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Torino: i Campus Invaders approdano all’Università

Ad un anno e mezzo dall’inaugurazione del Campus “Luigi Einaudi”, possiamo affermare, come studenti e studentesse che ne animiamo quotidianamente i corridoi, che l’iniziale sbornia di curiosità ed eccitazione al pensiero di frequentare i corsi in un polo universitario di ultima generazione ha ceduto il passo ad un diffuso senso di disillusione.

Con la ripresa dei corsi della routine quotidiana scandita dalle lezioni, dai caffè, dispense e orari di ricevimento; i nodi stanno venendo al pettine: stressanti code agli armadietti della biblioteca che rimane aperta solo fino alle 18, aule chiuse fuori dall’orario di lezione, nessuno spazio dove mangiare tra una lezione e l’altra o dove prendere il caffè e scambiare quattro chiacchiere tra compagni, telecamere dappertutto…

Insomma un lungo elenco di gravi pecche sia sui servizi erogati sia sugli spazi adibiti agli studenti che si ripercuote su una vivibilità del Campus di scarsa qualità; è facile notare come su una vasta area (45.000mq) il CLE non preveda spazi per gli studenti, l’ampio atrio è quasi sempre vuoto minato da assurdi divieti come “vietato calpestare” i prati.

Dalla condivisione di questi problemi, spronati dalla volontà di evidenziare la mancanza di spazi di socialità per un diverso attraversamento dello spazio universitario , nasce la campagna Campus Invaders con l’intento di non aspettare inermi lontane soluzioni, ma con l’ambizione di crearle direttamente laddove sia il rettore Ajani cosi come i rappresentanti degli studenti, latitano, poco propensi a quanto pare a proporre soluzioni tempestive.

L’INVASIONE dei prati del CLE di questa mattina e la sostituzione dei divieti con la bandiera degli invaders è stato il primo passo, e la numerosa partecipazione degli studenti saliti sui prati, sotto il sole di questa calda mattinata di Torino è un messaggio che tende a rivendicare la centralità degli studenti nel contesto universitario e soprattutto la priorità dei nostri bisogni e delle nostre esigenze, che non prevedono solo la mera partecipazione alle lezioni giornaliere ma soprattutto una qualità della vita universitaria stimolante.

La campagna Campus Invaders continua, in vista del prossimo appuntamento, la migliore indicazione è che le invasioni e i pic-nic sui prati diventino pratica quotidiana!

 

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