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Finanzieri picchiano un ragazzo migrante a Fiumicino, sospesi per due mesi

L’episodio risale allo scorso 21 agosto, quando Abdelhak Hailat aveva cercato di entrare in Italia senza documenti proprio attraverso lo scalo; intercettato dai due finanzieri, Giorgio Colasanti e Luigi Ferrelli, era stato portato nella cella di sicurezza dell’ufficio di polizia di frontiera di Fiumicino, dove sono iniziate le violenze nei suoi confronti.

Ad inchiodare i due finanzieri è un video che riprende tutta la scena e che ha smentito la versione dai due agenti, che inizialmente avevano tentato di giustificare i segni della violenza affermando che Abdelhak si fosse provocato da solo le ferite con atti di autolesionismo. Nelle immagini si vedono invece chiaramente i due finanzieri che entrano nella stanza con la scusa di un ‘controllo’ e uno dei due che si dirige immediatamente verso il ragazzo algerino e inizia a malmenarlo con schiaffi e pugni mentre Abdelhak, senza reagire, tenta di proteggersi e l’altro agente osserva impassibile la scena.

Uno dei tanti casi di abuso e violenza gratuita commessi all’ombra di una divisa e per il quale i due finanzieri speravano di potersela cavare con la propria versione dei fatti. Ma, ad alcune settimane di distanza, le immagini registrate da una telecamera installata all’interno della cella hanno mostrato la verità su quanto accaduto in quella stanza.

A quanto pare a scatenare l’episodio di violenza è stata un’infame sete di ‘vendetta’ da parte dei due militari, infastiditi per non essere riusciti a fermare loro in persona Abdelhak, che era poi stato intercettato da alcuni agenti della Polaria.

Colasanti e Ferrelli sono stati accusati di abuso di autorità e lesioni personali ma, nonostante fosse stato richiesto l’arresto, la pena è stata subito ridimensionata e i due finanzieri verranno semplicemente sospesi per due mesi dal servizio.

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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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