e non disposti a dover interrompere il proprio percorso di studi nella città in cui lo hanno incominciato. Ora è il momento di muoversi, di fronte alle istituzioni accademiche e politiche che cieche di fronte alle necessità degli studenti promuovono queste politiche disastrose. Ora è il momento di dire basta e di organizzarsi per trovare una soluzione al nostro problema. Mercoledì 25 molti studenti dovranno abbandonare le proprie stanze, molti si troveranno senza soluzioni abitative o con soluzioni provvisorie. Non possiamo rassegnarci a questa situazione, è ora di muoversi!

 

Vediamoci per organizzare insieme la mobilitazione mercoledì 25 alle ore 18 in Piazza Castello sotto la Regione in un presidio/assemblea.  

 

Il diritto allo studio non si tocca, ce lo riprenderemo con la lotta!

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