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Francia, governo espelle studentessa kosovara. Rabbia nelle scuole

Per la legislazione francese, infatti, Leonarda e la sua famiglia risiedevano illegalmente a Levier, città del sud-est francese vicina al confine con la Svizzera nel quale erano arrivati ormai diverso tempo fa, nel 2009. Tra due mesi avrebbero finalmente ricevuto le pratiche per la ‘regolarizzazione’ dopo anni di infiniti ostacoli burocratici e legislativi che costellano la vita dei migranti che arrivano nella Fortezza Europa.

Nonostante questo il governo ha emesso un mandato di espulsione per Leonarda, i suoi cinque fratelli e la madre e lo scorso 9 ottobre la polizia di Levier si è presentata in casa loro per prelevarli e rendere effettiva l’espulsione e il conseguente rimpatrio forzato in Kosovo. La follia della vicenda si è caricata di tratti ancora più inumani e vergognosi quando gli agenti hanno scoperto che la studentessa non era in casa perché stava partecipando ad una gita assieme alla sua classe: a quel punto la polizia ha immediatamente bloccato il pullman sul quale si trovava la scolaresca e, sotto lo sguardo attonito dei compagni di classe e dell’insegnante che hanno tentato di opporsi in ogni modo, hanno forzatamente scortato Leonarda all’aeroporto per imbarcarla verso Mitrovica.

Dopo la diffusione dell’episodio sui principali media francesi, immediate sono state le reazioni in tutto il paese per una vicenda che non ha fatto che aumentare l’impopolarità del governo, sotto accusa, tra le altre cose, per l’annunciata ‘linea dura’ contro i migranti irregolari. Dure critiche sono state indirizzate in particolare al ministro dell’interno, Manuel Valls, che ha promesso l’apertura di un’inchiesta sulla vicenda per tentare di placare gli animi ma ha peraltro ribadito l’assoluta ‘correttezza’ della procedura adottata nei confronti della famiglia kosovara.

In questi giorni sono entrate in agitazione diverse scuole parigine dove gli studenti, solidali con la vicenda di Leonarda, hanno bloccato gli ingressi ed esposto striscioni che chiedevano il ritorno immediato della studentessa e della sua famiglia. Il suo caso, peraltro, non è isolato: gli studenti francesi ricordano infatti un altro recente episodio che ha coinvolto Khatchik Kachatryan, studente del liceo parigino Camille-Jenatzy espulso in Armenia.

Se il caso di Leonarda ha suscitato particolare scalpore per la brutalità dei metodi usati, la sua vicenda mette in luce una volta di più la violenza delle politiche sui migranti che in Francia come nel resto d’Europa vengono supportate dall’intero sistema politico.

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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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