Prendiamo parola a caldo sulle notizie di questo martedì di febbraio. In primo grado di giudizio, un collegio di giudici del Tribunale di Pisa ha deciso di condannare a pene di un anno e 8 mesi e un anno e 10 mesi, nove persone tra le cinquecento che presero parte alla manifestazione (di 5 anni fa) di contestazione al leader della Lega Nord Matteo Salvini.
Adesso stanno venendo a galla in modo più esteso sul panorama nazionale le tensioni di un modello ingiusto che sfrutta i territori e le abitazioni a vantaggio dei padroni del mercato immobiliare e lascia, volutamente, all’abbandono i quartieri di edilizia residenziale pubblica.
Venerdì 23 dicembre si è tenuto lo sfratto esecutivo nei confronti del nucleo familiare di Gigliola e suo nipote minorenne. La lotta ha portato alla sospensione dell’esecuzione e al suo rimando al 2024. Questo provvedimento esecutivo è stato richiesto dal proprietario per morosità. Da 66 anni questa inquilina vive in alloggi di proprietà di un marchese […]
Venerdì 16 dicembre a Pisa diverse centinaia di persone hanno manifestato per il diritto all’abitare dignitoso, il blocco degli sfratti e la giustizia abitativa.
Riportiamo di seguito l’appello di lancio della piazza cittadina del 16 dicembre a Pisa per il diritto all’abitare. Il 7 dicembre la mobilitazione è stata annunciata anche attraverso una conferenza stampa davanti alla Prefettura.
Assemblea a palazzo Ricci martedì 6 dicembre. Si è conclusa ieri sera l’occupazione del Polo Carmignani dichiarata giovedì 1 dicembre dallә studentә dell’Università appartenenti alla rete di Rise Up for Rojava Pisa. Momenti di confronto, di organizzazione, di azione, di socialità e condivisione: questo sono stati questi giorni al Polo Carmignani. Fin dal primo momento assembleare […]
Ieri pomeriggio una partecipata assemblea al Polo Carmignani (UniPi) convocata da Rise Up 4 Rojava Pisa ha decretato l’occupazione dell’università per protestare contro la guerra che la Turchia sta portando avanti in Rojava (Siria del nord est) e nelle montagne dell’Iraq.
Il presidio permanente lanciato ormai da più di venti giorni dalla comunità di Sant’Ermete continua le sue battaglie e apre nuovi fronti contro la discriminazione istituzionale nei confronti di Marzia.
La sofferenza abitativa è in crescita e questo genera rabbia e frustrazione. La miglior rivincita nei confronti dei responsabili di questo disastro sociale è crescere insieme, migliorando la lotta.
Pisa si candida a divenire una delle capitali internazionali delle Teste di cuoio per la conduzione delle guerre sporche del XXI secolo.