Macedonia: frontiere chiuse e lacrimogeni sui migranti bloccati al confine
E proprio la Macedonia nella giornata di ieri ha annunciato la chiusura delle proprie frontiere, dichiarando lo stato d’emergenza ai confini meridionali e settentrionali e coinvolgendo l’esercito nelle operazioni di controllo e contenimento, militarizzando così la zona. Una decisione che tuttavia non ha scoraggiato i quotidiani tentativi di attraversamento da parte dei 3mila migranti che da giorni affollano la stazione di Gevgelija, trascorrendo le notti all’aperto, per terra o stesi sui binari, in attesa di un convoglio che li porti verso l’area Schengen.
Con la chiusura delle frontiere, la tensione e la rabbia sono cresciute e questa mattina di fronte ai ripetuti tentativi di oltrepassare il confine sono scoppiati scontri tra i migranti e la polizia macedone, che ha sparato gas lacrimogeni e granate assordanti, causando anche cinque feriti.
Nel frattempo sempre nella giornata di ieri Francia e Inghilterra hanno annunciato di aver raggiunto un accordo sulla vigilanza dell’Eurotunnel che collega i due paesi, di fatto un’ulteriore stretta ai controlli sui flussi di migranti che arrivano da Calais, altro punto caldo di queste settimane.
Le immagini dell’aggressione della polizia contro i e le migranti:
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