La situazione internazionale a fronte del genocidio perpetrato dal governo di Netanyahu all’interno della striscia di Gaza non accenna a dare segnali in senso contrario..
L’incontro lanciato qualche settimana fa da decine di organizzazioni e lotte locali ha dato vita a una mobilitazione senza precedenti contro Lafarge e l’industria del calcestruzzo, non solo in Francia ma anche in Svizzera e in Belgio. Una sintesi, una panoramica e un video.
Facciamo un appello al nostro Popolo, alle comunità in resistenza, così come agli oppressi in generale, ad accompagnare questa mobilitazione con denunce, proteste e azioni contro lo stato cileno e principalmente contro i veri nemici, i capitalisti e i loro lacchè, responsabili di tante ingiustizie, così come del saccheggio dei territori ancestrali.
È finalmente tornato a Roma Khaled El Qaisi dopo un calvario di oltre tre mesi. Il ricercatore italo palestinese è stato arrestato lo scorso 31 agosto dalle autorità israeliane tra Cisgiordania occupata e Giordania al valico Allenby, senza alcuna formale accusa.
Una critica è rivolta anche verso una scuola concepita come azienda o come “ufficio di collocamento” e non, come pretendono gli stessi studenti, come luogo di cultura.
I palestinesi chiedono di fare pressione sull’organo di governo del calcio mondiale, la FIFA, finché non sospenderà l’adesione di Israele, in conformità con i suoi principi e impegni. L’inazione della FIFA è il via libera affinché Israele continui il suo genocidio contro i palestinesi.
Il Genocidio di Gaza non deve essere visto isolatamente. È indissolubilmente legato a ciò che sta accadendo in Cisgiordania.
Come era prevedibile l’incontro con il ministro dei Trasporti Salvini del 12 dicembre 2023 “si è concluso con un nulla di fatto” e di fronte all’ordinanza del leghista di ridurre la mobilitazione da 24 a 4 ore si “conferma lo sciopero”.
L’esposizione all’inquinamento atmosferico da combustibili fossili aumenta significativamente il rischio di ictus, malattie cardiache e polmonari, cancro e altri disturbi, causando oltre 8,7 milioni di morti premature all’anno.
Il decreto Meloni Salvini mette sul banco degli imputati non solo i giovani di Ultima generazione e i movimenti ambientalisti ma chiunque partecipando a cortei possa essere accusato di avere recato danni alle forze dell’ordine.