Diciotti: tensioni e scontri a Catania
Quest’oggi, Sabato 25 Agosto, dopo 3 giorni di stallo in cui la nave Diciotti della guardia costiera è bloccata nel porto di Catania, senza che il ministro degli interni autorizzi lo sbarco né dei migranti né degli ufficiali e gli operatori italiani a bordo, un presidio di 3000 persone si è radunato alle h.17.00 al molo di levante del porto.
Una piazza con una composizione eterogenea, che ha visto partecipare ampie fette della società civile, associazioni, collettivi e centri sociali cittadini e che ha contestato duramente la presenza del PD al presidio. A protezione del molo dove è ormeggiata la Diciotti un ingente dispiegamente di celere, camionette e idranti ad aspettare i manifestanti.
Intorno alle h.18.30 il presidio si trasforma in un corteo spontaneo che attraversa in lungo e in largo il porto, per poi tornare indietro verso il molo. I manifestanti vengono caricati una prima volta prima ancora di arrivare in prossimità dei cordoni. Ricompattatosi, il corteo fronteggia faccia a faccia con determinazione la celere, che risponde caricando indiscriminatamente e duramente altre due volte. Durante le cariche un poliziotto e alcuni manifestanti rimangono feriti. Nel frattempo alcuni manifestanti si tuffano a mare cercando di raggiungere la nave a nuoto, vengono però allontanati dalle imbarcazioni a protezione della diciotti. Il presidio rimane compatto dopo le cariche e ancora ora è presente all’interno del porto.
Una intensa giornata di lotta che ha visto rispondere colpo su colpo alla propaganda di Salvini, non lasciandosi intimorire dal dispiegamento di forze dell’ordine e dalle minacce del ministero degli interni. Una piazza determinata che ha dimostrato di saper portare a casa delle vittorie, infatti mentre il presidio è ancora attivo, arriva la notizia che tutti i migranti sequestrati nella diciotti verranno fatti sbarcare. Una giornata che servirà d’esempio per l’autunno, una giornata che ha dimostrato che Catania è pronta a scendere in piazza senza fare nessun passo indietro!
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