InfoAut
Immagine di copertina per il post

Violenza in residenza Edisu a Torino.

Sulla violenza subita dalla studentessa all’interno della residenza Edisu a Torino vi sono già molti articoli e dichiarazioni da parte di politici, istituzioni e sciacalli di ogni tipo. Il presidio del Fuan fuori dalla residenza universitaria a richiedere “più sicurezza”, la richiesta di maggiore sorveglianza da parte del presidente Edisu Sciretti, accompagnata da tutta la sfilza di palloni gonfiati che si sono esposti in questi giorni, sono le facce della stessa medaglia: di chi vuole difendere il proprio campo, mantenendo inalterato il sistema di dominio patriarcale esistente, reagendo collateralmente e di facciata al problema. Si commenta da solo l’atto di strumentalizzazione di una violenza, come uno stupro avvenuto all’interno di un campus universitario, esplicitamente per i propri fini. L’unica cosa certa è il dovere di prendersi collettivamente la responsabilità di impedire che altra violenza si riproduca. All’università, per le strade, nei luoghi di lavoro, nelle case. Ovunque.

Di seguito riportiamo le parole di Non Una di Meno Torino

Con dolore e rabbia abbiamo appreso dai giornali della violenza subita da una ragazza all’interno di una residenza universitaria Edisu a Torino. Mentre questa vicenda circola sulle testate dei giornali locali, altre studenti ci hanno segnalato sui nostri canali social di aver vissuto o assistito ad altri episodi di molestia all’interno di strutture residenziali universitarie. Come facilmente immaginabile, non si tratta purtroppo di un singolo episodio.

Sui media locali c’è già chi specula sulla nazionalità dell’aggressore adottando, come al solito in questi casi, atteggiamenti garantisti quando l’aggressore proviene da certi ambienti sociali e invocando il pugno di ferro e la difesa “delle nostre donne” quando la provenienza sociale è un’altra o quando l’aggressore non è bianco, e chi pretenderebbe di affrontare quanto accaduto in chiave meramente securitaria come se questo servisse realmente a cambiare la cultura predatoria e maschilista in cui viviamo.

Da anni come movimenti femministi e transfemministi, gridiamo con forza che la violenza maschile sulle donne e le violenze di genere sono un problema strutturale della nostra società e che non saranno guardie, telecamere o dispositivi repressivi a farci sentire più sicur3 negli spazi che viviamo e attraversiamo quotidianamente. Allo stesso tempo condanniamo con forza qualsiasi aggressione a prescindere dal colore della pelle, dalla posizione sociale, dall’asimmetria di potere… Sorella noi ti crediamo è il motto in cui ci riconosciamo sia quando veniamo credute immediatamente sia quando dobbiamo lottare anche per far sentire la nostra voce e non veniamo credute.

𝐀 𝐭𝐞 𝐬𝐨𝐫𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐫𝐢𝐞𝐭à 𝐞 𝐬𝐨𝐫𝐞𝐥𝐥𝐚𝐧𝐳𝐚. 𝐒𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐭𝐮 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐚 𝐚𝐯𝐞𝐫 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨, 𝐢𝐧 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐞 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐯𝐮𝐨𝐭𝐞 𝐞 𝐫𝐞𝐭𝐨𝐫𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐚 𝐭𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐨𝐧𝐢𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐞 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝟑 𝐥𝐞 𝐚𝐥𝐭𝐫𝟑 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐭𝐚𝐧𝐝𝐨.

𝘾𝙤𝙣 𝙖𝙢𝙤𝙧𝙚 𝙚 𝙧𝙖𝙗𝙗𝙞𝙖 𝙩𝙞 𝙨𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙫𝙞𝙘𝙞𝙣3.

𝘕𝘰𝘯 𝘶𝘯𝘢 𝘥𝘪 𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘛𝘰𝘳𝘪𝘯𝘰

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

edisuNON UNA DI MENOviolenza sulle donne

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Verso il 25 novembre: contro i femminicidi e la violenza di genere

L’osservatorio nazionale femminicidi, lesbicidi e trans*cidi di Non Una Di Meno porta avanti dal 2019 un progetto che vuole combattere la violenza di genere

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

NUDM: è morta un’altra studente, non ne possiamo più

Sabato 23 novembre saremo a Roma anche perché desideriamo e pretendiamo una scuola diversa. da NUDM Torino E’ morta un’altra studente, non ne possiamo più. Aurora aveva 13 anni quando, il 25 ottobre, è stata uccisa dal fidanzato di 15 anni, che non accettava la fine della loro relazione.Lo stesso giorno, Sara è stata uccisa […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Torino, la mobilitazione contro gli antiabortisti continua: presidio al consiglio regionale

In queste settimane a Torino sono migliaia le persone che si mobilitano per chiedere la chiusura immediata della cosiddetta “stanza dell’ascolto”

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Per Anàs, morto in mare e per tutte le altre vittime dei confini

Lo scorso 9 agosto la comunità lametina si è stretta attorno alla piccola bara bianca contenente i resti di Anàs, bimbo di sei anni annegato in un naufragio e ritrovato nel nostro mare.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Aborto libero, sicuro e gratuito!

Sabato 28 settembre, in occasione della giornata internazionale per l’aborto sicuro, in Piemonte in tant3 ci mobiliteremo su tutto il territorio contro le politiche regionali che da anni sposano obiettivi antiabortisti, retrogradi e lesivi della libertà di scelta.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Pride critico, Pride comodo

Dov’è stato lasciato il “prendere e fare” a favore del “chiedere e aspettare”? Gli oppressi hanno iniziato un ciclo politico in cui si costituiscono come vittima senza agency che cerca di essere protetta. Il presente testo è la traduzione di un articolo di Charlie Moya Gómez pubblicato in castigliano su Zona de Estrategia il 27/06/2024. […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

RBO al Festival Alta Felicità – in dialogo con Fatima Ouassak

Fatima Ouassak è una politologa e militante ecologista, femminista e antirazzista. Il suo ultimo libro Per un’ecologia pirata (tradotto in italiano da Valeria Gennari per Tamu edizioni (2024)) propone un’alternativa all’ecologia bianca, borghese e a cui manca un approccio intersezionale.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

RBO al Festival Alta Felicità – In dialogo con Louisa Yousfi

Il termine “Barbari” viene utilizzato da Louisa Yousfi nel suo libro “Rester barbares” allo scopo di mettere in luce una trappola: da una parte il paradigma del razzismo proclamato, quello dell’estrema destra che definisce barbari i soggetti razzializzati e dall’altro lato il razzismo integrazionista, quello per cui occorre essere dei “buoni selvaggi”educati per essere all’altezza dei bianchi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

No agli antiabortisti nelle strutture pubbliche!

Giovedì 11 luglio alle ore 12 si terrà una conferenza stampa davanti all’Ospedale Sant’Anna a Torino (ingresso via Ventimiglia) organizzata dal Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure – Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Le donne africane e la difesa della terra e dei beni comuni

Due articoli tratti dalla WoMin African Alliance, scritti in occasione della Giornata della Terra (22 aprile) e della Giornata internazionale della biodiversità (22 maggio).

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Sui nostri corpi decidiamo noi.

Il 25 maggio in tutta Italia scenderemo in piazza contro l’ennesimo attacco all’aborto svolto da questo Governo, non a caso in contemporanea a fortissimi attacchi verso le persone trans+

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una di Meno: sciopero femminista e transfemminista dell’8 marzo. La diretta della giornata

Per l’ottavo anno consecutivo, l’8 marzo sarà sciopero femminista e transfemminista globale.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Mai più zitte, mai più sole!

Non una di Meno torna in piazza.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una Di Meno rilancia: mai più sole mai più zitte

Il 16 dicembre Non Una di Meno invita nuovamente a scendere in piazza contro la violenza sulle donne e di genere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Una marea in tutta Italia contro la violenza di genere.

Ieri, 25 novembre giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne, oltre ai due cortei nazionali indetti dalla rete di Non Una Di Meno a Roma e a Messina tantissime piazze della penisola si sono riempite di decine di migliaia di persone, come a Milano e Torino, iniziative e cortei anche a Genova, Parma, Perugia, […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

La marea transfemminista inonda Roma. Non Una Di Meno: “Siamo almeno 500 mila”

Con in testa un grande striscione “Transfemministe ingovernabili” è partito questo sabato pomeriggio dal Circo Massimo di Roma l’imponente corteo di Non Una Di Meno contro la violenza sulle donne e la violenza di genere, in occasione della giornata del 25 novembre.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Se domani non torno, distruggi tutto.

Anche a Torino appuntamento per una manifestazione contro la violenza patriarcale sabato 25 novembre alle ore 15 da piazza Carlo Felice.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Verso un 25 novembre di rabbia e di lotta.

In questi giorni i fatti stanno imponendo un’accelerazione alle mobilitazioni previste per il 25 novembre, giornata contro la violenza patriarcale.