Rosalba: se toccano una toccano tutte!
Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza perpetrata da mariti, fidanzati, amanti, et similia nei confronti delle donne su cui credono di poter esercitare un diritto di prelazione, possesso e prevaricazione. Per poco, e per semplice fortuna, non si è andato ad aggiungere alla triste conta dei femminicidi che riempiono le statistiche cittadine e nazionali. Le cinque coltellate sferrate a Rosalba sono in via di guarigione e, seppure non ancora fuori pericolo, le condizioni sono in miglioramento all’interno del reparto di terapia intensiva dell’ospedale.
Così stamattina, una cinquantina di donne è andata ad apportare la propria solidarietà a Rosalba. Dapprima con un presidio davanti l’ingresso di Villa Sofia che si è trasformato in corteo dentro le vie della struttura sanitaria. In seguito con un presidio sotto la finestra dove è ricoverata Rosalba. Contatti dentro l’ospedale hanno riferito quanto fosse gradita la manifestazione, e solo le condizioni che costringono a letto Rosalba le hanno impedito di salutare personalmente chi le ha portato oggi vicinanza e affetto.
Una manifestazione costruita da un’assemblea cittadina convocata solo due giorni fa dal collettivo anillo de fuego, e che stamattina si è ritrovata dietro lo striscione “Se toccano una toccano tutte! Con Rosalba”. Un modo non solo per non lasciare sola chi è stata brutalmente attaccata fisicamente, ma anche per sottolineare i dispositivi che quotidianamente relegano la donna a uno status di inferiorità sociale.
Basta pensare all’ uso che la pubblicità fa del corpo delle donne, rappresentato sempre e soltanto come oggetto del desiderio maschile, alla rappresentazione che delle donne ” meritevoli” viene fatta dai maggiori organi di informazione come angelo del focolare, madre e moglie amorevole, basta pensare agli attacchi alla legge 194 che dovrebbe garantire il diritto all’ aborto delle donne sempre piu messo in discussione dall’ obiezione di coscienza e alle discriminazioni che le donne subiscono sui luoghi di lavoro, per capire che la violenza contro le donne è un fenomeno sociale che viene perpetrato quotidianamente su ognuna di noi. (Dal comunicato di indizione della manifestazione)
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