InfoAut
Immagine di copertina per il post

La bolla di Casapound ad Ostia e l’eccezionalizzazione dei fascisti

||||

Lunedì 6 novembre, ore 10:32. Sulla homepage del principale quotidiano nazionale campeggia un titolo: “Elezioni Ostia, Casapound decisiva per il ballottaggio. E già si proietta verso il Parlamento”.

L’articolo è a firma Giovanna Vitale o almeno questo indica la dicitura iscritta poco più in basso del sottotitolo che parla di “vittoria senza precedenti” della formazione neo-fascista. Una pubblicità ingannevole. L’articolo, infatti, non l’ha scritto la giornalista del quotidiano La Repubblica ma Casa pound stessa. Il testo si presenta integralmente come un copia-incolla del trionfale comunicato stampa diramato dal partito. Si apre con un virgolettato del vicepresidente, Simone Di Stefano, continua pubblicizzandone il programma e si conclude assicurando che Casa pound sta “crescendo a ritmi sostenuti”.

In cosa consiste questa “crescita” del partito neo-fascista? A Ostia due persone su tre a votare non ci sono proprio andate, considerando che qualsiasi altra attività è in fondo più interessante, utile o piacevole che andare a votare per una qualsiasi delle formazioni presenti in campo. E non si tratta di un dato endemico, nella precedente tornata elettorale più della metà degli aventi diritti era andata a votare, stessa cosa per le recenti elezioni comunali. Qui siamo a -20% di affluenza. Tra il 36,1% dei votanti effettivi tra gli aventi diritto, il candidato di Casa pound raccoglie i voti del 9,08%, ossia di 6’086 cittadini sui 185’661 registrati nelle liste elettorali del municipio X. Al netto dell’astensione, quindi, poco più del 3% degli abitanti di Ostia appoggiano Di Stefano e soci. Un pò pochino per una formazione che, ad ascoltare i giornali, sarebbe protagonista di una crescita inarrestabile. Un po pochino per un quartiere che, ad ascoltare le televisioni, sarebbe ormai in mano a Casa pound. Ma andiamo a vedere nel dettaglio come il partitino neo-fascista ha ottenuto il suo “exploit”, per riprendere il lessico dei giornalisti infatuati dal neo-fascismo italiano. 

Pacchetti di voti e pacchi di pasta: la bolla di Casa Pound

Dopo lo scioglimento della giunta e il commissariamento del Municipio per mafia, Casa pound, al pari di tutte le formazioni con un minimo di radicamento sociale che si muovevano sul territorio lidense, si sono trovate davanti ad un ultimatum: schierarsi con il redivivo legalismo peloso del Partito democratico, di cui si faceva garante niente di meno che mr TAV Stefano Esposito, oppure decidere di stare con la famiglia Spada, una famiglia sinti legata al clan dei Casamonica. Come a Ostia sanno ormai anche i sassi, i neo-fascisti hanno fatto una scelta di campo senza grandi esitazioni, venuta fuori in maniera eclatante nelle scorse settimane con le dichiarazioni di voto su facebook degli Spada e le foto di un esponente di spicco, Roberto, abbracciato al candidato presidente al municipio X di Casa pound, Luca Marsella, ma che in realtà era già evidente da qualche anno a chi vive nel territorio lidense. Fino a qualche mese fa uno dei principali sponsor mediatici di Casa pound era il Quotidiano del litorale, giornale il cui ex-direttore è Silvia Gonfaloni, amante del commissario Antonio Franco arrestato poi nell’estate del 2016 per corruzione a causa dei favori concessi a Mauro Cafagna, le cui attività prevedevano, tra l’altro, l’amministratore di alcune società legate ad Ottavio Spada. È con l’appoggio della famiglia Spada che CPI svolge le sue iniziative “sociali” come il blocco degli sfratti, che non si configura come un’iniziativa di lotta e di solidarietà per tutte le famiglie che si trovano in situazione di morosità incolpevole ma come protezione concessa dal clan (recentemente gli Spada hanno ricevuto sette condanne per estorsione con l’aggravante del metodo mafioso per il racket delle case popolari ad Ostia). 

Si aggiunge poi l’appoggio a Casa pound da parte di una discreta fetta dell’imprenditorialità lidense, in particolare quella legata agli stabilimenti balneari contro cui già anni fa si era attivato un pezzo dei giovani di Ostia. Diversi note personalità tra affidatari di spiagge e gestori di chioschi hanno prestato il proprio volto all’operazione elettorale del partito neo-fascista e poco prima delle elezioni Casa pound, per ringraziare, si è pubblicamente impegnata a dare battaglia contro il nuovo Piano Utilizzazione Arenili (PUA) che andrebbe ad intaccare, seppur parzialmente, la rendita dei padroni di Ostia. Una vicinanza che non è certo una novità. La collusione tra neo-fascismo e imprenditorialità mafiosa legata agli stabilimenti è nel DNA di Casa pound Ostia fin dalle origini, basti pensare al candidato di CPI alle elezioni regionali del 2013, Ferdinando Colloca, veniva condannato nel febbraio scorso, con l’aggravante del metodo mafioso, a tre anni e quattro mesi di carcere per l’assegnazione della gestione dello stabilimento balneare “Orsa Maggiore”. La candidata di Casa pound alle ultime elezioni comunali è stata d’altronde Carlotta Chiaraluce, rampolla di una potente famiglia legata alla destra storica di Ostia con importanti interessi economici sull’arenile in parte legati all’attività di rimessaggio navale. È quella stessa Carlotta Chiaraluce che abbiamo ritrovato qualche giorno fa a “moderare” il “dibattito” tra Di Stefano e il giornalista Enrico Mentana nella sede dei fascisti del terzo millennio. 

C’è poi un consenso legato al mero acquisto di voti degno della prima repubblica. Casa pound distribuisce gratuitamente ogni settimana circa 250 pacchi alimentari a famiglie rigorosamente italiane che poi, senza sorprese, “passano alla cassa” al momento delle elezioni. Infine ritroviamo le attività di mero squadrismo sul territorio, con le numerose aggressioni e minacce di cui si è reso protagonista negli anni l’esuberante Luca Marsella, il già citato candidato alla presidenza del X municipio nelle elezioni di domenica scorsa e recentemente condannato per aver minacciato di morte dei liceali se avessero convocato una manifestazione contro l’apertura della locale sede di Casa pound (per una lista, parziale, delle aggressioni di Marsella & sodali vedere qui).

Normalizzazione o eccezzionalizzazione? Il trattamento mediatico di Casa pound

Alla luce di quanto detto è evidente che ci troviamo davanti a quattro politicanti legati a doppio filo ai poteri forti del territorio, che menano le mani come tutti i fascisti, comprano voti coi pacchi di pasta come fossero la DC e si alleano con le famiglie che spostano pacchetti di voti nelle periferie. Pericolosi? Certo e nessuno lo sa meglio di chi, come noi, ogni giorno gli fa materialmente argine con l’obiettivo di togliergli ogni agibilità politica e sociale dalle scuole, dalle università e dalle periferie anche a costo di botte e denunce. Da sottovalutare? No senz’altro, in particolare in una fase in cui la propaganda razzistoide scorre da mattina a sera sulle TV e assistiamo a un esaurimento dei partiti, ivi compresi i partiti “populisti” di cui i fascisti sperano di raccogliere i cocci. È evidente però che l’unico “fenomeno” Casa pound che esista è quello che ritroviamo sui mezzi d’informazione. 

In molti ambienti di sinistra si denuncia da tempo una “normalizzazione” di Casa pound a colpi di sdoganamento mediatico, sovrarappresentazione e rassicurazione da parte delle grandi firme del giornalismo italiano che vanno ormai direttamente a discutere pacatamente con i dirigenti nazionali della formazione neo-fascista. Questa espressione ci sembra però mancare completamente il bersaglio. D’altronde, in un periodo in cui il sistema dei partiti è visto, in maniera traversale, come un cancro da estirpare, chi vorrebbe essere “normalizzato” dentro quella cornice? Ciò che viene coscientemente costruito dai media italiani intorno a Casa pound è invece una sua presunta “eccezionalità” rispetto innanzitutto al fascismo storico,  e poi al panorama dei partiti neo-fascisti italiani e quindi, a fortiori, del sistema partitico tout court. È questo che sta gonfiando la bolla di Casa pound, come riconosce ormai apertamente anche lo stesso Di Stefano che dice senza mezzi termini che ogni volta che si parla male del suo partito, visto che lo fa un apparato politico-mediatico completamente screditato agli occhi di tutti,  gli si fa un favore. L’importante, però, è che questo giudizio negativo vada sempre di pari passo con il canovaccio della “novità” di Casa pound. Uno schema seguito pedissequamente da tutti i giornalisti italiani che sia per costruire un antifascismo isterico sull’avanzata dei barbari, che sia per sottolineare la verità di una sinistra storica sempre più lontana dalle esigenze popolari, che sia per fornire una stampella al frame dello scontro di civiltà e della ghettizzazione delle periferie, che sia per la sorpresa di qualche giornalista cretino nel non trovarsi davanti quattro analfabeti coi crani rasati ma, per l’appunto, scafatissimi politicanti che hanno capito come curare la propria immagine pubblica.

La prossima campagna elettorale sarà tutta giocata sul tema migranti. Il sistema istituzionale ha deciso che questo dev’essere l’unico tema a cui ricondurre le tensioni sociali che attraversano il nostro paese: tutti gli abitanti delle periferie vanno fatti passare per razzisti aprendo così praterie politiche ai fascisti veri…

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

ostia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA?

Pubblichiamo il comunicato delle famiglie dello Spazio popolare Neruda: MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA? Certamente sì: per questo, alla Signora Bulian, autrice del servizio di Quarta Repubblica andato in onda il 27/01,che ci ha posto questa domanda, abbiamo dato i nostri riferimenti per contribuire al suo lavoro. Questo nonostante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Serbia: le proteste contro il governo costringono alle dimissioni il premier Vučević

Il 1° novembre scorso una pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata, provocando la morte di 15 persone.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Famiglie allevatrici del nord neuquino: pilastri della sovranità alimentare, ostaggi di un’economia che li maltratta

In pochi luoghi del mondo si mantiene la transumanza, pratica ancestrale di produttori e animali che si spostano cambiando campi secondo il periodo dell’anno. I contadini del nord neuquino sono un emblema di questa vita e protagonisti della sovranità alimentare. Ma affrontano l’abbandono governativo, l’avanzata dei possidenti sulle terre e l’assenza di prezzi giusti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: operai GLS, prima licenziati poi caricati e sgomberati dalla polizia. La conferenza stampa di denuncia

Conferenza stampa di denuncia da parte dei lavoratori GLS di Napoli sostenuti dal sindacato di classe Si Cobas, a seguito delle cariche e dello sgombero del presidio avvenute mercoledì ai danni del picchetto al magazzino GLS di Gianturco.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lo chiamavano Tepepa, ti ricorderemo così

Ieri ci ha lasciato a 86 anni Tepepa, tra i più noti e longevi rapinatori di banche del torinese. Ennio Sinigallia, questo il suo vero nome, ha passato oltre metà della sua vita in carcere. Il suo ultimo arresto è avvenuto quando Tepepa era ormai ultraottantenne, una vera e propria vendetta nei confronti di uno […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Addio a Gianfranco Manfredi, cantautore del ’77

Questa notte se ne è andato Gianfranco Manfredi cantautore, sceneggiatore e voce musicale del movimento del ’77. La sua “Ma chi ha detto che non c’è” ha interpretato lo spirito di quegli anni e rimane una delle canzoni fondamentali del canzoniere dei ribelli. Manfredi è stato anche un prolifico autore nel mondo del fumetto firmando […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Franco Piperno: una voce che continua a risuonare

Oggi, 17 gennaio, alle ore 18, Radio Ciroma aprirà i suoi microfoni per un momento speciale, dedicato alla memoria di Franco Piperno, uno dei suoi fondatori e figura ispiratrice per generazioni. da Radio Ciroma Sarà una trasmissione intessuta di ricordi, testimonianze e contributi di chi ha avuto il privilegio di condividere un tratto del cammino […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco! Un ricordo di Claudio Dionesalvi

Lunedì notte se n’è andato Franco Piperno. Calabrese, militante, dirigente politico dell’autonomia, fondatore di Potere Operaio, esule, docente di fisica e amante tanto di ciò che si muove in terra quanto di quel che resta fisso in cielo. In diretta con il compagno Claudio Dionesalvi – un ricordo e qualche considerazione, alla luce della idee […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Sciacalli occupano in piena emergenza sanitaria

Succede che in piena emergenza sanitaria qualcuno scelga di agire, come sempre, da sciacallo. Casapound occupa a Ostia uno stabile abbandonato da diverso tempo, paventando la soluzione all’emergenza abitativa di venti famiglie (italianissime!). Facciamo però alcune precisazioni: quello di Marsella e co. è solo lo squallido atto di chi vuole strumentalizzare il disagio e la […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Dal litorale a Torre Maura: periferie resistenti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo queste riflessioni di Ingranaggi sul corteo antirazzista che ha attraversato le strade di Ostia sabato A mente fredda vogliamo condividere delle brevi riflessioni rispetto al partecipatissimo corteo che ieri, sabato 6 aprile, ha attraversato le strade di Ostia. In primis il dato che immediatamente salta all’occhio è la presenza di oltre […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Ostia e Torre Maura, i cortei della Roma antirazzista

Sabato si sono tenuti due cortei antirazzisti per le strade di Roma. La mattina un corteo è sfilato a Torre Maura, nel pomeriggio un migliaio di persone si sono mosse lungo le strade di Ostia in risposta ad un’aggressione razzista. Ostia All’inizio del mese di Marzo un ragazzo del Liceo Anco Marzio ha subito un’aggressione […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Sottoproletariato, “mafia” e crisi del radicalismo di sinistra

Ripubblichiamo questo interessante ragionamento di Pietro Saitta ospitato da LavoroCulturale; il testo ci pare interessante nella capacità che ha di analizzare la pericolosità di un discorso esclusivamente legalitario in merito alle vicende di Ostia e all’arresto di Roberto Spada, inserendo il discorso nel quadro più ampio del distacco tra parti della “sinistra” e le nuove […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Stesi al tappeto dopo i tappeti stesi

  E finisce che qualche carabiniere se l’è portato via. I democratici tirano un sospiro di sollievo; “lo Stato è dalla nostra parte” si congratulano i sinistrati di ogni risma. Fine della storia? Non per noi. Una nostra parte in quella clip non c’è. ‘Na capocciata è bastata per far sussultare l’opinione pubblica. La violenza […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Certi amori non finiscono… polizia e fascisti a caccia di soldi facili

Mentre i giornali scoprono il savoir faire di Roberto Spada e si slanciano in iperboli per descrivere Nuova Ostia (come al solito il più stupido è Saviano che la paragona a Corleone), passa sottotraccia l’arresto di una banda di rapinatori, tra i quali compaiono un nome “pesante” dell’estrema destra romana e un poliziotto. Il nome […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Una testata in faccia alla fascinazione mediatica per Casapound

Sta facendo il giro del web uno spezzone di un servizio di una trasmissione Rai in cui Roberto Spada tira una testata in faccia a un giornalista spaccandogli il setto nasale. Crolla il velo d’ipocrisia con cui i giornali hanno commentato le elezioni a Ostia: già dai giorni precedenti al voto illustri politologi avevano riempito […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Elezioni Ostia 2017: Casapound tra connessioni fascio-mafiose e imprenditoriali ma vincerà l’astensionismo

Manca poco al 5 Novembre 2017, giorno elettorale per Ostia e tutto il X Municipio di Roma. Sono passati due anni di commissariamento, iniziato dopo l’arresto del presidente del X Municipio Andrea Tassone, eletto nel PD, condannato a 5 anni di carcere nel processo per Mafia Capitale. Il Tribunale di Roma non ha riconosciuto il […]