InfoAut
Immagine di copertina per il post

Emergenza smog. Ma davvero la questione è lasciare a casa la macchina?

||||

Tutta l’area padana è ormai letteralmente avvolta, da giorni, da una cappa densissima di smog. I dati, per quanto disincarnati, fanno paura: oltre 35’000 decessi non accidentali legati all’inquinamento atmosferico in Italia, la stragrande maggioranza concentrata nell’area padana. Respiriamo ogni giorno una nuvola di merda. 

Davanti a quella che è la vera “emergenza sicurezza” in Italia, la risposta sembra essere la moltiplicazione di campagne per la riduzione del danno che prendono di mira i comportamenti dei singoli: prendete meno l’auto, non accendete il riscaldamento e poi non fate sport all’aperto, non aprite le finestre. Tra poco arriveremo al “respirate meno”.

È importante sottolineare che si tratta di un atteggiamento assolutamente trasversale, a Torino hanno fatto scalpore le dichiarazioni della giunta 5 stelle ma questo tipo di approccio colpevolizzante e individualizzante è anche sempre stato l’approccio storico della sinistra civica alle questioni ambientali. In sostanza si tratta di una prospettiva moralistica, che depoliticizza la questione inquinamento rinviando alle scelte dei singoli (senza, per altro, analizzare da cosa quest’ultime sono influenzate).

Sembra banale ma è importante invece sottolineare che l’inquinamento atmosferico è fortemente influenzato dal sistema produttivo in cui viviamo (inquinamento industriale, legato all’agricoltura intensiva etc.). E poi c’è la questione dei comportamenti. Il punto non è certo dire che le scelte di ognuno non hanno un impatto (ce l’hanno eccome) ma di capire che anche queste scelte non sono questione di pura volontà ma la risposta alle ingiunzioni che subiamo. Scelte che sono limitate per tutti ed influenzate in particolare dalla precarietà, dalla situazione abitativa, dal reddito. Per esempio, chi abita in centro ha più mezzi pubblici o può andare a lavoro addirittura in bicicletta, c’è sempre meno lavoro e quindi siamo costretti a farci sempre più chilometri per arrivarci, chi è benestante ha una casa ben isolata che gli permette di accendere meno il riscaldamento etc, etc..

Nel sistema capitalista, in particolare nello spazio metropolitano, la gestione dei flussi è da sempre studiata per massimizzare i profitti e non la salute delle persone. Il trasporto pubblico è caro, molte zone della città sono coperte poco e male perché le aziende che gestiscono bus e metro seguono criteri di redditività, in maniera generale le risorse sono usate per progetti inutili che fanno i profitti di pochi invece che per i bisogni di tutti (pensiamo alla Torino-Lione, con 10km di TAV se ne fanno 16 di metropolitana).

Finché non capiamo che viviamo in un sistema malato il problema dell’inquinamento continuerà a riproporsi ciclicamente. E i politici non potranno che continuare a fare la danza della pioggia e a farci il predicozzo.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

inquinamento ambientale

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Uragano a Mayotte: un’isola devastata e le miserie della politica coloniale francese

A Mayotte, Dominio d’Oltremare (DOM) francese nell’Oceano Indiano, si contano già diverse decine di migliaia di morti, dopo il passaggio del devastante ciclone Chido.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Quattro mega-bacini, tra cui quello di Sainte-Soline, sono stati dichiarati illegali dalla giustizia: è tempo di festeggiare in Francia

Il 18 dicembre il tribunale di Bordeaux ha dichiarato illegali quattro bacini, tra cui quello di Sainte-Soline.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Buon 8 dicembre No Tav! (Video)

Riceviamo e pubblichiamo. da notav.info Contro ogni devastazione, contro politiche corrotte e incapaci di guardare ai bisogni delle persone e dell’ambiente, a fianco dei popoli in lotta e per chi si trova privato della libertà per aver difeso la sua valle! Avanti No Tav!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento in Consiglio Regionale

Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento all’ingresso del Consiglio Regionale del Piemonte, poco prima della discussione sul Piano di Qualità dell’Aria.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 dicembre 2024, marcia popolare No Tav: una data di cui non smetteremo mai di raccontare

Nel pomeriggio di ieri, più di 5000 No Tav si sono riversati per le strade di Susa per la tradizionale manifestazione popolare in occasione dell’ 8 dicembre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Operaio contaminato dal plutonio a Casaccia: per i responsabili diventa garanzia di sicurezza.

Al centro nucleare della Casaccia alle porte di Roma un operaio è stato contaminato dal plutonio presente nel sito; a renderlo noto è stata l’Agenzia di stampa per l’energia e le infrastrutture (Ageei) lo scorso venerdì.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Perù: Annunciata giornata nazionale contro l’attività mineraria

Gli indigeni dell’Amazzonia si mobiliteranno per chiedere l’implementazione di 15 azioni concrete contro l’attività mineraria aurifera che avanza nei loro territori. Con una giornata nazionale di azione che includerà mobilitazioni a Lima e nei territori indigeni, diversi popoli dell’Amazzonia questo 2 e 3 dicembre esprimeranno il loro rifiuto dell’attività mineraria aurifera. Stanchi di promesse, chiederanno […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Crisi idrica in Basilicata

In questi giorni la Basilicata, in particolare la rete di 29 comuni in provincia di Potenza, è rimasta senz’acqua: sono ancora in corso i razionamenti e questa crisi idrica senza precedenti lascia a secco più di 140mila persone.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: sgomberato il presidio “La rivolta degli ulivi”

Sgombero di polizia in corso questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia. 

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

OGR: di amianto si muore

Ennesimo lutto per il decesso di Pietro Paganelli, operaio delle Officine Grandi Riparazioni di Bologna, morto di mesotelioma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il progetto per l’inceneritore Kastamonu a Frossasco, in provincia di Torino.

Le implicazioni sulla salute e sul territorio del progetto dell’inceneritore a Frossasco.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Decreto Clima: caramelle alla spina contro la catastrofe ambientale

 Mentre la Germania di Angela Merkel approva un pacchetto per il clima da 50 miliardi di euro in Italia il governo giallo-salmone vara un decreto legge composto da poco più di due titoli e quattro spicci.     Il Decreto Clima (DECRETO-LEGGE MISURE URGENTI PER IL RISPETTO DEGLI OBBLIGHI PREVISTI DALLA DIRETTIVA 2008/50/CE PER LA […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio alla turbogas di Sparanise. 10 anni di Axpo e Calenia tra inquinamento e corruzione

Comunicato sul sit-in di protesta di questa mattina a Sparanise (Caserta), scritto dal Comitato per l’Agro Caleno. Questa mattina, circa cinquanta militanti del Comitato per l’Agro caleno hanno inscenato un sit-in di protesta presso lo stabilimento della Calenia Energia a Sparanise. La centrale turbogas, realizzata tra mille polemiche per compiacere gli interessi della municipalizzata HERA […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torrente Gaccia: chi inquina paga?

Nell’inverno del 2010 – oramai quattro anni fa – le forti e persistenti piogge portarono allo scoperto, in una vasta area lunga oltre 4 km e costeggiante gli argini del Torrente Gaccia,  una coltre stratificata di rifiuti anche pericolosi e speciali come eternit, batterie e pneumatici. Il 1° luglio dello stesso anno, il NOE di […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Romania: continuano le mobilitazioni per la Rosia Montana

  Iniziate il primo di settembre, le manifestazioni contro l’approvazione del progetto di legge per l’apertura della miniera d’oro Rosia Montana, hanno continuato per tutta la settimana, soprattutto a Bucarest, dove gli studenti hanno continuato la mobilitazione con cortei notturni e blocchi del traffico, a cui la polizia ha risposto con cariche e lancio di […]