InfoAut
Immagine di copertina per il post

Morti sul lavoro: fermare la strage continua

Riceviamo e pubblichiamo volentieri…

Il 6 dicembre, nel 15°anniversario della strage alla Tyssen Krupp di Torino, è la giornata nazionale per il diritto alla salute e alla vita dei lavoratori.

Mentre rendiamo tributo ai 6 lavoratori uccisi e impegno a fianco dei parenti perchè sia resa loro giustizia, rendiamo noto e condanniamo la perenne strage di lavoratori, che in corso 2022 già ne vede uccisi al 1dicembre ben 1003 (709 sui posti di lavoro, 289 in itinere, 5 causa Covid): uno lavoricidio a fronte di  600.000 denunce di “incidenti”. Il lavoro uccide.

Aldilà delle parole di circostanza,padroni e istituzioni non hanno alcuno interesse a porvi rimedio; nè la contrattazione riesce a garantire sicurezza e salute dei lavoratori:  laddove invece la drastica riduzione dell’orario di lavoro, l’abolizione di appalti/subappalti, la medicina preventiva e le protezioni da incidenti, darebbero un sostanziale contributo alla risoluzione.

FACCIAMOCENE CARICO IN PERMANENZA , NE VA DELLA NOSTRA VITA E SALUTE.

PRIMA DEL LAVORO, LA VITA .

Cobas Lavoro Privato

6 DICEMBRE 2022. GIORNATA NAZIONALE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE E ALLA VITA DEI LAVORATORI, PER FARE CESSARE L’EPIDEMIA DI MORTI E FERITI SUL LAVORO IN FABBRICA E IN OGNI LUOGO DI LAVORO.

In Italia e nel mondo le morti e gli infortuni sul lavoro hanno assunto proporzioni da vera e propria emergenza nazionale. Nel nostro Paese i soli infortuni sul luogo di lavoro od in itinere causano più di 1400 morti l’anno. Diciannovemila dal 2009. E ancora più elevata è la mortalità da malattie da lavoro, difficili da quantificare perché il loro riconoscimento segue un iter lungo e tortuoso alla fine del quale spesso restano ingiustamente disconosciute. Dati disastrosi cui aggiungere ora i giovani colpiti nel corso della scuola lavoro e le tante donne penalizzate dalla mancata valutazione del rischio di genere.

L’attenzione dei media e dei governanti a questa tragedia si risveglia solo in occasione di fatti clamorosi sui quali si spargono fiumi di retorica e di buone intenzioni per il futuro che però durano il tempo dei trafiletti sui giornali.

Le morti quotidiane sul lavoro sono considerate mere fatalità mentre l’assuefazione agli infortuni sul lavoro è una vera e propria malattia sociale dei nostri giorni che aggredisce come un virus.
Non solo non si applicano le norme ancora esistenti, ma le diverse maggioranze di governo che si sono susseguite hanno operato alacremente per smontare le leggi esistenti riducendo sempre più i vincoli e le penali alle imprese che non rispettano le norme sulla prevenzione e la tutela in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
A ciò si aggiungano i tagli deliberati nel corso degli anni che hanno ridotto così tanto il personale addetto ai controlli sul rispetto delle norme di prevenzione e sicurezza da spingere le imprese a risparmiare sui costi relativi con la quasi certezza dell’impunità.
Per questo è infinito il numero di morti sul lavoro senza colpevoli; per questo resta infinita la sequela di comportamenti illegali messi in atto da moltissime aziende per aumentare la produzione mettendo a rischio l’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori: mancanza di misure e dispositivi di protezione, mansioni svolte con organici inadeguati, aumento insostenibile dei ritmi, mancanza di formazione sulle norme di sicurezza. E i processi che dovrebbero perseguire i colpevoli durano spesso fino alla sospensione dei termini o addirittura alla prescrizione, come accaduto per il processo Eternit, per il disastro colposo.
Se i governi degli ultimi 15 anni portano la responsabilità morale della tragedia quotidiana delle morti sul lavoro, temiamo, a sentire l’intenzione della presidente del Consiglio di “lasciar fare” le imprese, che il nuovo governo possa fare di peggio.
Per questo riteniamo indispensabile la ricostruzione nel paese e nel mondo del lavoro di una cultura della sicurezza oggi assente e il rilancio delle lotte per: la ricostruzione dei sistemi di prevenzione e controllo; l’inasprimento delle sanzioni penali a carico del datore di lavoro e dei dirigenti per il mancato adempimento degli obblighi relativi alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori; l’istituzione di una apposita Procura Nazionale sulla salute e sicurezza sul lavoro; l’introduzione nel codice penale del reato di omicidio sul lavoro; il ripristino del testo originale del D.lgs. 81/08, eliminando le modifiche peggiorative per la salute e la sicurezza dei lavoratori introdotte dalle successive modifiche (D. Lgs.106/09, Decreto del fare, Decreto semplificazioni, Decreti attuativi del Jobs Act.

Con questi obiettivi chiamiamo tutti i soggetti sensibili su questi temi a fare del 6 dicembre,ricorrenza della tragedia della Tyssen Krupp, una giornata di iniziative in tutti i territori , le piazze, le scuole, le aziende.

Associazioni per la salute e la sicurezza sul lavoro:AFEVA (Associazione familiari e vittime dell’amianto)
Associazione in memoria di Mattia Battistetti Odv
Familiari delle vittime Thyssen Krupp: Demasi, Rodinò, Marzo
Medicina Democratica
Rete Iside onlus
Rete lavoro sicuro
Lavoro e Salute (Rivista)
NB: Per adesioni scrivere a: rete6dicembre@gmail.com

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Sfruttamentodi redazioneTag correlati:

morti sul lavoroSICUREZZA SUL LAVOROtorinoTyssen Krupp

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Grugliasco: un mese di sciopero alla Lear

Un aggiornamento dallo sciopero (sospeso per i prossimi giorni) che ormai dura un mese alla Lear Corporation di Grugliasco, fuori Torino.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le improbabili genealogie di uno sciopero. Lotte di classe dentro e contro il sindacato

Dopo 46 giorni di sciopero, che nell’ultima fase ha coinvolto 45 mila lavoratori su 146 mila, alla Ford, General Motors e Stellantis – le cosiddette Big Three americane dell’automotive – sono stati rinnovati i contratti per i prossimi i 4 anni e 7 mesi

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’anomalia giudiziaria modenese

Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

E’ sciopero ad oltranza alla LEAR di Grugliasco

Da una settimana ormai le lavoratrici e i lavoratori della Lear di Grugliasco incrociano le braccia e animano Via Cumiana in presidio permanente. Il 31 Dicembre scadrà la cassa integrazione straordinaria e ad oggi nulla si sa delle sorti dei 300 lavoratori su 420 che rischiano l’esubero.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Mondo Convenienza: rinviati a giudizio per ‘caporalato’ la presidente del CDA e i rappresentanti di 4 società in appalto

Rinviati a giudizio con l’accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, il cosiddetto ‘caporalato’ i rappresentanti di 4 società che operano nei magazzini di Mondo Convenienza e la presidente del Consiglio d’amministrazione della holding Mondo Convenienza, Mara Cozzolino, difesa – tra gli altri – dall’avvocata e senatrice della Lega, Giulia Bongiorno.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lavoro: vittoria contro il sistema di reclutamento di insegnanti con l’algoritmo. Un tribunale da’ ragione ad un docente

Il Tribunale del Lavoro di Milano dà ragione ad un docente “saltato” dall’algoritmo che assegna le supplenze e condanna il Miur a risarcire al lavoratore lo stipendio non percepito, i contributi, il tfr e l’aggiornamento del punteggio perso.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Algoritmi spia

Servizio di consegna cibo Glovo: tracciamento della posizione privata dei corrieri e altre violazioni

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Strage a Mestre, autobus precipita dal viadotto. Si indaga sulle cause

Si indaga sulle cause della strage di turisti provocata dal bus precipitato ieri sera dal viadotto di Mestre. 21 i morti, 15 i feriti, dei quali 4 ricoverati in terapia intensiva.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Nuova aggressione a Mondo Convenienza mentre è in corso il tavolo in Regione

Il Si Cobas Prato e Firenze riferisce di una nuova aggressione da parte dei caporali della Rl2 , ditta che ha l’appalto di Mondo Convenienza a Campi Bisenzio. Di seguito il comunicato su quanto accaduto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP28: Extinction Rebellion tinge di verde i fiumi italiani. “I governi parlano, la Terra affonda”

Roma, Venezia, Milano, Torino, Bologna: i fiumi delle principali città italiane sono stati tinti di verde da Extinction Rebellion, con un colorante innocuo, per denunciare l’ennesimo fallimento politico della COP28 e dei governi mondiali nel contrastare la crisi climatica e la sesta estinzione di massa.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Torino: assemblea antifascista in università.

Oggi pomeriggio alle 18.30 si terrà un’assemblea antifascista nella main hall del campus universitario Luigi Einaudi a seguito degli avvenimenti di ieri. Di seguito il comunicato del Collettivo Universitario Autonomo

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Corteo per la Palestina: Torino 2 dicembre.

Il corteo di sabato 2 dicembre a Torino ha visto la partecipazione di più di tremila persone, moltissimi giovani e giovanissimi, provenienti da quartieri e contesti molto diversi tra loro.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

END FOSSIL – Occupy!

Sono settimane di occupazioni per il clima nelle università italiane che hanno aderito alla campagna di End Fossil, rete internazionale per la mobilitazione di studenti e studentesse che, in Italia, hanno occupato l’Università di Pisa e la Sapienza di Roma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Appesi al tetto dell’Oval: Extinction Rebellion contesta la fiera dell’aerospazio e della difesa.

Cinque attivisti di Extinction Rebellion e Fridays for Future si sono appesi questa mattina dal tetto dell’Oval, reggendo un gigantesco striscione “Qui si finanzia guerra e crisi climatica”, mentre decine di metri più in basso si svolgeva una delle più grandi fiere mondiali del settore aerospaziale e degli armamenti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Guerra e clima: Extinction Rebellion ostacola l’accesso all’Aerospace and Defence Meeting

Vestite da astronaute, tre attiviste di Extinction Rebellion si sono appese alla passerella olimpica di Lingotto, per ostacolare l’accesso all’Aerospace and Defence Meeting, la conferenza mondiale su aerospazio e industria bellica. Srotolate due grandi bandiere della pace e uno striscione con scritto: “Guerra sulla Terra, Affari sulla Luna”. Alla cerimonia di apertura presente anche il Ministro dell’Economia Giorgetti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Da Torino a Pisa continuano le mobilitazioni per la Palestina.

Le mobilitazioni a sostegno del popolo palestinese continuano, in particolare nei luoghi della formazione.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Se domani non torno, distruggi tutto.

Anche a Torino appuntamento per una manifestazione contro la violenza patriarcale sabato 25 novembre alle ore 15 da piazza Carlo Felice.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Verso un 25 novembre di rabbia e di lotta.

In questi giorni i fatti stanno imponendo un’accelerazione alle mobilitazioni previste per il 25 novembre, giornata contro la violenza patriarcale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

PALAZZO NUOVO OCCUPATO!PALESTINA LIBERA, PALESTINA CHE RESISTE!

Riportiamo il comunicato degli studenti e studentesse per la Palestina, mobilitatesi in questi giorni a Torino, e che rilancia sul futuro affinché si continui a organizzare un fronte concreto di solidarietà con la resistenza palestinese.