Memorandum dalla Grecia. Sessualità e violenza di genere
Pubblichiamo i risultati di una ricerca condotta in Grecia sulla violenza di genere. Al centro della suddetta inchiesta ci sono le condizioni socio-economiche che attraversano il paese ellenico e in che modo queste possano influire sui casi di violenza contro le donne. Tuttavia, bisogna ricordare come questo fenomeno abbia di base un retaggio culturale patriarcale di un certo rilievo e pertanto non solo attraversa fattori socio- economici ma culturali, politici e religiosi. Senza dubbio, partendo da queste basi, la violenza contro le donne arriva a raggiungere livelli esponenziali laddove la precarietà e la miseria si fa più acuta, come dimostrano i risultati della ricerca qui sotto riportati.
“Non ho soldi, ma… posso picchiare” si intitola la nuova ricerca effettuata dalla Società di Studio della Sessualità Umana (EMAS) e dall’Istituto Andrologico.
Il memorandum, la violenza e la cospirazione del silenzio hanno formato il coktail esplosivo da cui è partita la suddetta ricerca, al fine di rispondere alla questione: Perché l’uomo economicamente “castrato” si sfoga sulla sua compagna?
Tra le donne greche, tre su dieci hanno vissuto l’incubo del maltrattamento da parte del proprio compagno, magari anche soltanto una sola. Un incubo che per molte donne si è trasformato in un inferno quotidiano durante l’ultimo anno. I protagonisti negativi, di solito, sono uomini disoccupati, di poco più di 40 anni, ad alto tasso di stress lavorativo, con obblighi economici pressanti, ma anche con un’attività sessuale “tagliata”, come confessano le loro compagne, che hanno partecipato all’inchiesta telefonica.
Questa inedita registrazione di incidenti di violenza domestica, di maltrattamento sessuale e fisico, direttamente connessa con le condizioni socio-economiche in Grecia, è il risultato di un’inchiesta telefonica, anonima e a campione, svolta dalla Società di Studio della Sessualità Umana e dall’Istituto Andrologico.
L’inchiesta intitolata “La Grecia della crisi e del Memorandum” è stata presentata pochi giorni fa al congresso internazionale di Salute Sessuale PASSM, a Dubai, e fa emergere che gli episodi di violenza, le cui vittime sono soprattutto donne, sono aumentati del 47% nell’ultimo anno. Tutto questo risulta da oltre 1000 interviste telefoniche, a 600 uomini e 400 donne.
“L’esistenza di episodi di stupro in famiglia e di maltrattamenti non era presente come indicatore nelle nostre dieci inchieste precedenti, durante il periodo del memorandum. Uomini e donne chiamavano parlando solo di ‘strani’ problemi di carattere sessuale e di ‘strani’ infortuni nella loro vita erotica” sostengono gli scienziati.
Cosa ha mostrato l’inchiesta:
– In Grecia, gli incidenti di violenza (fisica, sessuale, verbale) sono aumentati del 47% negli ultimi mesi e una donna su tre è stata vittima di maltrattamenti.
– Per quanto riguarda il profilo della violenza manifestata dagli uomini è così ripartito: violenza verbale (72%), ritorsione economica (59%), umiliazione sessuale (55%), maltrattamenti (23%), stupri (18%), provocazione di ferite (8%).
– Per quanto riguarda il “profilo” economico degli uomini che hanno manifestato violenza contro le proprie compagne: il 44% erano disoccupati, il 39% in condizioni economiche pessime e solo il 17% economicamente solidi.
– Parallelamente all’aumento della violenza sessuale e fisica, durante l’ultimo anno di recessione e di memorandum, c’è stato un calo drammatico nei rapporti sessuali, pari al 34%.
– Il memorandum ha influito sulla vita sessuale degli uomini: molto (39%), abbastanza (30%), affatto (31%).
– I sentimenti più comuni riportati dagli uomini sono: insicurezza (61%), rabbia (50%), delusione (35%), paura (19%), reazione (18%), tristezza (8%) e speranza (7%).
L’inchiesta dell’EMAS e dell’Istituto Andrologico conclude che “la violenza sessuale, nell’ambito familiare, è indice della corrosione sociale, culturale ed economica”.
di Ulises Rodriguez
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