Aveva lasciato dei volantini all’interno del grattacielo Sanpaolo: attivista di Extinction Rebellion rischia adesso un processo.
Si chiamano Yuturi Warmi, le donne conga. “Ci siamo organizzate contro l’attacco sistematico della miniera illegale nei confronti delle popolazioni e dei territori indigeni, perché tutte le miniere presenti nella provincia di Napo lo sono” afferma María José Andrade Cerda in una intervista concessa recentemente a Mongabay.
Più di 108.000 persone hanno intanto firmato l’appello “Noi siamo le Rivolte della Terra” dall’inizio di aprile, e più di 180 comitati locali sono nati in tutta la Francia e sostengono il movimento di base per “difendere terra, acqua e aria”.
Quanto sta succedendo in California, Florida e Louisiana ci pone delle domande anche alle nostre latitudini. A quale costo lo stato neoliberale ed il capitalismo sono disposti a ricostruire in luoghi in cui gli eventi estremi si fanno particolarmente intensi e cronicizzati? Il battage politico di questi giorni sull’Emilia Romagna sembra darci un’indicazione chiara e preoccupante…
Riprendiamo il comunicato di PLAT sulla manifestazione che ha avuto luogo ieri a Bologna per sottolineare le responsabilità istituzionali nella crisi climatica e nell’incuria dei territori ad un mese dall’alluvione che ha sconvolto la regione.
Vogliamo generare relazioni di confronto, analisi e azione che vertano su questioni urgenti legate alla vita, questioni sociali ed ecologiche nella loro dimensione materiale, politica e culturale.
A qualche ora dalla manifestazione contro il raddoppio della Torino-Lione in Val Maurienne, prevista per il 17 giugno, proviamo a fare il punto su una mobilitazione che arriva in un momento cruciale e che sta già creando scompiglio nel campo dei favorevoli all’opera a livello locale, nazionale e internazionale. Ma procediamo con ordine.
Prendendo in considerazione i quaderni successivi al 1868, si può immediatamente riconoscere la rapida espansione degli interessi ecologici di Marx.
Accade in Piemonte. È la battaglia in atto tra due marchi dell’imbottigliamento, Eva di Paesana e S. Anna di Vinadio. Il motivo del contendere – concorrenza sleale utilizzando i social – non ci riguarda.
In questa decima puntata del Diario della crisi – progetto nato dalla collaborazione tra Effimera, Machina-DeriveApprodi ed El Salto – Stefano Lucarelli riflette sull’inopportuno susseguirsi di crisi che, spiazzando ed eliminando le cause e dunque le possibilità d’intervenire sulle conseguenze di quelle precedenti, fanno sì che gli effetti di queste ultime si accumulino e si […]